New York, un tribunale blocca l’ordinanza sui menu con troppo sale. Accolto il ricorso preliminare della National Restaurant Association
New York, un tribunale blocca l’ordinanza sui menu con troppo sale. Accolto il ricorso preliminare della National Restaurant Association
Beniamino Bonardi 4 Marzo 2016Un giorno prima che entrassero in vigore le sanzioni per i trasgressori, un giudice della Corte d’appello ha accolto la richiesta della National Restaurant Association e ha temporaneamente congelato la piena applicazione dell’ordinanza della città di New York, che impone ai ristoranti di avvertire i clienti quando un piatto o un menù contiene l’equivalente, o più, della quantità di sale che dovrebbe essere consumata in un intero giorno.
L’avvertenza, valida solo per i ristoranti con almeno quindici punti vendita a livello nazionale, consiste nell’immagine di una saliera, posizionata in modo evidente, che avverte che il menù contiene 2,3 grammi di sale, pari a un cucchiaino da tè, o più. L’ordinanza prevede anche che ci sia un’avvertenza sul fatto che un elevato apporto di sodio può aumentare la pressione sanguigna e il rischio di disturbi cardiaci e ictus.
La norma è entrata in vigore lo scorso 1° dicembre ma i ristoranti avevano tempo fino al 1° marzo per adeguarsi. Secondo l’associazione dei ristoratori, l’ordinanza, che è la prima del genere negli Stati Uniti, è illegale, arbitraria e senza precedenti.
Adesso la Corte dovrà pronunciarsi sul merito del ricorso della National Restaurant Association, che chiede l’annullamento dell’ordinanza sul sale, e decidere, probabilmente entro la fine di marzo, se il congelamento delle sanzioni dovrà permanere sino alla pronuncia della sentenza.
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i ristoratori americani non vogliono assumersi responsabilità sulle conseguenze di un’alimentazione non equilibrata? in USA il potere delle lobby troppo spesso non ha nessun denominatore comune con il buon senso, che qualche timido politico vorrebbe applicare alla vita quotidiana dei cittadini.