Ciotola di legno piena di pasta formato calamarata

Dopo le vicissitudini sulla pasta trafilata ‘al bronzo’ che in realtà usava ugelli in ottone (ne abbiamo parlato in questo articolo), arrivano i paccheri e le penne giganti trafilate all’argento e al platino. L’idea è di un pastificio campano che già produce pasta di alta qualità, trafilata al bronzo e sottoposta a essiccazione lenta in celle statiche a 40-45 °C per 24-48 ore. Stiamo parlando di prodotto posizionato nella fascia premium. Ma cosa aggiunge davvero l’argento rispetto al bronzo?

L’origine dell’idea e la collaborazione con l’università

“L’intuizione  – spiegano al Pastificio Graziano, situato a Manocalzati, in provincia di Avellino – è nata qualche anno fa quando ci  siamo interrogati sui tempi di usura delle trafile in bronzo e sulla possibile destinazione dei metalli pesanti rilasciati durante il processo produttivo”. Da qui la decisione di sperimentare metalli più nobili, come l’argento e il platino, in collaborazione con il dipartimento di Chimica e biologia dell’Università di Salerno. La ricerca avrebbe mostrato che la quantità di metalli pesanti rilasciata nella pasta è leggermente inferiore con l’argento rispetto al bronzo, e ancora più bassa con il platino. Anche se questo aspetto non ha rilevanza sulla sicurezza alimentare.

Pastificio Graziano pasta trafilata argento bronzo platino
Il Pastificio Graziano propone pasta trafilata all’argento (a sinistra), al bronzo (al centro) e al platino (a destra)

Più resistente e più conduttiva

L’argento, oltre a essere meno soggetto a usura, ha una conducibilità termica superiore. Questa caratteristica, secondo il produttore, favorisce la formazione di un maggior numero di micro-abrasioni sulla superficie, rendendo la pasta più porosa e capace di trattenere meglio il sugo. Quanto al sapore, le differenze sarebbero quasi impercettibili: la materia prima resta una semola di grano duro italiano con il 14% di proteine, di per sé garanzia di tenuta alla cottura e qualità sensoriale elevata. Il prezzo al chilo si aggira intorno ai 4 euro, in linea con quello delle migliori paste artigianali. I formati sono quelli classici: pennoni, paccheri, calamarata e spago quadro, sia lisci sia rigati.

Innovazione o trovata di marketing?

La scelta di trafilare la pasta all’argento (e al platino) suscita curiosità ma anche qualche perplessità. I dati sulla minore cessione di metalli pesanti andrebbero verificati con studi indipendenti, mentre gli effetti sulla porosità e sulla tenuta del sugo sono difficili da misurare in modo oggettivo. Resta però il merito di aver provato a portare un approccio scientifico in un ambito spesso dominato più dal racconto che dalla ricerca.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Pastificio Graziano

4.7 3 voti
Vota
Iscriviti
Notificami
guest

1 Commento
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
gastropode
gastropode
30 Ottobre 2025 13:21

Che l’argento sia meno usurabile del bronzo nelle trafile (o in ottone, che nella storia dell’industria alimentare veniva chiamato bronzo a sua volta) ci credo poco

1
0
Ci piacerebbe sapere che ne pensi, lascia un commento.x