Cane si lecca i baffi davanti a ciotola di crocchette e acqua; concept: pet food

Coerentemente con il fenomeno dell’umanizzazione degli animali domestici, la ricerca vede sempre più nutrizionisti e tecnologi alimentari impegnati nell’individuazione di formule in grado di assecondare le nuove richieste dei proprietari e, al tempo stesso, di avere un’applicazione commerciale e quindi di guidare il rinnovamento della linea produttiva delle aziende impegnate nel settore del pet food.

Negli ultimi 10 anni, in particolare, si è assistito a un notevole aumento delle proposte naturali, fresche, crude, biologiche, ma anche liofilizzate, a base vegetale, fortificate o free from, studiate per rispondere a qualsiasi esigenza e rappresentare opzioni alternative alle diete per animali fatte in casa, rispetto alle quali risultano non solo più comode ma anche più sicure. Infatti, solo se i prodotti soddisfano determinati standard di qualità e tracciabilità della materia prima, sicurezza igienica, completezza e bilanciamento dei nutrienti (una quantità minima di proteine, grassi, carboidrati, ecc) fissati dalle Autorità competenti possono essere messi in commercio.

Giovane donna tiene in mano una confezione di crocchette per animali davanti a scaffali del pet food
Negli ultimi anni si è verificato un notevole aumento di offerta nel settore del pet food

Le aziende, in più, cercano di distinguersi dalla concorrenza attraverso nuovi format che risultino più vantaggiosi e attraenti (perché maggiormente in grado di migliorare la qualità della vita degli animali, ma anche di facilitare la gestione della loro dieta da parte dei proprietari) rispetto alle altre proposte presenti sul mercato. Il risultato è una crescente diversificazione dell’offerta, con l’apertura del comparto anche a nuove piccole aziende, che stanno conquistando un ruolo di co-protagoniste accanto ai grandi marchi, riconosciuti come indiscussi colossi del pet food (Mars Petcare Inc, Nestlé Purina Petcare, Monge, Smuckers, Hill’s Pet Nutrition, United Pet Group, Agrolimen, Unicharm, Simpsons, ecc).

Tra le ultime tendenze, affermatesi di pari passo con l’aumento degli acquisti online e con la creazione di nuove start up dedicate, c’è la vendita di pet food in ‘pacchetti completi’ personalizzati e consegnati direttamente a domicilio mediante la sottoscrizione di un abbonamento mensile ripetibile, con spedizione programmata a intervalli regolari e pagamento automatico; un servizio che nel 2020 ha raggiunto il valore di 1,67 miliardi di dollari a livello mondiale e secondo gli esperti è destinato a continuare a crescere a un ritmo molto più rapido rispetto ad altri settori (il tasso annuo previsto è del 15,3% fino al 2028, fino a un valore di oltre 5 miliardi di dollari), non solo negli Usa ma anche in altre grandi nazioni come l’India e il Giappone.

Secondo i dati raccolti finora, i maggiori utilizzatori dei servizi di consegna di alimenti per animali domestici sono i proprietari di cani (48% nel 2020), seguiti da chi possiede gatti, uccelli e pesci. Il motivo di questa netta prevalenza potrebbe essere legato al fatto che, essendo i cani considerati ‘onnivori’, le opzioni tra cui scegliere per la loro nutrizione si moltiplicano e, di conseguenza, la gestione della loro dieta diventa più semplice se affidata a un servizio di fornitura di ‘kit per pasti’ bilanciati e pronti all’uso.

Cane jack russell aspetta la ciotola piena di croccantini; pet food, ultraprocessati
Ad avvalersi dei servizi di consegna a domicilio di cibo per animali personalizzato sono soprattutto i proprietari di cani

Il fenomeno rispecchia da vicino le stesse tendenze osservate nei servizi di consegna di cibo umano sempre più utilizzati in virtù della comodità e della personalizzabilità dell’offerta. E, allo stesso modo, riflette la crescente disponibilità delle persone a spendere di più per un cibo di qualità superiore, sia per sé che per i propri amici a quattro (o a due) zampe. In entrambi i casi, l’espansione del mercato implica infatti una crescente reperibilità di prodotti di nicchia e di fascia alta, dal prezzo inevitabilmente più elevato.

