Copertina Sniffy

Le autorità italiane hanno disposto il ritiro e il richiamo di tutti i lotti delle polveri energizzanti da inalare Sniffy, Pipps, Magic Patron e Booster Sniff. Lo ha comunicato oggi (11/02/2025) il Ministero della Salute. Questi sono in genere venduti in barattolini da 15 grammi, contenenti una polvere da inalare di caffeina, taurina, creatina, beta alanina L-citrullina e L-arginina, che ricorda la composizione degli energy drink. Il Ministero della Salute fa sapere che il provvedimento vale anche per tutti i prodotti simili a Sniffy e agli altri inclusi nel richiamo, con le stesse caratteristiche di composizione e di assunzione per via inalatoria.

Una valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità ha, infatti, stabilito che, considerato il profilo tossicologico degli ingredienti, la stima dei livelli di esposizione e la via di assunzione inalatoria, sussiste il rischio di un assorbimento rapido rischioso per la salute, con effetti simili a quella della somministrazione per via venosa. Secondo gli esperti ci sarebbe anche il rischio di irritare le mucose ed effetti indesiderati come epistassi, infezioni e perforazioni del setto nasale.

Sniffy polveri alimentari richiamo 07.02.2025
Sniffy e altri esempi di prodotti richiamati forniti dal Ministero della Salute

L’entrata in commercio di Sniffy nel 2024 aveva fatto molto discutere, a causa della sua composizione e dell’allusione al consumo di sostanze stupefacenti. Tanto che in Francia, Paese dell’azienda produttrice, l’allora ministro della salute Frédéric Valletoux aveva dichiarato di volerlo vietare e presentato una proposta alla Commissione Europea per sospenderne la messa in commercio. La dura presa di posizione del Ministero della Sanità aveva poi indotto i produttori a modificare la modalità di assunzione consigliata, da via inalatoria a consumo orale.

© Riproduzione riservata Foto: Sniffy, Ministero della Salute

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Tonino Riccardi
Tonino Riccardi
12 Febbraio 2025 14:09

Già sentire un prodotto che si chiama Sniffy dovrebbe fare pensare

Piero
Piero
13 Febbraio 2025 08:25

Questi sniffy dovevano essere bloccati prima ancora di essere messi in commercio e non aspettare dopo. Sicuramente mancano le risorse umane per poter valutare tutte le novità alimentari, ma è qui che si gioca la salute dei cittadini. Non aspettare, ma prevenire. Se si agisce prima si salvano tanti cittadini da conseguenze pericolose x la salute.

Mauro B.
Mauro B.
13 Febbraio 2025 12:43

A parte che mi pare improbabile la lesione del setto nasale, soprattutto in considerazione della sua parte ossea, l’ unica cosa che non è stata presa in considerazione dell’assunzione di una sostanza irritante per le mucose è che producendo una costante infiammazione, produrrebbe una potenziale mutazione, iperplasia e successivamente una neoplasia.
Che mi pare sia tanto peggio di un comune allarme per ulcerazione delle mucose.
Per tanto andava bloccata la commercializzazione già per un potenziale fattore di rischio.

Giorgio Massa
Giorgio Massa
13 Febbraio 2025 13:56

Aggiungo che aumento della pressione arteriosa, insonnia, ansia e aggressività, anche tra i giovani, che sono i principali destinatari dei prodotti (senza contare le interazioni con le varie sostanze nocive che assumono), sono minacce concrete fra i possibili effetti collaterali. La mucosa nasale, essendo riccamente vascolarizzata, fornisce una via di somministrazione sempre più utilizzata per un quantità di presidi medico-chirurgici, dai vaccini a farmaci per il diabete, malattie cardiovascolari ecc.. talmente efficace che permette la somministrazione di preparati a frequenza ridotta, per cui l’uso continuo di sostanze energizzanti per questa via causa un aumento progressivo della richiesta in termini di dipendenza. La cosa paradossale è che in Europa l’attività fisica e la socializzazione sono sempre meno praticate, per cui ci si domanda se questa “richiesta di energia” non sia un altro mito, un altro artefatto per costruire un’immagine del proprio ego sempre più stereotipata e illusoria. Da rilevare, comunque, ancora una volta, la spregiudicatezza manipolatoria, la mancanza di etica e la pericolosità dell’imprenditoria alimentare. A quando un codice etico?…..

Anna
Anna
13 Febbraio 2025 19:37

E adesso partono produzione e spaccio illegali. Bisognava non autorizzare la produzione subito, mica si può fare di tutto in nome del libero mercato. Adesso anche i ragazzi, ai quali non interessava, lo cercheranno, e in giro ci saranno schifezze.

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