Nella settimana n°40 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 63 (7 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende cinque casi: Listeria monocytogenes in insalata di uova di aringhe e cipolle dalla Romania; allergene (sesamo) non dichiarato in mini involtini biologici (snack) provenienti dalla Germania; mercurio in pesce spada congelato a fette (Xiphias gladius) dal Portogallo; Salmonella in ali di pollo piccanti congelate provenienti dai Paesi Bassi; contaminanti industriali (policlorobifenili PCB, diossina-simili e non diossina-simili) in mangimi composti con lievito provenienti da Italia e in prodotti derivati dal Belgio.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: infestazione da parassita (Anisakis) in pesce San Pietro (Zeus faber) refrigerato dalla Francia.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: Listeria monocytogenes in preparazione a base di carne di maiale (“testa in cassetta”) refrigerata aromatizzata agli agrumi da Italia; residui di pesticidi (clorpirifos) e sostanza non autorizzata (carbendazim) in peperoni in salamoia provenienti dall’Egitto; presenza di Salmonella Panama in salame di maiale affumicato italiano.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Spagna segnala sostanza non autorizzata (astaxantina) in capsule per scopi medici speciali.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione