La Lidl ha introdotto in tutti i suoi punti vendita in Svizzera la “cassa alternativa”. L’idea è di bandire dagli scaffali prossimi alle casse, dolci, snack grassi o salati. Invece di barrette di cioccolato, caramelle e dolci, l’azienda ora propone noci, frutta secca e acqua minerale in prossimità della cassa principale o dove ci sono più clienti, e sarà facilmente individuabile grazie a una segnaletica apposta. A completare l’offerta ci saranno gomme da masticare senza zucchero e altri prodotti non alimentari: una grande novità non solo a titolo sperimentale: la proposta “Nessuna caramella, Nessun capriccio” arriverà in tutta la Svizzera.
«Vogliamo offrire ai nostri clienti una vera alternativa. L’assortimento permetterà di acquistare qualcosa alle casse senza avere pesi sulla coscienza, – ha detto Reto Ruch, membro della direzione di Lidl Svizzera. – Inoltre, con l’introduzione di una “cassa alternativa”, stiamo rispondendo al desiderio di molti genitori per i quali fare la spesa con i figli non sarà più sinonimo di stress. Ora i nostri clienti hanno una scelta».
All’interno del supermercato, questa zona è considerata molto importante; attraverso l’acquisto d’impulso, le aziende realizzano dei notevoli guadagni, e non solo grazie ai bambini che fanno richieste mentre sono in fila, ma anche gli adulti vengono allettati poco prima di pagare.
«Siamo disposti ad accettare, all’inizio, una perdita di entrate a causa del cambiamento. Ciò che conta per noi è fornire ai nostri clienti un’alternativa permanente. Per questo motivo abbiamo deciso non solo di testare il progetto, ma di introdurlo direttamente in tutta la nazione”, spiega Reto Ruch riguardo all’introduzione avvenuta il 16 ottobre, 2014.
Ma se si tratta di un’innovazione per la Svizzera sono numerosi gli altri stati in cui qualcosa di simile è già stato avviato. Nel gennaio 2014, i supermercati Lidl del Regno Unito avevano deciso di rimuovere tutti i prodotti zuccherati dalle casse sostituendoli con prodotti “sani”, succhi di frutta e frutta fresca. Sempre nel Regno Unito a maggio 2014, Tesco fa lo stesso, per combattere l’obesità. La più grande catena della Gran Bretagna ha deciso di “aiutare i clienti a fare scelte sane”.
In Francia i supermercati Leclerc condivide questa scelta, visto che da anni ha eliminato snack e dolci dagli scaffali posti in prossimità delle casse.
In Nuova Zelanda alcune catene si dicono favorevoli ad introdurre questa misura se richiesto dai clienti, mentre i supermercati Countdown l’hanno già adottata per una cassa ogni punto vendita.
A maggio scorso Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione su Change.org che ha superato le 13.000 firme, in cui si invitava le catene di supermercati a non esporre dolci e snack in prossimità delle casse. Si tratta di una scelta di marketing molto aggressiva perché colpisce soprattutto i più piccoli e diventa ancor più inaccettabile considerando i problemi di sovrappeso che interessano il 30% dei bambini e molti adulti. Spostare dolci, caramelle e snack dalle casse ad altri scaffali probabilmente rallenta le vendite, ma si tratta di un gesto doveroso da parte delle catene di supermercati che ogni giorno si dichiarano vicine ai problemi e alle esigenze dei consumatori.
Sara Rossi
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