Dall’inizio di novembre, in Lituania è vietato vendere energy drink ai minori di 18 anni. Chi viola la legge, votata dal parlamento lo scorso maggio con 88 voti a favore e sei astenuti, rischia una multa fino a 400 lite (116 euro). La multa è dimezzata per chi acquista gli energy drink per un minore. Il divieto riguarda le bevande non alcoliche che contengono più di 150 mg di caffeina per litro, perché possono causare dipendenza e iperattività.
Secondo quanto riferito dal governo del paese baltico, una recente rilevazione indica che il 10% dei ragazzi lituani in età scolastica consuma energy drink almeno una volta la settimana. La principale catena di supermercati, Maxima, ha deciso di mettere sugli scaffali gli energy drink in una posizione meno visibile e di esporre avvisi sulla nuova normativa.
La Lituania è il primo paese europeo a imporre un divieto alla vendita degli energy drink. La scorsa primavera, l’Arabia Saudita aveva disposto il divieto assoluto di pubblicità e di promozione degli energy drink, vietandone la vendita in tutti i ristoranti e nelle mense di organizzazioni governative, di strutture scolastiche e sanitarie, di club sportivi pubblici e privati.
Beniamino Bonardi
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