La Guardia di Finanza ha messo a punto un prontuario con le multe da pagare in caso di violazione delle regole anti Covid stabilite dal Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Le sanzioni variano da un minimo di 280 euro sino al doppio per le situazioni recidive e valgono sia per le persone fisiche sia per i gestori dei punti vendita o pubblici esercizi.
Per gli esercizi commerciali può scattare anche la chiusura sino a 5 giorni. Il prontuario è aggiornato al 19 ottobre 2020 e non tiene conto delle ultime restrizioni introdotte con il Dpcm pubblicato il 25 ottobre 2020.
Per gli esercizi commerciali può scattare anche la chiusura sino a 5 giorni. Il prontuario è aggiornato al 19 ottobre 2020 e non tiene conto delle ultime restrizioni introdotte con il Dpcm pubblicato il 25 ottobre 2020.
Le violazioni che riguardano le persone fisiche sono:
· divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico,
· obbligo di avere sempre dietro la mascherina, e di indossarla sempre a meno che non ci si trovi in luoghi isolati,
· rispetto distanziamento sociale di un metro, anche all’aperto,
· distanziamento sociale di due metri per chi fa sport,
· divieto di consumare bevande davanti o nelle vicinanze dell’esercizio commerciale,
· obbligo di stare a casa con febbre sopra i 37,5 gradi,
· divieto di eventi e competizioni di base non agonistici, riguardanti gli sport di contatto individuali e di squadra,
· distanziamento sociale obbligatoria durante lo sport in palestre, piscine e centri sportivi, pubblici e privati,
· divieto di svolgere manifestazioni pubbliche non in forma statica,
· divieto di svolgere feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, sagre e fiere di comunità. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose.
· obbligo di avere sempre dietro la mascherina, e di indossarla sempre a meno che non ci si trovi in luoghi isolati,
· rispetto distanziamento sociale di un metro, anche all’aperto,
· distanziamento sociale di due metri per chi fa sport,
· divieto di consumare bevande davanti o nelle vicinanze dell’esercizio commerciale,
· obbligo di stare a casa con febbre sopra i 37,5 gradi,
· divieto di eventi e competizioni di base non agonistici, riguardanti gli sport di contatto individuali e di squadra,
· distanziamento sociale obbligatoria durante lo sport in palestre, piscine e centri sportivi, pubblici e privati,
· divieto di svolgere manifestazioni pubbliche non in forma statica,
· divieto di svolgere feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, sagre e fiere di comunità. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
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Carissimi, non preoccupiamoci troppo e non creiamo confusione e litigi tra la gente… non ne abbiamo bisogno. L’ultimo dpcm è solo a carattere esortativo, ovvero trattasi di raccomandazioni, come chiaramente esplicitato dalla circolare del Ministero dell’Interno, interpretativa. Anche voi scrivete che … “Il prontuario è aggiornato al 19 ottobre 2020 e non tiene conto delle ultime restrizioni introdotte con il Dpcm pubblicato il 25 ottobre 2020″… Pertanto non sono previste sanzioni per chi non rispetta il DPCM suddetto. La gente è in confusione, stiamo inquinando il mondo di plastica inutile e controproducente, visto che non filtra alcun virus, che attraversano anche i filtri in ceramica… Con 10 miliardi possiamo installare oltre 20.000 terapie intensive per curare gli ammalati, in primis di cancri e problemi cardiocircolatori, dovuti a inquinamento, pesticidi e pm 2.5 derivanti da filtri che frantumano lo scarico delle macchine e dei camion, oltre che da allevamenti intensivi che esalano oltre a metano, ammoniaca e ossidi di azoto, batteri resistenti agli antibiotici. Venti anni fa avevamo 35.000 morti di cancro all’anno… oggi ne abbiamo 350.000, 10 volte tanto… e 30.000 di loro hanno avuto l’influenza da Covid … e se ne sono andati, anche perchè curati male…
Chapeau, Giuseppe! Semplicemente…
… E all’aperto, laddove (ossia la stragrande maggioranza dei casi) lontani ben oltre il metro da chi cammina nei nostri paraggi, nessuna mascherina: ci serve respirare. Non essere ossessionati dal nulla!! La qual cosa è la negazione di qualsiasi profilassi, anche immunitaria.