Nella settimana n°44 del 2013 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 39 (6 quelle inviate dal Ministero della salute italiano, di cui nessun’allerta).
Nella lista dei lotti respinti alle frontiere e/o delle informative sui prodotti diffusi che non implicano un intervento urgente troviamo: aflatossine in pistacchi sgusciati dalla Turchia, con materia prima proveniente dagli Stati Uniti; migrazione di cromo, nichel e manganese da set in acciaio inox di coltelli, mannaia, forbici e tagliere cinesi; irradiazione non autorizzata su gamberetti cotti dalla Danimarca; aflatossine in mandorle sgusciate australiane; sostanze non autorizzate (carbofuran e 3-hydroxycarbofuran) in funghi secchi tipo champignon (Agaricus bisporus) dalla Cina; migrazione di nichel e manganese da forni della Turchia.
Questa settimana non ci sono segnalazioni di esportazioni italiane in altri Paesi e ritirate dal mercato.
Ogni anno centinaia di prodotti vengono ritirati dal commercio perché contengono corpi estranei, perché sono contaminati da batteri patogeni, perché ci sono degli errori nelle etichette, oppure le date di scadenza sono inesatte. I consumatori però raramente vengono informati, anche se si tratta di alimenti in grado di nuocere alla salute. Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione on line su Change.org per invitare il Ministero della salute e le catene dei supermercati a pubblicare la lista e le foto dei prodotti alimentari pericolosi ritirati dagli scaffali. Firma anche tu, clicca qui.
Valeria Nardi
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
ottima iniziativa ormai non si sa più cosa acquistare e tutto contraffatto e avvelenato .