mdDopo Coop, Auchan, Esselunga e tante altre insegne dei supermercati, anche la catena di discount MD, ha detto basta alle uova allevate da galline in gabbia. La nuova politica di benessere animale sarà valida in tutta Italia e operativa entro il 2023, ed ha visto la luce anche grazie al confronto intrattenuto con Animal Equality – organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare.

L’azienda ha annunciato di poter contare sulla collaborazione del proprio fornitore di uova, il Gruppo Sabbatani, che oltre ad avere un’esaustiva politica aziendale sul benessere animale, ha pubblicato informazioni dettagliate e accessibili al pubblico circa il programma di riconversione dei propri allevamenti.

Woman holding raw eggs on wooden background«Eliminare le gabbie di certo non significa eliminare la crudeltà, una condizione intrinseca degli allevamenti, ma rappresenta un primo passo verso la riduzione della sofferenza negli allevamenti, e noi di Animal Equality continueremo a lavorare per spingere le aziende a fare la loro parte e migliorare così le condizioni di vita degli animali coinvolti nella loro filiera» dichiara Alice Trombetta, Direttrice Esecutivo di Animal Equality Italia.

La decisione di Md è senza dubbio una vittoria per il rispetto del benessere degli animali da allevamento, ma arriva in ritardo rispetto ai concorrenti. Negli ultimi anni, infatti, hanno deciso di non vendere più le uova di categoria 3 anche altre insegne della grande distribuzione: Coop, Auchan, Esselunga, Conad e Carrefour. Sul fronte discount, invece, avevano già adottato questa policy Eurospin, e Lidl.

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Giovanni
Giovanni
8 Dicembre 2020 17:40

Finalmente la responsabile adesione anche dalla dirigenza della catena di supermercati MD alla politica per il benessere animale!! Perchè tempo di realizzazione del progetto ritardato al 2023? Sospenderò i miei acquisti, qualsiasi, nei negozi MD, al 2024!

Ale
Ale
Reply to  Giovanni
16 Dicembre 2020 10:43

c’è scritto che entro il 2023 adegueranno tutta la filiera italiana, e non come ha scritto lei che il progetto è ritardato al 2023