Spesso la lista degli ingredienti presente sulla confezione di un alimento, non coincide con quella che si trova sulla pagina web dell’azienda. A volte si tratta di un errore, altre volte può succedere che l’etichetta venga aggiornata (è quella che fa fede per la legge), mentre non viene ugualmente aggiornata la descrizione del prodotto presente online, ma ci possono essere anche altri motivi a spiegare una mancata corrispondenza tra le informazioni sulla confezione fisica e quelle sul sito aziendale. Di seguito pubblichiamo la segnalazione di un lettore per la mozzarella Galbani e a seguire la risposta dell’azienda produttrice, la Lactalis.

Vi scrivo riguardo al prodotto mozzarella Galbani Santa Lucia senza lattosio. Sul retro della confezione, nella lista degli ingredienti si legge: “latte delattosato, sale, fermenti lattici vivi, acido citrico”.
Sul loro sito internet invece è segnato un ingrediente in più, il caglio (immagino di origine animale, visto che la dicitura non è “caglio microbico”).
Come mai la dicitura “caglio” non compare sul retro delle confezioni in vendita al supermercato? Acquisto da tempo i loro prodotti e ho notato solo adesso questo fatto.
Io sono vegetariano e per me è importante conoscere la lista esaustiva degli ingredienti. Non leggendo il caglio fra gli ingredienti, sono mesi che acquisto al supermercato questa mozzarella.
È come minimo fuorviante e mi sento ingannato come consumatore. Ci sono moltissime persone là fuori che vanno alla ricerca di prodotti privi di caglio, per le più svariate ragioni: etiche, religiose, etc..
Mi chiedo se sia fatto di proposito che il consumatore debba scoprire che invece il caglio c’è ma solo dopo una visita al sito internet della Galbani (cosa che non farà nessuno, io l’ho fatto solo per scrupolo ma se sul retro della confezione leggo che il caglio non c’è, quanti andranno poi a fare un doppio controllo visitando il sito ufficiale?)
Matteo

mozzarella Santa Lucia
Sul sito internet della mozzarella Santa Lucia è segnato un ingrediente in più, il caglio

Di seguito la risposta di Lactalis Italia

Vi ringraziamo per averci coinvolto e per consentirci di fare un po’ di chiarezza in merito alle normative sull’etichettatura dei formaggi. La mozzarella è un formaggio a pasta filata e la nostra Mozzarella Santa Lucia Galbani Senza Lattosio è assolutamente adatta a un’alimentazione vegetariana in quanto prodotta con coagulante microbico, classificato come coadiuvante tecnologico che in quanto tale può non essere indicato in etichetta (Articolo 20 Paragrafo b) ii) Reg. 1169/2011.

Sul nostro sito internet è effettivamente rimasta la lista più completa degli ingredienti con l’indicazione “caglio”. Per tale termine non è ancora stata introdotta dal Legislatore una definizione che consenta al consumatore di comprendere se il coagulante impiegato è di origine vegetale e non animale. Sarà nostra cura aggiornare immediatamente il sito web Galbani per allinearlo a quanto presente sul nostro pack e cogliamo spunto da questa richiesta per valutare come evidenziare che la nostra mozzarella Santa Lucia è adatta a un’alimentazione vegetariana per fornire un’informazione immediata e precisa ai nostri tanti consumatori che scelgono il nostro prodotto anche per questa sua peculiarità.

Ndr: La pagina internet della Galbani è già stata corretta, prima della pubblicazione di questa lettera.

Gruppo Lactalis Italia

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Ciro
Ciro
23 Giugno 2020 23:06

La vera mozzarella non sta in frigorifero. Questi sono formaggi a pasta filata. Cercare il veganesimo ne i prodotti industriali è di per sé un ossimoro. Inoltre è un dato certo che mangiamo tot grammi procapite di insetti per contaminazioni ad esempio ne i cereali. Quindi non ne farei un dramma per un caglio…

Paolo Aiello
Paolo Aiello
7 Luglio 2020 10:12

Quando i vegani difendono il loro credo senza conoscere ciò di cui parlano, non sempre hanno ragione.
Parlano di caglio come fosse una bistecca al sangue e non sanno che è composto dai germi che permettono alla caseina del latte di trasformare il latte in cagliata e quindi in formaggi. Se rinunciano al consumo degli alimenti di origine animale devono rinunciare al latte e non ai germi, normalmente presenti in esso, che non sono alimenti.
La confusione può indurre ad irrazionale integralismo.

Vincenzo Abbenante
Vincenzo Abbenante
7 Luglio 2020 11:26

un vegetariano – vegano che si preoccupa della presenza del caglio animale o vegetale nella mozzarella…. Lo sa che il latte è di origine animale ( bovino, bufalino ecc. ) a meno che non sia convinto che si tratta di Linfa-latte arboreo). In questo caso è irrecuperabile.

Valeria Nardi
Reply to  Vincenzo Abbenante
7 Luglio 2020 15:27

Un vegetariano può consumare i derivati animali, quindi è lecito informarsi per sapere se il caglio è animale (e quindi implica l’uccisione dell’animale) oppure vegetale o microbica.

Breve
Breve
Reply to  Vincenzo Abbenante
7 Luglio 2020 17:40

C’è da dire che se un vegetariano mangia formaggio, indirettamente contribuisce all’uccisione di animali. E’ chiaro che per ottenere il latte le mucche devono essere gravide. Quando poi nascono i piccoli, i maschi vengono per lo più avviati al macello. Le femmine, a parte quelle che si decide di tenere per rimpiazzare mucche più vecchie, fanno la stessa fine.

Andrea Ricci
Andrea Ricci
7 Luglio 2020 11:41

Qui la notizia è che Galbani aveva un sito con informazioni complete e invece le ha allineate a quelle incomplete della confezione.

Mauro
Mauro
Reply to  Andrea Ricci
7 Luglio 2020 21:01

No, le etichette erano perfettamente complete e a norma di legge (il maiuscolo è mio): “prodotta con coagulante microbico, classificato come coadiuvante tecnologico che in quanto tale può NON PUO’ ESSERE INDICATO IN ETICHETTA (Articolo 20 Paragrafo b) ii) Reg. 1169/2011”.

Quello che Galbani farà, per venire incontro a chi soffre di ortoressia, è di aggiungere in etichetta una descrizione che senza contravvenire alla legge spiegherà che viene usato coagulante (“caglio”) microbico.