Il governo messicano ha deciso di vietare la pubblicità televisiva di bibite, merendine, dolciumi e cioccolato nelle ore in cui è più facile trovare i bambini davanti alla tv. Si tratta di due intervalli, dalle 14,30 alle 19,30 dei giorni feriali e dalle 7,30 alle 19,30 nei week-end. Secondo il Ministro della sanità messicano, la decisione comporterà una riduzione del 40% degli spot televisivi di questi prodotti alimentari, corrispondente a 10.233 spot pubblicitari. La decisione del governo è finalizzata al controllo e alla prevenzione del sovrappeso, dell’obesità e del diabete. Nelle fasce orarie interessate dal divieto saranno consentite solo le pubblicità di alimenti ad alto valore nutrizionale, che rispettano le linee indicate dal governo lo scorso aprile. Restrizioni analoghe saranno applicate anche nei cinema dove si proiettano film visibili anche dai bambini.
Con il 70% degli adulti e il 30% dei bambini obesi o in sovrappeso, è il 32,8% di adulti obesi, il Messico detiene il record mondiale. In assenza di interventi, nel 2017 questa epidemia costerà al sistema sanitario pubblico circa 8,5 miliardi di euro. L’anno scorso, il governo messicano ha introdotto una tassa su cibi e bevande ad alto contenuto calorico. Con questa nuova legge si cerca di contenere il problema. Vietare gli spot e apporre tasse da soli non bastano: servirebbe anche campagne informative sui benefici di una alimentazione sana.
Beniamino Bonardi
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E che dire della pubblicità che si trova nei canali televisivi italiani esclusivamente dedicati ai bambini (ed alle loro mamme), per di più con claims fuori legge ?
Forse non servirà a molto, ma è già un piccolo passo in avanti.
Già, da noi, quando?
Le Industrie ci smenerebbero troppo?
E, per questo motivo, dobbiamo continuare a smenraci noi perdendo la salute ed i nostri cari?
Ad ogni modo, sta all’individuo, alla sua consapevolezza(derivata sempre da una corretta informazione), scegliere la strada da seguire.
I Media sono oltre il limite della ma siamo SEMPRE E SOLO NOI a decidere COSA FARE DELLA NOSTRA VITA.