lidl discount supermercato logoLa catena di discount Lidl ha deciso di eliminare caramelle, chewing-gum, dolci e cioccolato dalla zona delle casse dei suoi 600 supermercati in Gran Bretagna, sostituendoli con frutta fresca e secca, succhi di frutta e biscotti d’avena.

L’amministratore delegato, Ronny Gottschlich, ha sottolineato che Lidl è il primo supermercato ad aver adottato questa nuova politica, che vuole rendere meno difficoltosa l’attesa alle casse per i genitori con bambini, che davanti ai dolci diventano capricciosi, sino a che li ottengono, dando l’opportunità di sostituire gli snack ipercalorici, che favoriscono l’obesità, con prodotti più sani.

 

dolci caramelle 87472752Nei test effettuati da Lidl nei mesi scorsi, il cambiamento si è rivelato positivo anche sul piano delle vendite, con un incremento della frutta e dei succhi del 20%, rispetto alle tradizionali merendine. Un sondaggio effettuato da Lidl tra i propri clienti aveva indicato che questa sostituzione era richiesta dal 70%. Il 68% dei genitori aveva dichiarato di essere assillato alle casse dalle richieste di una merendina da parte dei propri figli e il 66% ammetteva di aver ceduto qualche volta o sempre.

 

Beniamino Bonardi

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Emanuela-Nutrizionista
24 Gennaio 2014 16:15

Ritengo la scelta di Lidl assolutamente di esempio e meritevole di lode. Numerose sono le campagne ANTI-OBESITA’ INFANTILE e che sottolineano la pericolosa crescita della glicemia e del RISCHIO DIABETE per i bambini. Ma se non sono proprio le grandi catene di supermercati (mettendo da parte l’interesse commerciale a favore della salute della popolazione infantile) a sensibilizzarsi ed aiutare nutrizionisti ed esperti del settore a divulgare queste problematiche legate al ‘cibo spazzatura’ credo che i risultati nel prossimo futuro non potranno migliorare. Quindi ben venga la frutta fresca e secca, i biscotti d’avena o multicereali vicino alle casse. Magari i succhi di frutta (pieni di zuccheri semplici) e non certo salutari potrebbero rimanere al loro posto ma…non pretendiamo troppo…

Bruno Stucchi
Bruno Stucchi
25 Gennaio 2014 19:43

Non ho mai visto ragazzini o bambini alle casse del Lidl, ma solo persone anziane e pensionate. Difficile che mangino merendine. Siamo concreti, per favore.

Xavier Bellanca
Xavier Bellanca
26 Gennaio 2014 09:32

Ovviamente un plauso alla scelta. Viene da dire: era ora.
L’unica cosa che mi lascia un po’ basito è il movente. Da quanto si legge nell’articolo il supermercato ha agito così soprattutto a fronte delle richieste da parte dei genitori che non riuscivno a tenere buoni i pargoli davanti alle merendine.
Io credo che ci sia da porsi delle serie domande sulla moderna genitorialità… ma qui usciamo dall’ambito nutrizionale e quindi non è il caso.

MAurizio
MAurizio
26 Gennaio 2014 19:02

Boh. Alle casse dei supermercati in genere si trovano prodotti “voluttuari” (dalle merendine/cioccolata alle gomme/caramelle, transitando per lamette da barba, patatine, batterie, ricariche telefoniche, etc) ovvero quelli che secondo gli strateghi del marketing si potrebbero compulsivamente acquistare – specie se sollecitati dai bimbi – mentre si sta in fila alla cassa. Vi verrebbe mai in mente di acquistare una mela, tre noci o altro prodotto “salutare” ?

Theasis
29 Gennaio 2014 11:34

Ottima iniziativa assolutamente lodevole che tutti dovrebbero adottare. Soprattutto per le tentazioni per i più piccoli.

tullio
tullio
12 Febbraio 2014 11:34

A proposito di Lidl, dove ogni tanto vado anch’io (ottimi prodotti per il bricolage).
Ieri ho comprato due barattoli di prodotto per colazione,
marca “granArom” contenente una polvere solubile aromatizzata al caffè, dal nome “Cappuccino”.
Controllando gli ingredienti e sorvolando sul generico “grassi vegetali”, (mi auguro che non contengano olio di palma o di colza), vi è anche, come antiaggregante, del biossido di silicio.
Ora, a me il quarzo piace come minerale da collezione.
Quanto a mangiarlo,vorrei sapere se può essere dannoso.

Valeria Nardi
Reply to  tullio
12 Febbraio 2014 11:53

Gentile Tullio,
abbiamo appena trovato questo interessante articolo dell’Europass (ufficio che si occupa dei rapporti fra l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e le Istituzioni, le associazioni di categoria, i soggetti imprenditoriali) http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=584&IDSezione=14715&ID=332138