Tra i settori che non sembrano essere affetti da crisi c’è quello relativo ai prodotti per animali domestici, compresa la fetta di mercato legata all’alimentazione a loro dedicata. Si stima che il mercato del pet food raggiungerà a livello globale il valore di 103 miliardi nel 2023, sia grazie alla crescita del numero di adozioni (solo gatti e cani in Italia ammonterebbero a 18 milioni), sia per la crescente attenzione nei confronti del benessere e della salute degli animali da compagnia.
Ma oltre a crescere in termini di fatturato, l’alimentazione degli animali di casa (in particolare quella di cani e gatti) è sempre più diversificata e tesa a imitare l’alimentazione umana. Per esempio non è raro trovare in vendita crocchette vegetariane o vegane, preparati prodotti a partire da ricette senza glutine o da ingredienti biologici, integratori, vitamine e “pasticceria” dedicata proprio agli animali domestici.
Una delle novità più recenti di questo mercato sono i servizi in abbonamento che permettono di ricevere a casa il cibo per cani (in alcuni casi anche per i gatti), idea nata negli Stati Uniti e ormai approdata anche in territorio italiano. Una parte di questi servizi punta sul fattore comodità, dilazionando periodicamente la spedizione di crocchette o altri preparati già acquistabili nella grande distribuzione o nei supermercati dedicati agli animali, confermando anche in questo settore le attrattive della subscription economy, sempre più diffusa in campo alimentare. Altri invece introducono una novità, occupandosi direttamente della produzione e spedendo cibo personalizzato che rispecchia le necessità del singolo animale in termini di peso, calorie da assumere, preferenze negli ingredienti e nella loro preparazione. Prima di procedere con l’acquisto dell’abbonamento infatti è necessario comunicare dati come età, peso, e grado di attività giornaliera: in alcuni casi inserendo informazioni dettagliate è anche possibile ricevere a casa ricette specifiche preparate tenendo conto delle patologie sofferte dal gatto o dal cane in questione.
Non si tratta necessariamente di crocchette o cibo in scatola: molte di queste aziende producono cibo fresco, rivolgendosi a quei padroni che vanno alla ricerca di una qualità e un livello di personalizzazione che si avvicini alle preparazioni fatte in casa, ma che non hanno il tempo di prepararle o che temono di sbagliare il dosaggio dei nutrienti; a chi sceglie diete casalinghe infatti è sempre consigliato farsi affiancare dalla consulenza di un veterinario che indichi come bilanciare la dieta nel modo corretto. I servizi che producono pappe fresche invece dichiarano di avere diete e formulazioni sviluppate da veterinari nutrizionisti, e quindi già bilanciate per le necessità dell’animale; in alcuni casi per gli acquirenti è anche previsto un servizio di consulenza diretta con i veterinari.
Gli alimenti freschi consegnati a casa si propongono di soddisfare alcune richieste dei padroni più esigenti, che vanno alla ricerca di alimenti freschi, senza conservanti e che non siano stati soggetti a più processi di lavorazione come le crocchette; le preparazioni inoltre puntano a un risultato il cui aspetto e odore siano il più possibile simili a quello per gli umani, e non mancano le versioni particolari, come quelle senza cereali o quelle con proteine animali meno consuete (provenienti per esempio da pecore o aringhe). Tra le esigenze dei consumatori infatti c’è anche la crescente richiesta di alimenti monoproteici, in cui cioè venga assicurata dal produttore la presenza di sola carne proveniente dall’animale dichiarato in etichetta, oltre che in generale una maggior percentuale di carne sul totale rispetto alla composizione delle crocchette.
I tempi di conservazione di questi prodotti sono chiaramente più limitati rispetto alle crocchette o al cibo umido in scatola, e dipendono dalle loro specifiche: tra le principali differenze che si riscontrano tra i diversi servizi sul mercato ci sono le modalità di presentazione e conservazione, che possono essere monoporzioni consegnate in busta o in vasetto, sottovuoto o meno, da mantenere a temperatura ambiente oppure da conservare in frigo o in freezer e da riscaldare prima dell’utilizzo.
Altra caratteristica degli alimenti dichiarata dai fornitori di questo servizio in abbonamento è la preparazione a partire da ingredienti “human-grade”. Questa terminologia indicherebbe prodotti di qualità adatta al consumo umano, ma il significato specifico può variare da azienda ad azienda, non essendo soggetta a regolamentazioni ufficiali. La maggior parte dei servizi presenti sul mercato italiano ha sede nelle regioni del nord, anche se non manca qualche azienda straniera (comunque europea) che garantisce la consegna in Italia; nella maggior parte dei casi questi servizi sono attivi comunque con la spedizione su tutto il territorio italiano, e alcuni esportano anche verso paesi come Germania, Francia, Spagna, Svizzera e Austria.
