L’olio di palma mette a rischio la reputazione di Starbucks. Trecentomila firme su una petizione che chiede di tagliare ogni legame con la deforestazione
L’olio di palma mette a rischio la reputazione di Starbucks. Trecentomila firme su una petizione che chiede di tagliare ogni legame con la deforestazione
Beniamino Bonardi 8 Gennaio 2016La reputazione come azienda socialmente responsabile, che il colosso delle caffetterie Starbucks si è costruito negli anni, rischia di essere incrinata dalla questione dell’olio di palma. La vicenda riguarda l’olio importato dal Sud-Est asiatico, che questa estate è stato teatro di migliaia di incendi, per la maggior parte di natura dolosa, mirati a distruggere le torbiere, per far posto alle coltivazioni di palma da olio e di caucciù ( in questo caso per la produzione di carta).
Dopo avere raccolto 300.000 firme per la petizione che chiede a Starbucks di tagliare ogni legame con la deforestazione e la produzione irresponsabile dell’olio di palma, diverse associazioni hanno chiesto al presidente e amministratore delegato della società, Howard Schultz, di adottare in breve tempo una chiara politica di approviggonamento in modo da dire no all’aacquisto di olio di palma proveniente da deforestazione, da torbiere e dallo sfruttamento dei lavoratori, compresi i minorenni.
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Buongiorno, se possibile gradirei un vostro commento sull’articolo del seguente link:
http://www.wired.it/scienza/medicina/2016/01/12/perche-odio-olio-di-palma/
Premetto che conosco la materia superficialmente, seguendo piu’ i titoli che addentrandomi in attente letture. Ho l’impressione che non si tratti solo di questioni legate alla salute/ambiente, ma che vi possano essere altri interessi. Articoli di testate diverse esprimono pareri contrastanti, tutti suffragati da “dati” di esperti. Termino dicendo che anch’io controllo l’etichetta e cerco di evitare i prodotti con l’iolio di palma, una volta mi e’ capitato di confrontare un alimento con e senza tale olio: la percentuale di acidi grassi saturi era superiore nel prodotto senza olio di palma e ho acquistato quello con. Mi sembra sia diventata questa la discriminante per la “bonta’” del prodotto, anche se ho dei dubbi che sia solo questo.
Grazie, cordiali saluti
Andrea
Gentile Andrea,
abbiamo scritto un articolo sull’argomento: http://www.ilfattoalimentare.it/wired-olio-di-palma-lobby-aidepi.html