![Supermercato carrello](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2020/03/AdobeStock_294791573.jpeg)
Una nuova normalità si va delineando, mentre l’esperienza dell’emergenza sanitaria sembra si possa finalmente avviare verso la conclusione. Questa nuova normalità viene definita e delineata nell’anteprima digitale del Rapporto Coop 2021 – Economia, consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani, presentata qualche settimana fa. Dal rapporto, emergono stili alimentari e stili di vita diversi rispetto al passato, con un occhio sempre puntato alla sostenibilità, tema su cui è incentrato un dibattito non più confinato agli addetti ai lavori. Scelte sostenibili vengono fatte ormai anche quando ci si reca al supermercato e si acquistano prodotti alimentari e bevande, come sostiene l’88% degli intervistati. E la scelta, si sa, parte dal packaging.
Per un consumatore su tre, oltre ai metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, un ruolo fondamentale nel determinare il giudizio complessivo lo ha proprio l’imballaggio. Il packaging non è più visto come un elemento marginale o differibile rispetto alla definizione della sostenibilità complessiva dei prodotti. ‘Plastic free’ è diventata la parola d’ordine e non si può prescindere dall’impiego di materiali amici dell’ambiente e, comunque, non in eccesso rispetto a quanto veramente necessario. Solo il 7% degli italiani non si interessa al materiale della confezione quando compra un prodotto.
![packaging, sacchetto di carta](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2015/11/sacchetto-carte-Fotolia_74682831_Subscription_Monthly_M.jpg)
Quali sono, in particolare, le attese del consumatore nei confronti dell’imballaggio ce lo spiega la terza edizione dell’Osservatorio packaging del largo consumo, realizzato da Nomisma in collaborazione con SpinLife-Università di Padova. Lo studio vuole approfondire il ruolo delle confezioni nelle scelte d’acquisto, alla luce degli effetti indotti dall’emergenza sanitaria su esigenze, bisogni e sistema valoriale degli italiani. Oltre la metà degli intervistati ritiene che la principale funzione sia quella di conservare il prodotto e di mantenerne intatte le caratteristiche organolettiche. Vi è però anche un buon 47% che lo individua come determinante nel “contribuire a definire la sostenibilità del prodotto”. Gli intervistati sostengono poi che un buon pack debba fungere da mezzo di comunicazione delle caratteristiche del prodotto (35%), facilitare le operazioni di stoccaggio e trasporto (31%) e, in ultimo, rendere il prodotto più attraente (23%). Ma c’è di più: un pack non sostenibile rappresenta un buon motivo di abbandono di una marca e, negli ultimi mesi, il 14% degli italiani ha smesso di acquistare prodotti a causa di una confezione che non presentava elementi di sostenibilità. Più della metà degli intervistati, inoltre, ha dichiarato che potrebbe fare lo stesso nei mesi a venire.
La sostenibilità è un fattore chiave nelle scelte d’acquisto dei consumatori e l’offerta verde si sta ampliando con il 28% delle aziende che propongono prodotti con caratteristiche green. L’imballaggio ha conquistato un ruolo di primo piano anche nella capacità di comunicare gli aspetti ambientali del prodotto e gli italiani si dichiarano tuttora insoddisfatti rispetto alle informazioni di cui dispongono. Il 26% ritiene infatti di non avere tutte le informazioni utili a definire la sostenibilità di ciò che trova sul punto vendita e un ulteriore 64% dichiara che vorrebbe saperne di più.
![packaging, supermercato etichetta Francia indicazione di origine](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2016/03/Fotolia_100140037_Subscription_Monthly_M.jpg)
Tra le indicazioni ritenute più utili spiccano quelle relative alla modalità di riciclo (“molto importante o importante” per otto italiani su 10), importante anche l’indicazione della quota di materiale proveniente da fonti rinnovabili (per il 75% degli intervistati), la quantità di plastica in meno utilizzata per produrre l’imballo (70% degli intervistati) e le emissioni di CO2 risparmiate per la produzione (61% degli intervistati). Comunicare bene la sostenibilità del packaging è diventato un determinante nelle strategie aziendali, considerando quanto questo possa influenzare i comportamenti d’acquisto. Attenzione però: oltre il 60% degli acquirenti sostiene di fidarsi solo delle aziende che adottano scelte credibili in termini di sostenibilità. Come a dire: “Basta proclami, passiamo ai fatti”.
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