Il ministro Francesco Lollobrigida ha detto che da giovane non frequentava McDonald’s. Adesso che è diventato adulto, ha cambiato idea. Ha scoperto che la catena di fast food “aiuta i prodotti alimentari italiani d’eccellenza” perché nel panino con l’hamburger c’è una fettina di formaggio DOP. Non è la prima volta che McDonald’s utilizza nei panini (per brevi periodi) prodotti Dop. Lo ha fatto con la Bresaola della Valtellina, con il Parmigiano Reggiano e ha persino inserito nel menù ricette ideate da un grande cuoco come Gualtiero Marchesi. Lollobrigida, però, nel suo elogio del fast-food va oltre e sostiene che “Grazie a ciò, i ragazzi che frequentano McDonald’s cominciano a conoscere sapori che magari non avrebbero mai provato”.
Lollobrigida e Prandini testimonial di McDonald’s
Se le parole pronunciate dal ministro Lollobrigida in occasione dell’inaugurazione del locale numero 700 targato McDonald’s hanno un senso, il pensiero alla base è che i giovani possano scoprire le eccellenze gastronomiche del Bel Paese mangiando un panino. Altrettanto interessante è la presa di posizione di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, quando dichiara che “McDonald’s rappresenta l’italianità, le nostre eccellenze, la nostra biodiversità”. Dopo avere letto queste affermazioni viene voglia di fare i complimenti all’ufficio pubbliche relazioni di McDonald’s, sempre capace di trovare testimonial eccellenti per promuovere l’immagine degli hamburger. Anziché scritturare attori per pubblicizzare un modello alimentare che dal punto di vista nutrizionale risulta disastroso, McDonald’s confida sugli elogi del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e del presidente della lobby degli agricoltori italiani, famosa per le bandiere gialle che svolazzano nelle manifestazioni di piazza.
Altri casi illustri
La lista dei testimonial eccellenti di McDonald’s anche in passato ha annoverato personaggi illustri. Basta ricordare Luca Zaia che nel 2010, quando era Ministro dell’Agricoltura, si è fatto immortalare con indosso un grembiulino mentre addenta un Big Mac. Nell’elenco delle personalità, merita un posto anche anche l’assessora al Lavoro e all’istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea che nel giugno 2015 ricordava agli alunni a visitare lo stand multicolore di McDonald’s a Expo per mangiare un Happy Meal e ricevere un gelato gratis.
Purtroppo questi episodi non sono il frutto dell’euforia momentanea dei soggetti che partecipano a un evento. Sono il frutto di una politica alimentare inesistente e di un progetto nutrizionale assente che colloca l’Italia fra i Paesi europei con i maggiori indici di obesità e sovrappeso fra i bambini e i giovani. Siamo un Paese dove il CREA nutrizione, (l’unica istituzione che dovrebbe orientare i consumi e dare un indirizzo alimentare) è relegata in un angolo, con poche risorse e senza un progetto di educazione e di orientamento nutrizionale. In compenso i fast food di McDonald’s e delle altre catene si moltiplicano in barba alla Dieta Mediterranea, che ormai rimane solo un vuoto slogan di alcuni politici e il titolo di un capitolo in alcuni libri di scuola.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Spero che, a differenza dei vari testimonial che si sono succeduti negli anni, questi non lo facciano per avere un loro McMenu firmato come Bastianisch o Marchesi.
Però è anche vero che nel tentativo di ricrearsi una “verginità” McDonald’s ha licenziato panini assemblati con prodotti tipicamente italiani.
E la carne che propongono (seppur prodotta da vacche a fine carriera) è preparata in Italia, così come il pollo (il produttore è lo stesso dei petti con le striature?). Sicuramente i loro prodotti fanno bene all’economia (anche alla loro) e ad offrire un lavoro a tante persone.
Certo McDonald’s fa bene all’economia come centinaia di altre aziende del settore ma questo non giustifica l’affiancamento di ministri e lobby a un modello alimentare disastroso. Forse La loro mission non è pensare solo all’economia, ma anche alla salute alimentare degli italiani e da questo punto di vista non fanno pressoché nulla
Lungi da me giustificare un tipo di alimentazione sbagliata ma vedere una mutinazionale che, ovviamente per motivi di opportunità, prova a rendere il proprio menù più “fusion” e più adatto per il nostro palato è da considerarsi positivamente.
