Nella settimana n°12 del 2018 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 70 (sette quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende sette casi: conteggio elevato di Escherichia coli in cozze vive dalla Spagna, purificate in Italia; Listeria monocytogenes in formaggio brie a latte crudo proveniente dalla Francia; mercurio in tonno (Thunnus alalunga) in olio d’oliva in barattoli di vetro dall’Italia; aflatossine (B1) in dolce con pistacchi (halva) dalla Turchia; frammenti di plastica in vari tipi di pasta ripiena vegana e bio, dall’Austria; presenza di glutine in proteine da farina di semi di lino (marca: BIO PLANÈTE; confezione da 250 g; EAN: 4-260355-582408; Termine minimo di conservazione: febbraio e marzio 2019; lotti: 09770047, 09770050, 10450050, 10450060) e in polvere proteica (marca: BIO PLANÈTE; confezione da 300 g; EAN: 4-260355-582385; Termine minimo di conservazione: da dicembre 2018 a febbraio 2019; lotti: 060390347) entrambe “gluten-free”, proveniente dalla Germania; aflatossine (B1) in mangimi complementari per vacche da latte dall’Italia, con materie prime dall’Austria, via Ungheria.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: presenza di Salmonella in cibi a base di carne per animali domestici dalla Spagna; infestazione da parassiti (Anisakis) in sgombri refrigerati (Scomber scombrus) dalla Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: aflatossine (B1) in nocciole sgusciate dall’Azerbaijan; sostanza non autorizzata (clorfenapir)in peperoncini verdi freschi dal Pakistan; certificati sanitari impropri per i ricci di mare congelati dalla Turchia.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, l’Ungheria segnala un odore anomalo di acqua minerale in bottiglia.
© Riproduzione riservata
[sostieni]
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Come si fa a sapere le marche coinvolte ?
Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. Ma questo non accade sempre. Purtroppo in alcuni casi neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta.
Per piacere recall no! Salviamo l’italiano!!!
Non è possibile esplicitare i nomi delle catene di distribuzione al dettaglio in cui è stata rilevata la presenza di alimenti contaminati?
Grazie
Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. Ma questo non accade sempre. Purtroppo in alcuni casi neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta. Abbiamo chiesto al Ministero della Salute se si potevano avere i dettagli del richiamo del tonno. Siamo in attesa.