La rivista francese 60 Millions de Consommateurs ha pubblicato un ampio test su 30 salse di pomodoro vendute nei supermercati, tra passate, concentrati, sughi al basilico e alla bolognese. Il risultato è chiaro: i marchi italiani dominano la classifica, grazie a ricette semplici, pochi ingredienti e ottima qualità della materia prima. Mentre molti marchi internazionali impiegano fino a dodici ingredienti, compresi amidi modificati e additivi, i produttori italiani si distinguono per ricette essenziali e coerenti con la tradizione mediterranea. Secondo gli esperti francesi, “meno ingredienti significa più gusto e un profilo nutrizionale migliore”.
Passate di pomodoro e concentrati
Le analisi di 60 Millions hanno premiato, tra le salse di pomodoro, la passata rustica biologica e biodinamica (certificazione Demeter) Le Delizie di Mamma, prodotta in Italia con materia prima italiana. Gli esperti francesi hanno giudicato positivamente il prodotto per i sui ingredienti semplici (pomodori bio e basta), l’assenza di zuccheri aggiunti e di residui di pesticidi. Nella categoria dei concentrati di pomodoro vince Mutti, con il suo doppio concentrato, premiato per l’assenza di pesticidi e gli ingredienti semplici.

Sughi pronti
Anche tra i sughi pronti al basilico, i marchi italiani spadroneggiano. In prima posizione troviamo Barilla Bio, giudicato positivamente per l’assenza di pesticidi, gli ingredienti semplici e i buoni valori nutrizionali. Si posizionano molto bene anche Saclà e Mutti, rispettivamente in terza e quarta posizione (su 10 prodotti testati). L’unica eccezione è rappresentata dai sughi alla bolognese: tra i 10 prodotti testati è presente solo un italiano, il ragù Barilla alla bolognese, leggermente penalizzato per il tenore di sale e gli ingredienti, ma comunque con un punteggio buono .
Pomodoro italiano… dalla Cina?
Il test ha però smascherato alcune etichette ingannevoli. Marchi come Priméal, Léa Nature, Auchan ed Eco+ indicano “origine Italia” ma le analisi isotopiche (test che permettono di risalire all’origine geografica di un prodotto) hanno rivelato che i pomodori provengono probabilmente dalla Cina, importati in Europa sotto forma di triplo concentrato e poi rielaborati. La Cina è oggi uno dei principali esportatori mondiali di concentrato di pomodoro a basso costo, spesso utilizzato per tagliare i costi di produzione. Questi prodotti sono stati penalizzati con un voto inferiore a 10/20, trattandosi di una possibile frode.
Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, i sughi al basilico sono risultati i più salati (1,05 g per 100 g), ma i prodotti italiani mantengono in genere livelli più bassi rispetto alla media. Il sugo al basilico Florelli (marca francese) al basilico è il peggiore, con 1,7 g/100 g. I concentrati, invece, risultano ovviamente più zuccherini (fino a 14,3 g/100 g) per effetto del processo di produttivo di concentrazione. In conclusione, le salse italiane, soprattutto bio, mostrano generalmente valori più equilibrati e un profilo nutrizionale più sano.
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare



Molto interessanti le analisi isotopiche, che permettono di risalire all’origine geografica