In altri campi il prodotto che ci è stato propinato è rimasto uguale a quello americano (ad esempio in tv i telefilm americani, con risate comprese) e ha cambiato intere generazioni successive.
La globalizzazione non ci permette di essere esenti da queste incursioni, a cui sono interessate migliaia di persone, utenti e lavoratori, che alla fine sono anche elettori.
E’ una “guerra” subdola, difficile vincerla.
Il problema è dare visibilità e quindi inevitabilmente promuovere un pasto tipico composto da hamburger, patatine e Coca-Cola. Noi non accettiamo per policy pubblicità di diete, fast food, junk food, integratori e acqua minerale perché incompatibili con la linea editoriale. Come fa un ministro a prestarsi al gioco di McDonald’s solo perché utilizza materie prime italiane come fanno tutti gli altri fast food (è una questione di economie di scala). La quasi totalità degli investimenti pubblicitari e promozionali del food sono di cibo ultraprocessati come quelli di Mcdonald’s. Serve anche l’aiutino di Coldiretti e di Lollobrigida!
Che McDonald’s faccia uso di testimoni per pubblicizzare al meglio i suoi prodotti è più che comprensibile, quel che non è corretto è che un ministro dell’agricoltura e un presidente Coldiretti che dovrebbero rappresentare un istituzione seria e garantista per la nostra salute si adoperano a fare pubblicità a un marchio che di salutare ha ben poco
Dovrebbe essera la politica ad aiutare i produttori italiani, non sapendolo fare, si attaccano a queste iniziative mediatiche e stucchevoli.
Per me questi due vogliono promuovere loro stessi affiancandosi a un marchio indubbiamente di successo e soprattutto per accreditarsi nel mondo dei giovani.
W La trattoria della mezza porzione (C’eravamo tanto amati).
Alla faccia della dieta mediterranea ! mi vergogno di Prandini mio conterraneo che ogni tanto (spesso)se ne esce con battute poco felici consigliando McDonald’s ai ragazzi. Pubblicita’ gratuita per i fast food
Tenendo conto dello scarso livello di preparazione di Lollobrigida, risulta evidente che l’informazione in merito sia pilotata da Prandini, sia per McDonald’s che per la carne coltivata e altri argomenti di carattere politico-amministrativo.
Concordo con la linea de il fatto alimentare e trovo imbarazzante che questi ultimi due testimonials si prestino a presentare come flagship del cibo DOP dei cosiddetti “junk foods” : cibi classificati come cibi ultrprocessati., ma daiiiiii
Scusate ma a me viene da ridere! Non perché sia una notizia ridicola ma perché è un problema di ignoranza: i personaggi qui elencati fanno queste figuracce in quanto non sanno nemmeno quali siano i prodotti alimentari italiani di eccellenza e qualità!
abbiamo una certezza, la qualità non é benvenuta in tali soggetti.
certo, Prandini ordina e Lollobrigida ubbidisce
La bandiera a stelle e strisce ha trovato il modo di pubblicizzare gratis (?) le sue aziende. Perché non pubblicizzare aziende italiane? Per esempio, non esaustivo, FERRERO, forse perché non é FIGO? Ah già questa é un’azienda che produce prodotti “zuccherati” e poi é italiana e forse non si trova nelle grazie dei testimonial. Oppure sono solo chiacchiere quello dei FdI sul caldeggiare il consumo di prodotti italiani?
Ferrero? Mah, forse perché la Nutella è piena di olio di palma, e probabilmente l’argomento è ancora caldo e gli avrebbero “derisi”.
Sarebbe stato meglio citare Barilla caso mai, se proprio proprio, o meglio ancora altre aziende degne di attenzione per la qualità dei prodotti.
È veramente allucinante sentire che politici italiani esaltino McDonald’s come prodotti alimentari adatti per bambini e adolescenti.