Panettone panettoni dolci natalizi natale

Da qualche anno, nei supermercati francesi si vendono molti panettoni italiani. La rivista 60 Millions de Consommateurs, edita dall’Istituto Nazionale Consumo e specializzata nei test comparativi, ha preso in esame alcuni marchi per vedere se la qualità sia la stessa  del dolce italiano e se sono rispettate le regole del disciplinare. Sono stati comprati i dolci firmati dalle principali catene di supermercati: Aldi, Auchan, Carrefour, E. Leclerc, Intermarché, Lidl, Monoprix e U Saveurs. Il confronto è stato fatto con il panettone italiano Galup considerato un prodotto di pregio in Italia e venduto con successo anche in Francia.

La prima osservazione riguarda i prezzi, che oscillano intorno ai 5-6 euro, anche se le confezioni in genere sono di  500 g e 750 g. Calcolando il prezzo al chilo, i costi lievitano per cui il costo medio oscilla da 12 a 13 €/kg, mentre il panettone italiano Galup raggiunge i 21 €/kg.

Panettoni 60 milioni
I panettoni testati da 60 Millions de Consommateurs (manca il prodotto a marchio U Saveurs, non disponibile nel punto vendita al momento del test)

Gli ingredienti dei panettoni in Francia

Guardando con attenzione le etichette dei dolci venduti in Francia, si scopre che tutti sono prodotti in Italia. Più precisamente quelli marchiati Carrefour, Lidl e Monoprix sono preparati negli stabilimenti di Bauli a San Martino Buon Albergo. Per quanto riguarda gli ingredienti, l’origine è ampia: il grano proviene dal Canada, le uvette dalla Turchia, il burro e le scorze di arancia candita dall’Italia, lo zucchero e altri ingredienti da Europa e persino dall’America. Una nota però balza all’occhio, ed è la ricetta del panettone Intermarché, che contiene margarina ottenuta con olio di palma, un ingrediente assolutamente vietato dal disciplinare italiano.

Gli additivi

Una seconda criticità riguarda la presenza in alcuni dolci di Natale di lievito chimico affiancato al lievito madre. La rivista francese sottolinea anche la presenza di mono e digliceridi degli acidi grassi in tutti i panettoni. Si tratta di un additivo  (E471) necessario per garantire morbidezza ed evitare la perdita di fragranza in modo da garantire al panettone di restare “fresco per 5-6 mesi”. Senza emulsionanti il prodotto potrebbe mantenersi al massimo un mese, per questo  motivo quelli artigianali che scadono dopo in mese non dovrebbero contenerli. Un piccolo particolare riguarda il panettone U Saveurs che contiene emulsionanti vegetali e non animali come negli altri casi, impiegando lecitine di girasole. Su questo additivo ci sono discussioni in corso ne abbiamo parlato qui.

Un altro aspetto interessante è la scelta di U Saveurs e di Monoprix di usare uova di galline allevate all’aperto e miele, proprio come il prodotto Galup italiano. Per quanto riguarda gli aromi, il panettone U Saveurs è l’unico della selezione a non contenerne. Negli altri prodotti si  usano il più delle volte di aromi di sintesi. Le eccezioni riguardano E. Leclerc (aroma naturale di arancia), Auchan e Monoprix Gourmet (aromi naturali) e Galup (aroma naturale di vaniglia Bourbon). Per quanto riguarda la prova di assaggio il panettone Galup è stato apprezzato, anche se nel complesso tutti i dolci sono stati promossi.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock, 60 Millions de Consommateurs

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Tonino Riccardi
Tonino Riccardi
20 Dicembre 2024 10:20

Allons enfants du panetton

Renato Martelli
Renato Martelli
31 Dicembre 2024 20:19

Noi non possiamo utilizzare il nome Cognac o Champagne, ecc. ma loro possono utilizzare il nome “Panettone” per prodotti che, in alcuni casi, non rispettano nemmeno il disciplinare: cosa fa il nostro ministro “Made in Italy”

Roberto La Pira
Reply to  Renato Martelli
1 Gennaio 2025 18:38

In realtà molti panettoni venduti in Francia rispettano il
Disciplinare

Carlo Donati
Carlo Donati
2 Gennaio 2025 20:20

Vivo in Portogallo e, nei supermercati della mia città, trovo panettoni prodotti in Italia (buoni) ma anche dolci prodotti in Spagna, che sulla confezione riportano la denominazione “panettone”. Ne hanno tutto l’aspetto, ma non rispettano assolutamente il classico disciplinare, a cominciare dai grassi utilizzati, diversi dal burro. Anche in questo caso sarebbe necessario un maggiore controllo.

Piercarlo
Piercarlo
3 Gennaio 2025 23:41

Mi sembra strano che i francesi “apprezzino” senza disprezzarlo direttamente l’alimentare italiano…
controllerò personalmente se anche nei supermercati dei marchi indicati nell’articolo e presenti nel mio territorio gli ingredienti sono gli stessi.
Grazie per le preziose informazioni che segnalate.

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