Würstel crudi in un piatto bianco circondato da aglio, macinino con sale, bottiglia di olio, erbe aromatiche e peperoncini

würstel su tagliereLa notizia di altre due persone decedute per Listeria a Novi Ligure e a Campobasso è girata sui social e su alcuni siti, attribuendo subito la colpa ai würstel prodotti dall’Agricola Tre Valli che sono stati collegati dalle autorità sanitarie a tre morti e 71 ospedalizzazioni in due anni, causate dal consumo senza la preventiva cottura, come indicato sulle etichette. La verità è che queste due persone sono morte dopo aver mangiato cibo contaminato da Listeria monocytogenes, ma non si tratta dei würstel e nemmeno si sa quali siano i prodotti alimentari responsabili (*).

Purtroppo in Italia la comunicazione per quanto riguarda le allerta alimentari presenta vistose lacune e il caso dei würstel ne è un esempio lampante. Il ministero della Salute, nonostante la gravità della situazione, non ha mai diramato i nomi dei marchi e dei lotti contaminati ritirati dal mercato (4 milioni di pezzi). Si è limitato a un generico invito ai consumatori a cuocerli, seguendo le indicazioni riportate sull’etichetta. Ma le distrazioni del ministero non sono eventi eccezionali.

Ci sono voluti 19 giorni affinché un’allerta per Listeria in pancake partita dalla Francia fosse comunicata ai consumatori italiani, a prodotto quasi scaduto

Lo dimostra l’allerta diramata dal ministero pochi giorni fa (ne abbiamo parlato qui) per l’ennesimo prodotto contaminato da Listeria distribuito in Italia. L’allerta del ministero è arrivata dopo 19 giorni dal primo richiamo in Francia e dopo 7 giorni dalla comunicazione ufficiale del sistema di allerta europeo Rasff all’Italia. C’è di più, nessuna smentita è arrivata dopo i recenti decessi a Novi Ligure e Campobasso, per correggere i giornali che hanno rilanciato la falsa notizia di nuove vittime a causa dei würstel ancora presenti sugli scaffali. Il problema della Listeria è serio e il continuo incremento dei casi che si registrano in Italia, ma anche in Europa, è una prova lampante. Senza fare allarmismo forse andrebbe fatta un’opera di informazione rivolta ai consumatori più incisiva da parte delle istituzioni.

La nota positiva di questa vicenda è che i due recenti decessi non sono da collegare ai würstel. Questa certezza significa che il ritiro dei würstel deciso dall’Agricola Tre Valli in tutta Italia il 23 settembre 2022 ha funzionato e la piattaforma messa a punto dall’Istituto superiore di sanità per registrare i ceppi di Listeria responsabili delle contaminazioni e identificare i focolai è un ottimo sistema di sorveglianza epidemiologica.

(*) Il batterio identificato non appartiene allo stesso ceppo di Listeria che ha generato l’allerta dell’Istituto superiore di sanità a seguito del riscontro di un focolaio epidemico di listeriosi alimentare con casi registrati in diverse regioni italiane. Non si tratta quindi del ceppo ST-155 per cui è stata rilevata una correlazione tra alcuni dei casi clinici recenti e la presenza in würstel a base di carni avicole, ma di un ceppo differente, identificato come Serotype: 4b,4d,4e, MLST:ST ST-1, SPECIE: Listeria monocytogenes. Questo caso di listeriosi registrato nel territorio dell’ASL AL, quindi, va inquadrato nell’ambito dei casi isolati ed episodici che si registrano, pur non frequentemente ma ordinariamente con pochi casi ogni anno, a carico di soggetti fragili e/o anziani. In tali casi l’origine dell’infezione si rivela difficile da definire e ricostruire, come riportato dalla letteratura scientifica, a causa del lungo periodo di incubazione della malattia (3/4 settimane).

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