Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la notizia del ritiro da parte di Sammontana di 19 lotti di croissant surgelati dei marchi: Tre Marie, Mongelo e Professional perché potrebbero contenere dei piccoli filamenti di metallo (leggi articolo sul richiamo dei croissant). L’avviso, riportato su diversi quotidiani, era rivolto in particolare ai gestori di bar e pubblici esercizi che sono soliti cuocere al mattino le brioche surgelate. Un lettore ci ha inviato alcune domande più specifiche che abbiamo inoltrato all’azienda. Di seguito le risposte.

Quali sono le cause della ‘non conformità’?

Un setaccio della linea della farina (vibrovaglio), destinato all’intercettazione di possibili corpi estranei, si è improvvisamente lacerato rilasciando minuscoli frammenti del sottile filo di acciaio inox di cui è costituita la maglia. Sono attualmente in corso le verifiche con il fornitore del setaccio, prodotto da un’importante azienda specializzata nella fornitura di attrezzature per la produzione, per comprendere le cause di questa lacerazione.

sammontana croissant
Il metal detector non è stato in grado di intercettare il filamento metallico

I quantitativi in gioco (si parla di 2,7 milioni di pezzi, a quanto pare fabbricati in diverse giornate e/o su differenti linee) mi sembrano un pochino tanti, per pensare ad un semplice (e momentaneo?) blocco dei metal-detector.

Non c’è stato un blocco del metal detector. Il filamento reperito, che ha quindi fatto decidere per il blocco e richiamo del prodotto, era di dimensioni così minute che il metal detector non è stato in grado di intercettarlo. Abbiamo effettuato diversi test con macchine diverse sempre con lo stesso risultato. Attualmente non esistono in commercio metal detector per linee di produzione che siano in grado di intercettare pezzi di acciaio inox così piccoli. Per quanto riguarda le unità bloccate, a titolo meramente precauzionale, abbiamo deciso di richiamare tutta la produzione successiva all’ultimo controllo del vibrovaglio.  Quasi certamente, la lacerazione del vibrovaglio è avvenuta a ridosso del reperimento del filamento, ma la nostra scelta è stata quella della massima tutela nei confronti dei nostri consumatori e clienti. Da qui il numero di pezzi coinvolti.

Come saranno gestiti i lotti ritirati?

Terminate le opportune verifiche verranno distrutti.

Apprezziamo questa risposta di Sammontana che dimostra una chiarezza e una trasparenza non così diffusa tra le aziende italiane.

La redazione

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roberto pinton
roberto pinton
23 Settembre 2016 20:03

Non avendo nulla a che fare con Sammontana: chapeau.

Marco
Marco
3 Ottobre 2016 09:56

Ecco perché non comprare merendine e prodotti da forno surgelati o di qualsiasi altra natura che non siano freschi fatti in casa. Chi non ha tempo di farsi i dolci ne fa a meno, si può vivere comunque e meglio.

Azeglio ciampi
Reply to  Marco
3 Ottobre 2016 10:14

Esatto… Tornare a cucinare in casa a coltivare in casa… No a multinazionali dei cibi. Attenzione esiste un collegamento tra ingresso dei profughi in Europa e cibi insalubri? I profughi sono un commercio trasversale a molte cose.

Alessandro
Alessandro
Reply to  Marco
3 Ottobre 2016 10:35

Quindi Marco, il motivo per non comprare prodotti industriali (perchè limitarsi solo a merendine e prodotti da forno?) è il rischio di contaminazione da corpi estranei? Uno degli aspetti probabilmente più controllati e con minore probabiltà di accadere?
Rispetto la sua opinione, ma ci sarebbero motivazioni decisamente più attendibili se si vuole sostenere la teoria del non consumo di prodotti industriali…

Marco
Marco
Reply to  Marco
3 Ottobre 2016 11:23

Davvero Alessandro? Non avrei mai detto!!!

Carolina manfredini
3 Ottobre 2016 10:10

Servono usb per analizzare i cibi in Casa , come già aveva ideato il professore fondatore di Proxenia Matteo Salina, che poi, dopo aver annunciato via Radio la scoperta e la messa in commercio della usb., ossia cartucce per analizzare gli alimenti, è sparito dalla circolazione….
Siamo in guerra, ma quella cartuccia, l avremo …. Promesso…. Ci stanno provando atri, in tal modo riusciremo a vincere la, battaglia dei cibi sani,, a tornare a coltivare la terra con le mani, a sostenere economicamente i contadini che rappresentano loro non le industrie il futuro della umanità sana.
Le industrie hanno dichiarato guerra ai contadini, ora noi contadini dobbiamo rispondere alleandoci anche con industrie non combattendo, ma stando insieme e tutelando insieme i cibi sani.
No a industrie del cibo, si ai contadini , anche alleati delle industrie, ma coltivando cibi sanissimi.

Alessandro
Alessandro
3 Ottobre 2016 10:41

Peraltro ho appena visto l’articolo pubblicato qui sul Fatto Alimentare sulla conservazione in frigorifero, dove viene citato uno studio che dimostra come “solo il 3% degli incidenti alimentari deriva da prodotti industriali. Il restante 97% degli incidenti è causato dalla manipolazione degli alimenti e la scorretta conservazione nel frigorifero che avviene nella cucina di casa”. Tanto per specificare ulteriormente la mia risposta a Marco.

Alessandro
Alessandro
3 Ottobre 2016 11:42

Eh sì, Marco, mi sono reso conto che non ne ha la minima idea!

andrea
andrea
6 Ottobre 2016 22:16

Curiosità
esiste un limite alla dimensione dei corpi estranei? normalmente si fa riferimento all’FDA e ai 7 mm (vado a memoria) considerando un limite di 5mm di inox è circa 2,5 mm di ferroso (per far capire le dimensione in gioco) per altro in forma sferica (la metà di un nocciolo di ciliegia o di anguria). Un filamento quindi di 5 mm sottile 2 mm può far danni? (però è un corpo estraneo)

Sembra il problema della soia, dove per l’europa è necessaria l’assenza e quindi non essendoci un limite se c’è …”è un problema”, si discute da 3 anni se definire un limite alla contaminazione non intenzionale di 10 ppm (nel frattempo caccia all’untore) e il problema rimane.
Peccato che secondo il Canada e USA (manitoba ecc..) se la contaminazione non è intenzionale e non è un ingrediente è “ovvio che ci sia nel grano” e quindi nei derivati non sia obbligatorio evidenziare le “tracce” e quindi il problema non è considerato. (perchè eventuali valori sono sotto i 10 ppm e quindi il rischio per la salute è minimo)

Siamo bravi a mettere i 30 km/h a riempire di divieti a burocratizzare e a sanzionare l’ovvio, per dire che siamo i più bravi, ma mai che questo fervore si metta con corruttori e delinquenti (poverini)