Le diciture di Actimel Danone sulla capacità dei fermenti lattici di ridurre la diarrea nelle persone anziane non sono state riconosciute valide dall’Efsa. L’Autorità per la sicurezza alimentare europea l’8 dicembre ha dirato un parere in cui si giudica insufficiente la documentazione scientifica presentata dalla multinazionale dello yogurt per supportare l’attività di Actimel contro Clostridium difficile (responsabile dei disturbi intestinali presso le persone di una certa età).
Si tratta di un brutto colpo per lo yogurt considerato un fiore all’occhiello della Danone e dell’ennesimo smacco che gli esperti dell’Efsa infliggono all’affollata famiglia dei probiotici, più volte bocciati dai panel di valutazione. Vale la pena ricordare che Danone nella primavera di quest’anno, ha ritirato preventivamente la domanda presentata presso l’Efsa per le diciture salutistiche riguardanti l’attività probiotica dei fermenti contenuti in Activia e Actimel (in questo caso i benefici erano riferiti a tutti i consumatori). Non si tratta però di una persecuzione come qualcuno può pensare, perchè l’Efsa nel settembre 2009 ha riconosciuto la validità delle diciture di Danacol (un altro yogurt della Danone) riferite alla riduzione del colesterolo nel sangue.
In un comunicato ufficiale Emmanuel Faber della Danone contesa il giudizio negativo, e cita uno dei numerosi studi clinici presentati nel dossier all’Efsa pubblicato sul British Medical Journal. Nessuna dichiarazione invece sulla possibilità di ripresentare una nuova domanda per l’attività probiotica generale di Activia e Actimel , dopo il ritiro della richiesta di questa primavera. Per rendersi conto di quanto siano importanti i due vasetti per la Danone, basta dire che i due yopgurt l’anno scorso hanno fatturato 3,7 miliardi di euro.
Roberto La Pira