Come vengono svolti i controlli su cibi come la frutta, la verdura e i cereali? A spiegarlo ci pensa il libro “Sicurezza alimentare. I controlli sugli alimenti di origine non animale” scritto da Carlo Donati, Carlo Brera Francesca Galluccio, Veronika Jezsó e Francesco Montanari (Chirotti Editore). Il volumetto è infatti dedicato alla normativa e alle procedure di ispezione di tutti i cibi diversi da quelli di origine animale (che seguono regole ben diverse) ed è rivolto agli addetti ai lavori, in particolare agli ispettori coinvolti nei controlli.
La prima parte del libro è dedicata all’analisi della legislazione che regola la sicurezza degli alimenti di origine non animale, a partire dalle principali normative italiane ed europee di riferimento, troppo vaste per essere elencate nella loro totalità. Non può mancare anche un riferimento al Codex Alimentarius, l’insieme di linee guida e raccomandazioni riconosciute a livello internazionale nell’ambito del cibo, la produzione e la sicurezza alimentare.
A seguire vengono descritte le modalità con cui vengono svolti i controlli a livello nazionale (nell’ambito del piano nazionale pluriennale) e quelli alle frontiere. È a questo punto, che vengono esaminate in maniera dettagliata, con tanto di fotografie e schemi le modalità di campionamento e controllo per i diversi tipi di contaminanti che possono essere presenti negli alimenti, dalle micotossine ai pesticidi, fino alla radioattività.
Per rendere più semplice l’applicazione delle procedure nella vita di tutti i giorni, il volume si conclude con la descrizione di quattro esempi concreti di campionamento di alimenti, dalle navi cargo che trasportano migliaia di tonnellate di cereali a partite più modeste di frutta.
“Sicurezza alimentare. I controlli sugli alimenti di origine non animale” di Carlo Donati, Carlo Brera Francesca Galluccio, Veronika Jezsó e Francesco Montanari. 90 pagine. Chirotti Editore
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La prima cosa che va detta relativamente ai controlli sulla sicurezza alimentare degli alimenti non di origine animale, tal quale o trasformati, è che si continua a tenere fuori dalle ASL tanto gli agronomi quanto i tecnologi alimentari. Ossia le due figure più preparate nel campo dei fitofarmaci o dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti.