
È morto Papa Francesco, una delle pochissime persone che a livello mondiale ha portato avanti con estrema decisione e coerenza discorsi contro la guerra in Ucraina e contro il genocidio di Gaza, senza alcun cedimento nei confronti dei politici e dei poteri forti. Un grande riferimento per credenti e non credenti come me.
Un uomo che ha pubblicato nel 2015 l’enciclica Laudato si’ forte di ben 200 paragrafi, un testo che sembra scritto da ambientalisti tanto è chiaro e lungimirante. Si tratta di un documento incredibile, che affronta in modo significativo i temi del cibo, dello stile alimentare e dell’agricoltura, inserendoli in una visione più ampia di ecologia integrale e di giustizia sociale. Argomenti strettamente legati alla lotta contro la fame nel mondo e alla necessità di ripensare i nostri modelli di produzione e consumo (ne aveva scritto per Il Fatto Alimentare Paola Emilia Cicerone).
L’enciclica su cibo, agricoltura e ambiente
Senza affrontarlo in modo diretto, l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco tocca il tema dell’alimentazione, inserendolo in un quadro più ampio di critica alla “cultura dello scarto” e di richiamo alla giustizia ambientale e sociale. Il Papa denuncia lo spreco di risorse, la sovrapproduzione di rifiuti (paragrafo 20), e ribadisce il diritto universale all’acqua potabile (paragrafo 30). Valorizza poi i sistemi agricoli tradizionali e su piccola scala, che nutrono gran parte della popolazione mondiale con minore impatto ambientale (paragrafo 129), ma che sono spesso minacciati da progetti estrattivi e industriali (paragrafo 146).
Centrale anche la riflessione sugli OGM: pur riconoscendone i benefici in alcune regioni, il Papa mette in guardia contro i rischi economici e ambientali legati alla concentrazione della proprietà fondiaria, alla perdita di biodiversità e alla precarizzazione del lavoro agricolo (paragrafi 134-135). Laudato si’ denuncia inoltre la deforestazione, la pesca eccessiva (paragrafi 38-40) e il dominio assoluto dell’uomo sugli animali, invitando a riconoscere il valore intrinseco di tutte le specie viventi (paragrafi 33, 67, 92).
Ridurre il consumo di carne
L’enciclica invita a una “conversione ecologica” che coinvolga anche le nostre abitudini alimentari. Riflettere su ciò che mangiamo, ridurre il consumo di carne e preferire prodotti locali e sostenibili sono passi importanti per prendersi cura della nostra casa comune.
Infine, l’enciclica propone un modello di vita sobrio e sostenibile, fondato sulla responsabilità individuale e collettiva: ridurre sprechi, consumi, inquinamento e adottare comportamenti quotidiani più rispettosi dell’ambiente e delle altre creature (paragrafi 211-223). Un invito alla “decrescita felice”, capace di restituire senso e pienezza alle relazioni e alla vita.
Le necessità che stordiscono
Il testo fa un appello alla responsabilità ambientale in grado di incoraggiare comportamenti che incidono direttamente “come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via” (paragrafo 211). Non una vita a bassa intensità ma un programma di “decrescita felice”: “La felicità richiede di saper limitare alcune necessità che ci stordiscono, restando così disponibili per le molteplici possibilità che offre la vita” (paragrafo 223).
© Riproduzione riservata. Foto: Wikimedia Commons, Piemme
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Se tutti avessero letto Laudato Sì ci sarebbe stato un mondo migliore.
Un mondo migliore non avviene se tutti dicessimo laudato si, il mondo migliore non può esistere fin quando comanda dio denaro quindi, pura utopia. I primi sono gli uomini , una buona parte, di chiesa che predicano bene ma razzolano male
E le multinazionali del petrolio,ogm,estrazione mineraria esentasse,overfishing,land grabbing, il monopolio dell’acqua,del suolo,la follia del nucleare e le scorie radioattive,le centrali a carbone,la desertificatione, deforestazione per fare posto ad allevamenti in amazzonia e non solo,l’epitaffio dei poli sia artico che antartico con con conseguenze planetarie come la fine delle correnti marine e l’innalzamento degli oceani e il loro surriscaldamento causato dall’inquinamento che riversiamo ogni giorno in tonnellate nei nostri mari e foci di grandi fiumi ridotti a fogne a cielo aperto,lo scioglimento dei ghiacciai mondiali,l’innalzamento della temperatura planetaria se avevano un minimo di cultura ecologica adesso non saremmo in questa situazione, ecco l’importanza di capire che salvaguardare ciò che abbiamo, è cultura e rispetto per il nostro futuro e di chi verrà dopo di noi.Le utopie sono le guerre,l’odio razziale,l’ineguaglianza,l’intolleranza,la crudeltà,il più cinico e folle capitalismo che sta devastando ogni giorno vite umane e ogni forma di vita sul nostro mondo.
Noi siamo utopia, quando l’1% del mondo detiene le ricchezze del mondo, mentre il 99% soffre la fame e sete per la nostra ottusa mentalità, e le lobby che comandano il pianeta.
Non bisogna dire, bisogna fare, per migliorare l’attuale situazione. Punto e basta.
Personaggio ENORME
Era proprio una persona speciale, che si faceva ascoltare anche da chi non crede come me
E tutto il mondo ne parla, ieri tutti si sono coalizzati, hanno dato un messaggio su un muro, dove si trovavano,nei posti più miseri del mondo,o dove regna il capitalismo più sfrenato,tutti con un senso di vuoto chi è scomparso ma non è dimenticato come riportava anche Amitav Ghosh nel saggio la Grande Cecità o The Great Derangement :climate change and the unthinkable nominando parecchio Laudato Sì per far capire la follia del consumismo e la lotta contro il cambiamento climatico che da molti è sottovalutato,ma che lasceremo alle future generazioni, e la storia parlerà di noi come di chi non ha saputo capire nulla di ciò che facciamo al pianeta,sfruttando ogni risorsa rinnegando la cultura,ascoltare la scienza, la saggezza ,che se rispetto la natura rispetto me stesso.
Non ho letto Laudato si, ma il mio comportamento è da tempo indirizzato a quanto scritto nell’articolo. In Italia mi pare che molti giovani siano indirizzati a vivere questi principi tornando a vivere di agricoltura, ma necessiterebbe che la politica intervenisse in vari campi per approfondire e gestire meglio queste tematiche prevedendo ad esempio che nelle scuole venissero previsti programmi di comportamento alimentare e di rispetto della natura volti a tutelare salute umana e vita animale e vegetale.
Ho letto che tra le materie insegnate nelle facoltà di medicina non esiste la scienza dell’alimentazione. Come fanno i medici a consigliare per il meglio i loro pazienti nel settore specifico?
Con queste mancanze l’industria alimentare può fare ciò che vuole con la pubblicità che ormai la fa da padrona e i risultati si vedono nel numero di obesi e/o di persone sovrappeso. E di conseguenza pronto soccorso e ospedali vedono incrementarsi il numero di pazienti mal nutriti.
Grazie
Premesso che mangio poca carne, ed è sacrosanto ridurne il consumo, nell’enciclica dove sta scritto?
Nell’enciclica Laudato si’, dedicata alla cura della “casa comune”, Papa Francesco non menziona esplicitamente la riduzione del consumo di carne. Tuttavia, invita con forza a ripensare gli stili di vita e i modelli di consumo, promuovendo scelte più sobrie, responsabili e sostenibili. Nei paragrafi 206 e 211 si sottolinea l’importanza di modificare i comportamenti quotidiani per ridurre l’impatto ambientale, anche attraverso le scelte alimentari, senza però citare direttamente prodotti di origine animale.
Più chiaro è stato il pontefice in un messaggio rivolto ai giovani partecipanti alla Conferenza europea di Praga del 2022, dove ha scritto: “In certe aree del mondo, sarebbe opportuno consumare meno carne: questo può anche contribuire a salvare l’ambiente”. Una presa di posizione netta, che si inserisce nel più ampio invito a una “conversione ecologica” capace di toccare anche la tavola
E’ stato un grande Papa ,che all’ inizio timidamente si e ‘approcciato al popolo con un semplice e umile “Buonasera’ ,ma che in 12 anni di pontificato si e’ ”fatto conoscere in tutte le sue delicate sfumature , nelle sue roventi sfaccettature e nei suoi vari colori ed e’ ‘riuscito a spalancare alcune porte che nessun altro Papa aveva mai aperto..!! Quella sera che il conclave scelse Bergoglio come Papà non sbaglio’ affatto..Quel timido e umile Buonasera al mondo .,con un sorriso appena accennato mi conquistò subito … Credo che fu allora che dissi a me stessa…”Mi piace tanto “..!!!.
E così fu..!!!