Il gigante delle bibite Coca-Cola ha annunciato il 22 novembre il ritiro volontario di 88 mila bicchieri di vetro causa contenuto di cadmio. Il ritiro è stato effettuato in via cautelativa in quanto, come afferma la stessa società, «i livelli sono molto bassi e non rappresentano un rischio per la salute». I bicchieri oggetto del ritiro sonos stati venduti nei supermercati, soprattutto negli Stati Uniti nel mese di marzo.

Il cadmio, contenuto nelle decorazioni esterne, avrebbe potuto essere trasferito ai consumatori durante la normale movimentazione dei bicchieri. Venduti in set di 4 pezzi, erano stati progettati per assomigliare a lattine di Coca-Cola, Diet Coke, Coca Zero e Sprite.

Sullo stesso problema, c’è stata la segnalazione del 22 novembre da parte della Commissione americana per la sicurezza dei consumatori (U.S. Consumer Product Safety Commission, Cpsc) relativa a bicchieri di Vandor raffiguranti personaggi dei fumetti e cartoni animati (Superman, Wonder Woman e personaggi della serie “Il mago di Oz”) destinati ai bambini e, sempre secondo la commissione, contenenti piombo nelle decorazioni in quantità mille volte superiore al limite di 0.03% previsto.

La casa produttrice si è difesa indicando gli articoli come “da collezione” e quindi per adulti e non soggetti alle limitazioni indicate dalla Cpsc. Tuttavia l’azienda distributrice ha deciso di ritirare volontariamente i bicchieri (si parla di oltre 70.000 unità già vendute) e anche in questo caso come misura cautelativa.

In totale oltre 150.000 bicchieri sono stati ritirati volontariamente, mentre la Cpsc sta indagando su altri casi di bicchieri le cui decorazioni nascondono metalli pesanti e potrebbero rappresentare un rischio soprattutto per i bambini, attratti dai soggetti rappresentati.

Questi ritiri seguono la grande operazione del giugno 2010, quando McDonald’s ritiro 12 milioni di bicchieri con le immagini del personaggio dei cartoni animati  Shrek per l’eccesso di cadmio (anche il Fatto alimentare se ne è occupato).

La questione dei bicchieri decorati con eccesso di metalli pesanti trova riscontri anche in Italia, visto che ogni settimana il Rasff, il sistema di allerta europeo, segnala da mesi il ritiro di partite di apparecchiature da cucina o di posateria o di altri accessori – in genere provenienti dalla Cina – con quantità eccessive di  nichel, cromo o di altri metalli  che possono migrare negli alimenti  rispetto a quanto previsto dall anormativa di legge.
 
Luca Foltran

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