Quando conviene fare la spesa all’hard-discount

Da qualche anno le catene di hard discount come Dico, Lidl o Penny, supermercati che vendono prodotti con marchi poco conosciuti a prezzi molto convenienti, propongono sugli scaffali  anche prodotti di marche famose come la pasta Barilla, l’acqua minerale Levissima, la birra Peroni o il tonno Rio Mare… Molti consumatori si chiedono se questi articoli sono uguali a quelli venduti negli altri supermarket e se il prezzo è davvero conveniente. 

La società di ricerche di mercato MKTG ha provato a vedere cosa succede a Roma, confrontando i prezzi di alcuni prodotti di marca (acqua minerale, pasta, olio, passata, tonno, succhi di frutta, birra) venduti in quattro catene di hard discount con i listini di 16 supermercati e ipermercati.

Com’era facile prevedere, la convenienza è contenuta. Nella stragrande maggioranza dei casi, il risparmio esiste ma oscilla dal 5 al 10%. I risultati più interessanti sono quelli della passata Pummarò Rustica, che costa circa il 30% in meno, e del succo di frutta Skipper, con un prezzo più basso del 20%. Per la pasta Barilla venduta nei supermercati Dico, per esempio, la differenza è pressoché inesistente.

La conclusione del test è molto semplice. Chi fa la spesa al discount può mettere nel carrello anche prodotti di marca, ma deve sapere che il risparmio – nella stragrande maggioranza dei casi – oscilla dal 5 al 10% e per alcuni articoli praticamente non c’è. 

Invece, per gli alimenti con marche poco conosciute i prezzi degli hard discount sono interessanti: facendo un confronto con i prodotti di minor prezzo proposti nei supermercati la convenienza nell’hard discount è sempre del 30%.

Valeria Torazza  28 maggio 2010

Ilfattoalimentare@riproduzioneriservata

Foto : Photos.com