La trasmissione À Bon Entendeur della rete televisiva svizzera RTS ha effettuato un test su dieci marche di lasagne pronte da cuocere, per verificare se la carne indicata in etichetta corrisponde a quella che si trova nel piatto. Il dato generale è che la quantità di carne varia dal 7 a 13%, ad eccezione delle lasagne Thiriet, dove si raggiunge il 25% (questa particolarità è riportata sulla confezione, dove compare la dicitura “ricche di carne”). Dopo questa premessa di ordine generale, si è notato che in sette casi su dieci il quantitativo è inferiore rispetto al dichiarato, mentre i valori di Findus, Thiriet e Betty Bossi sono corretti, anzi superiori.
Per altre tre marche la carne risulta la metà o anche meno di quella dichiarata, mentre in quattro casi la differenza oscilla dal 20 al 30% rispetto a quanto indicato in etichetta. L’altro elemento che emerge è l’assenza di correlazione tra il prezzo di vendita e la quantità di carne, visto che le due marche vendute a meno (4 €/kg) hanno una percentuale variabile dall’8 all’11,6%, mentre quella più cara venduta a circa 12 €/kg ne ha il 9,7%.
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