I diabetici, gli asmatici, chi è allergico ai crostacei, assume terapie anticoagulanti o deve stare attento ai livelli di potassio, sodio e calcio, le donne in gravidanza e allattamento, e i bambini dovrebbero stare molto attenti prima di assumere gli integratori a base di condroitina solfato e glucosammina per alleviare i dolori cartilaginei. La lista si trova in un dossier di una cinquantina di pagine disponibile solo in francese (si può scaricare qui) firmato dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria e alimentare francese (Anses).
La storia ha inizio nel 2015, quando l’Anses riceve la segnalazione di un’epatite fulminante in un uomo di 65 anni che aveva iniziato ad assumere un integratore per i dolori articolari due mesi prima. Negli ultimi nove anni l’agenzia ha ricevuto 74 segnalazioni relative a effetti indesiderati potenzialmente pericolosi, emersi dal milione di confezioni contenenti una delle due sostanze (o entrambe) vendute ogni anno in Francia, secondo le stime dell’associazione di categoria dei produttori di integratori, la Synadiet. Altri casi erano stati segnalati, nello stesso periodo, in Germania e Italia, gli unici Paesi europei con appositi sistemi di controllo.
Il motivo è abbastanza facile da comprendere. La glucosammina e la condroitina solfato sono naturalmente sintetizzate dal nostro organismo. Le due sostanze aggiunte agli integratori si ottengono la prima dal chitosano presente nei crostacei, mentra la seconda dalla trachea di bovino, dal setto nasale dei suini, dalle pinne di squalo e dalle cartilagini di pesce, tutte fonti potenziali di allergeni e di sostanze che hanno effetti vari sul corpo umano.
Ma a preoccupare di più sono le contaminazioni, la grande varietà di dosaggi e il fatto che la letteratura su effetti benefici e tossicità è quantomai eterogenea e in generale debole, come l’ha definita la stessa Anses. Anche l’Efsa nel 2012 ha affermato l’inesistenza di un nesso causale tra il benessere delle giunture e l’assunzione delle due sostanze nei soggetti che non soffrono di artrosi.
Si rischiano, oltre alle allergie, effetti sul sangue (per esempio diminuzione delle piastrine), danni epatici, gastroenterici, dermatologici, nonché conseguenze neurologiche, sulla glicemia, sulla funzionalità renale e interazioni inattese e indesiderate con altri farmaci. Per questi motivi, secondo Aymeric Dopter, responsabile dell’unità di valutazione dei rischi associati alla nutrizione dell’agenzia, intervistato da Le Figaro, condroitina solfato e glucosammina non dovrebbero essere considerati integratori, cioè sostanze che per definizione non devono essere pericolose, ma veri e propri farmaci, e come tali prescritti e valutati.
Non è finita. Quello degli integratori, soprattutto se venduti in rete è un mercato dove le frodi abbondano. Nel 2017 un’indagine effettuata dalla direzione generale della concorrenza, dei consumi e della repressione delle frodi (Dgccrf) francese, ha rivelato che più della metà dei 43 prodotti analizzati non conteneva quanto dichiarato in etichetta, con casi di concentrazioni di condroitina solfato o glucosammina superiori a quelle ritenute farmacologiche.
In attesa che cambi la normativa, gli esperti dell’Anses invitano a diffidare di tutti gli integratori etichettati come naturali e, soprattutto, a non assumerli senza averne prima parlato con il proprio medico. Inoltre bisognerebbe sempre evitare di consumare supplementi multipli, e fare attenzione quando si assumono in contemporanea terapie farmacologiche.
Infine, l’Anses invita le autorità europee a stabilire i valori massimi negli integratori, visto che la concentrazione varia nei diversi Paesi: si va dai 500 mg giornalieri di Italia, Francia e Spagna ai 1.200 della Polonia, all’assenza di limiti per Canada e Stati Uniti.
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Giornalista scientifica
Complimenti Agnese, ottimo articolo, grazie!
titolo ad effetto ma impreciso, dovrebbe essere :
Gli integratori alimentari per le cartilagini DI ORIGINE ANIMALE, sono pericolosi per diabetici, asmatici e allergici ai crostacei. Il parere dell’Anses
Non mi sembra ad esempio la fito boswellia possa creare i problemi descritti.
Infatti sono le controindicazioni normali di tali prodotti riportati nella scheda tecnica.
Inoltre vorrei far presente che l’unico prodotto che si dovrebbe utilizzare, FARMACO E NON INTEGRATORE ALIMENTARE, è il Dona che ha numerosi studi e pubblicazioni scientifiche, molte recenti e l’ultima su JAMA dicembre 2018. Infatti la glucosammina del Dona, FARMACO, ha una struttura chimica diversa da quelle presenti nei nutraceutici o integratori alimentari che dir si voglia, detta CGS, cioè Glucosammina Solfato Cristallina che vanta un’emivita plasmatica di 15 ore adeguata a far si che vengano raggiunte concentrazioni terapeutiche nel liquido sinoviale! Le glucosammine degli integratori hanno un’emivita di sole 2,5 ore e pertanto non raggiungono il liquido sinoviale, pertanto inefficaci.
Saluti