A female Waiter of European appearance in a medical mask serves Latte coffee.

Boris JhonsonDa oggi Boris Johnson, nonostante i numeri non siano favorevoli, ha proclamato in tutto il Regno Unito il “Freedom Day”, ovvero il giorno in cui sono decaduti gli obblighi di distanziamento sociale i cittadini possono finalmente andare in giro senza mascherina. In seguito a questo provvedimento, pub e i ristoranti  potranno accogliere i clienti senza le abituali restrizioni anti-Covid. C’è di più: le mascherine non saranno più obbligatorie, nemmeno nei locali al chiuso; anzi gli esercizi pubblici potranno lavorare come prima della pandemia e organizzare eventi e serate. Per quanto riguarda lo smart working secondo le nuove regole si tratta di un metodo di lavoro che non rientra più tra i consigli istituzionali. Insomma il Regno Unito di Boris Johnson ha dichiarato il liberi tutti anche se i casi di infezione sono in aumento, così come gli altri indici della pandemia.

Secondo Londra è ora che gli inglesi imparino a convivere con il Covid-19 e che scelgano liberamente come comportarsi invece di dover rispettare regole imposte dal Governo. Il premier si è detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno causato dall’arrivo della variante delta e l’aumento dei contagi, mostrandosi fiducioso sull’azione preventiva dei vaccini. «Dobbiamo ricordarci che questo virus è ancora lì fuori – ha detto Johnson.

Boris Jhonson
Boris Johnson ha dato l’addio alle mascherine

La posizione liberista è stata aspramente criticata da molti. Medici e scienziati, sindacati, imprese e compagnie aeree ritengono la decisione irresponsabile, dato che i contagi dovuti alla variante Delta continuano ad aumentare, così come i ricoveri in ospedale. È apparso anche un appello firmato da oltre 1.200 scienziati e medici di tutto il mondo contro la decisione di Boris Johnson di eliminare tutte le rimanenti restrizioni imposte a causa del Covid. Il documento era stato originariamente pubblicato la scorsa settimana su Lancet, la prestigiosa rivista medica, ed era stato sottoscritto solo da 120 esperti, ai quali però si è poi aggiunta una vastissima schiera di colleghi. Proprio in seguito a queste perplessità molti britannici continuano a portare la mascherina. Secondo alcuni  sondaggi, solo il 31% della popolazione è d’accordo con la scelta dal primo ministro (il 55% avrebbe preferito mantenere le restrizioni).

L’aspetto curioso è che lo stesso Johnson è entrato ufficialmente in questi giorni in quarantena, dopo avere avuto contatti con il ministro della Salute Sajid Javid, risultato positivo al Covid nella giornata di sabato 17 luglio

© Riproduzione riservata. Foto: Stock.adobe.com

Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.

Dona ora

0 0 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Roberto Stanzani
Roberto Stanzani
22 Luglio 2021 17:28

Questa è la dimostrazione del fatto che i vaccini funzionano solo parzialmente (molto parzialmente) e quindi fornire il green pass ai vaccinati non ha alcun senso. Se si vuole garantire la sicurezza di qualunque evento, occorre il tampone per tutti, punto.
E discriminare i non vaccinati non ha senso alcuno, se non quello di creare un clima da caccia alle streghe.

giuseppe
giuseppe
29 Luglio 2021 15:48

questo è un virus con cui dovremo convivere ancora per molti anni( senza contare che è un virus zoonosico). non ha senso mantenere le restrizioni.
bene l’uso del green pass ,ma inutile sottoporre alle stesse misure coercitive i vaccinati e i non vaccinati come nel caso di un contatto con un positivo. o il green pass vale o non vale ,se vale allora deve consentire le piu’ comuni liberta’ senza vincoli o tamponi ad ogni pie’ sospinto. in caso contrario è uno strumento inutile che serve solo alle industrie per vendere vaccini.