In entrambi i casi, il problema è che non sempre a un prezzo più alto o a un servizio più comodo corrisponde la certezza di un cibo più buono o di un regime alimentare davvero migliore. Infatti, sebbene proprio come avviene per i prodotti destinati all’alimentazione umana, tutte le ricette utilizzate per la produzione di pet food, devono essere approvate dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) o dalla Food and drug administration (Fda), che negli Usa condivide il compito di supervisione con l’Association of American Feed Control Officials (Aafco), non sempre le alternative disponibili in commercio siano intercambiabili tra loro e tutte indistintamente adeguate a esigenze nutrizionali diverse.

Pertanto la scelta tra diverse opzioni di ‘pacchetti alimentari’ per gli animali domestici non può basarsi solo sul fattore ‘comodità’ per il proprietario, né sulle convinzioni che egli applica alla gestione della propria dieta. Occorre piuttosto imparare a leggere e interpretare le etichette del pet food e l’elenco degli ingredienti per assicurarsi che la composizione dei prodotti inclusi sia realmente di qualità, ma soprattutto essere consapevoli di cosa il proprio animale ha bisogno per mantenersi sano nelle varie fasi della sua vita e assecondare le sue esigenze specifiche.

Per questo le aziende attive in questo specifico comparto si sono impegnate nel rendere l’offerta di cibo per cani particolarmente ricca e accattivante, pubblicizzando programmi dietetici incentrati su razze specifiche, problemi di salute e peso. Molti dei quali possono integrarsi o alternarsi ad altri tipi di nutrizione senza sostituirla del tutto e definitivamente, adattandosi in modo flessibile allo stile di vita degli animali e dei loro padroni. Si tratta di aspetti fondamentali rendere il programma sostenibile a lungo termine, perché evita che l’animale si stanchi di una dieta monotona e sempre uguale e che il padrone si trovi in difficoltà nel momento in cui vuole o deve variare l’alimentazione per il proprio pet.

Ciotola di crocchette per cani a forma di osso e ciotola di bocconcini di carne cruda circondati da frutta, verdura e carne; concept: pet food
Le aziende si impegnano a rendere l’offerta di cibo per cani particolarmente ricca e accattivante, incentrata su razze specifiche, problemi di salute e peso

Un esempio di alimentazione innovativa per cani che risponde a queste caratteristiche è la dieta B.A.S.E.™, un nuovo metodo di nutrizione sviluppato dall’italiana Nutrigene  e pensato come complemento ideale da unire a una quota di carne fresca (che non abbia subito trattamenti termici spinti che ne degradano le proprietà biologiche e la digeribilità). Nella sua formula-base, il programma prevede l’integrazione del 30% di alimentazione B.A.S.E.™ (ricca di amidi nobili, proteine vegetali, amminoacidi, fibre, acidi grassi polinsaturi, vitamine e minerali) a un 70% di carne fresca (da utilizzare cruda, scottata o cotta) scelta liberamente dal proprietario del cane, ma il rapporto può variare in funzione delle esigenze, dell’età e del periodo fisiologico dell’animale o delle sue preferenze. Inoltre questo programma è personalizzabile con diverse aggiunte o sostituzioni fresche nella ciotola, come verdure di stagione (crude o cotte), latticini e uova.

Un altro sistema di nutrizione innovativo è Ilume™, ideato dall’omonima start up australiana con il supporto di un team di veterinari, scienziati, microbiologi e medici della Massey University e della Melbourne University. Si tratta di un programma di pasti bilanciati, basati su ricette pronte ad alto contenuto proteico, basso contenuto di carboidrati, prive di glutine o lattosio, senza conservanti, riempitivi o additivi artificiali, altamente appetibili e digeribili, a base di pollo, tacchino, manzo e agnello o salmone (cotti a bassa temperatura per preservare al massimo i nutrienti), con l’aggiunta di verdure, riso e altri ingredienti funzionali come ossa schiacciate, collagene, lievito di birra, alghe kelp, olio di pesce e curcuma.

I vantaggi di questo format sono diversi: innanzitutto le ricette consegnate non sono diversificate in base alle esigenze di ogni cane (legate alla razza, all’età, al peso, al livello di attività fisica e a eventuali condizioni specifiche) ma anche già porzionate. In più c’è la possibilità di affidare la gestione dei pasti a un’apposita app, che consente di monitorare il fabbisogno calorico quotidiano, il sonno, le variazioni ponderali dell’animale, e di adeguare l’alimentazione di conseguenza. Ma anche in questo caso bisogna ricordare che nessuna tecnologia può sostituirsi a un bravo veterinario, esperto in nutrizione, che sarà dare le indicazioni giuste sul tipo di alimentazione da intraprendere per il proprio pet e monitorare il suo stato di salute nel tempo.

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