Rispetto al costo, le tariffe variano in base al grado di personalizzazione degli alimenti sulle necessità dell’animale e sulle preferenze in fatto di ingredienti. I prezzi base oscillano da un costo di base giornaliero per i cani di taglia piccola che si aggira intorno a 1,20€ – 1,65€, fino ai costi base per i cani di taglia grande che si trovano nella fascia tra i 3,10€ e 5,50€. La varietà dell’offerta conferma da un lato la maggiore disponibilità di una categoria di padroni ad aumentare la spesa per l’alimentazione degli animali domestici, dall’altro la crescita del mercato del pet food, che fa sì che trovino spazio di crescita anche questi nuovi produttori (sebbene l’Enpa segnali che a causa dell’inflazione e dell’aumento dei costi per il mantenimento degli animali sia aumentato il numero di abbandoni).
© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos, AdobeStock
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
In sé la notizia non mi piace, ma se c’è chi può permettersi queste attenzioni, e sono tanti, fatti loro, comprino pure vestitini e guinzagli firmati e portino gli animali a fare massaggi…
Se posso, una nota sulla questione abbandoni segnalata dall’Enpa. Ho avuto modo di vedere un “problema normativo” dovuto alla a mio parere eccessiva protezione da parte della legge. Ci sono animali che magari hanno patologie importanti, prima si poteva ricorrere alla soppressione, adesso magari no, ed ho visto conoscenti che per interventi veterinari con esami e ricoveri, hanno speso anche 1000 euro a volta. Ma un pensionato minimo come fa? Questo vuole dire che gli animali potranno averli solo le persone agiate? O che i poveri rischieranno di finire nel penale perché non hanno portato il cane malato dal veterinario?
Altro punto “critico” il divieto della catena per i cani, anche di catene lunghe e dotate dei meccanismi anti strozzatura. Secondo me la catena è intanto una tutela per il cane. Mi è capitato di un cane che in mancanza del proprietario è uscito da dove lo tenevano, da solo o per qualcuno che gli ha aperto il cancello. Ed è morto. Un cane non ha l’intelligenza di stare al suo posto, se gli capita esce ed è un pericolo per sé e per gli altri. Stesso discorso per i cani da guardia, ad esempio in campagna: ma se sono a fare due passi, che può succedere se un cane non ha la catena e magari quel giorno gli gira anche? A me paiono francamente cose assurde
Uno dei miei gatti anziani è stato operato urgentemente proprio 2 settimane fa .Si è ripreso perché sono riuscita a stargli molto vicina facendogli sentire tutto il mio immenso amore x lui . . ..In più,sapendo che lui e’ un golosone per farlo riprendere più velocemente gli ho fatto assaggiare tutto ciò che gli piaceva di più ..Insomma,in una settimana di degenza e’ stato coccolato e viziato all ennesima potenza.Ora sta bene …Ho pagato poco ,grazie al cielo esistono anche veterinari bravi ,ricchi di esperienza e passione
E se posso aggiungere al mio precedente commento. Vi trovate con un animale magari selvatico ferito? Guardatevi intorno, e se non c’è nessuno DATEVI ALLA FUGA .. Ricordo che adesso c’è OBBLIGO di intervenire. Esperienza di amici. Trovano un rondone ferito, chiamano chi di dovere, nessuno che sia intervenuto in modo decente. Gli hanno solo detto di portarlo al centro di recupero più vicino: 60 km, per due, 120!!! E il tempo perso… Siamo un paese dove mettono gli obblighi, e poi ti arrangi… Magari fossero stati onorevoli, gli avrebbero rimborsato tempo e spese, ma a noi normali …
Purtroppo devo darle ragione..!! .Il rimpallo delle responsabilità telefoniche da un ente ad un altro ,o addirittura da forze dell’ ordine ad altre( e non è la prima volta) caratterizza un paese con gravi mancanze…La prossima volta provi a scriverlo immediatamente sul web …
Forse qualcuno si muoverà e la aiuterà prima ..
Ritengo che sia vergognoso trattare gli animali da compagnia come un umano quando nel mondo muoiono di fame milioni di persone. Mi piacerebbe che l’industria proponga alimenti a base di insetti per i nostri amici a quattro zampe