Giovane medico tiene in mano un calice di vino rosso; concept: alcol

Nel 2024, dopo 10 anni dall’ultima edizione, la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) ha pubblicato i nuovi LARN 2024* (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana), che fanno seguito alla recente diffusione di numerosi nuovi documenti da parte di vari Paesi e agenzie internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Pur mantenendo l’impostazione dei LARN 2014, la nuova revisione presenta una novità: è stato completamente cancellato il capitolo dedicato all’alcol!

I 10 esperti che si sono insediati nel 2020 su mandato del consiglio direttivo della SINU hanno liquidato il problema con questa frase: “È stato deciso invece di non prendere in considerazione l’etanolo (alcol), in quanto non rientrante nell’ambito dei nutrienti né nel gruppo dei composti bioattivi […] presenti negli alimenti con potenziali effetti salutistici e funzionali”.

L’alcol nei LARN 1996 e 2014

Nell’edizione dei LARN 1996 c’era uno spazio dedicato all’etanolo: “L’uso di bevande a contenuto alcolico è ampiamente diffuso, e fa parte della dieta e della cultura di molti Paesi e del nostro in modo particolare, con conseguente varia prevalenza di abuso e di patologia alcol-correlata, in particolare a carico dell’apparato digerente, del sistema nervoso e dell’apparato circolatorio (cirrosi epatica, tumori del cavo orofaringeo e della prostata, ipertensione, psicosi alcolica, ecc.). La contrapposizione tra l’alta diffusione e la valenza anche sociale ed economica assunta dall’uso dell’alcol, ed i danni derivati dall’uso eccessivo, da anni vi è una spinta alla ricerca delle definizioni di quantità non dannose per la salute psicofisica dell’individuo.** In tal senso si sono identificate quantità che possono essere definite “ammissibili” ma difficilmente “raccomandabili”.”

Anche i LARN 2014 hanno dedicato un capitolo intero molto chiaro ed esaustivo: “La necessità di parlare di alcol nel contesto dei LARN nasce dalla tradizionale abitudine al consumo di bevande alcoliche che caratterizza la dieta e la cultura del nostro paese; l’etanolo (alcol etilico) infatti non è un nutriente: pur apportando calorie (7 kcal/g), non fornisce alcun nutrimento al nostro organismo e si differenzia dagli altri nutrienti energetici per la mancanza di finalità funzionali e/o metaboliche utili”.

LARN copertine Antonio Pratesi
Da sinistra a destra: LARN 1996, LARN 2014, LARN 2024.

L’alcol è una sostanza tossica

Sempre i LARN 2014: “L’etanolo, sebbene riscuota una diffusa accettazione sociale, è una sostanza tossica per il nostro organismo, a cui risulta estranea; è un noto cancerogeno, tanto che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) classifica nel gruppo I (sicuramente cancerogeno nell’uomo) tutte le bevande alcoliche (IARC 1988).

L’etanolo è una potente sostanza psicoattiva, per la quale non è possibile individuare quantità ‘raccomandabili‘ ma nemmeno ‘ammissibili’ o sicure per la salute. L’OMS ribadisce infatti che non esiste un limite sotto il quale l’etanolo può essere consumato senza rischio e che il rischio aumenta con l’aumentare delle quantità assunte, indipendentemente dalla fonte. 

L’impatto sociale e sanitario dell’alcol è ben documentato in tutti i documenti formali e di indirizzo prodotti a livello comunitario e internazionale da parte degli organismi di tutela della salute, recentemente arricchiti dai contributi dell’Independent Scientific Committee on Drugs, che classifica l’alcol al primo posto per pericolosità sociale e al quarto posto tra tutte le droghe per i danni organici psicologici che determina.”

Una bassa percezione del rischio

“Nonostante ciò, – continuano i LARN 2014 – in generale, nella popolazione si riscontra una bassa percezione del rischio alcol correlato e una scarsa attenzione al consumo. La scarsa attenzione ai rischi alcol correlati da parte degli operatori sanitari è confermata anche dai dati rilevati dal sistema di sorveglianza nazionale PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), coordinato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute – CNESPS – dell’Istituto Superiore di Sanità (PASSI 2009). 

Tra gli utenti del Sistema Sanitario Nazionale intervistati, infatti, solo una piccola parte (14%) riferisce che un operatore sanitario si è informato sui comportamenti individuali in relazione al consumo di alcol. Ancora più bassa la percentuale di bevitori a rischio che ha ricevuto il consiglio di bere meno da parte di un operatore sanitario (6%)”.

LARN spessore Antonio Pratesi
Da sinistra a destra: LARN 1996, LARN 2014, LARN 2024.

LARN 2024: l’alcol non viene trattato

Poiché il capitolo dedicato all’alcol nei LARN 2014 era curato molto bene da esperti in materia (tra cui ricordiamo Emanuele Scafato e Andrea Ghiselli), cercheremo di raccontarlo in qualche articolo de Il Fatto Alimentare per ricordare che il problema alcol è importante e decidere di “non parlarne” (LARN 2024) in un Paese dove buona parte del personale sanitario “non sa cos’è l’alcol” è una scelta molto discutibile.

In conclusione, per la prima volta dopo un quarto di secolo si è scelto nei LARN italiani di ignorare il problema alcol. Queste sono scelte politiche (food policy) che hanno una ricaduta importante in termini culturali. Cui prodest?

Note

* I LARN sono i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia prodotti dalla SINU Società Italiana di Nutrizione Umana, un documento importante ad uso professionale per tutti coloro che si occupano di nutrizione.Le linee guida per una sana alimentazione sono invece un documento italiano di riferimento sulla sana alimentazione rivolto ai consumatori.

** La frase indicata nei Larn 1996 è incompleta, sembra sospesa, … Abbiamo riportato fedelmente quanto scritto sui LARN 1996.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Antonio Pratesi

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gabriele bernardini
18 Febbraio 2025 16:46

Vi ricordo che i LARN sono destinati ai professionisti. Per la popolazione ci sono le Linee Guida. Andatevi a vedere se viene trattato il problema alcol lì!
Ovviamente sì perchè è una informazione che deve arrivare al pubblico non tecnico. I LARN sono per definizione i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia. L’alcol non è un nutriente e non ha livelli di riferimento e quindi non si vede cosa ci sia di male nell’avere scelto di non trattarlo qui.

Valeria Nardi
Reply to  gabriele bernardini
19 Febbraio 2025 10:00

Gentilissimo, è vero l’alcol non è un nutriente, ma non possiamo ignorare l’aspetto culturale per cui il vino e la birre fanno, volenti o nolenti, parte della dieta (infatti nelle versioni precedenti dei LARN era presente). Inoltre il fatto che il documento sia rivolto ai professionisti non dovrebbe escludere questo elemento visto che spesso i medici tendono a sottovalutare il consumo di alcol o addirittura a dire che un bicchiere a pasto “fa bene”…

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