Sono diversi anni che Grom dichiara di avere come obiettivo quello di entrare nella grande distribuzione moderna, per cui il loro ingresso al supermercato era molto atteso ed è stato seguito dalla stampa specializzata. A mio modesto parere, ora che è presente nei supermercati da più di un mese (Carrefour, Coop), mi sembra un ingresso poco convincente, che non segue le aspettative e le ambizioni dichiarate da Grom. Negli ultimi anni il reparto dedicato ai gelati nei supermercati si è evoluto con molti tipi di gelato industriale di buona qualità e anche di proposte semi artigianali. Citiamo alcuni nomi per non essere imparziali, come Gelato Madre, Indian Gelato, Aloha, Delizie di Corte, Sorbetti e gelato di Tonitto, Mancuso Gelati, Yulty il gelato artigianale, Il gelato allo yogurt della yogurteria di Merano solo per citarne alcuni, ma in realtà c’è una scelta molto più vasta (*). Tutti i supermercati hanno un fornitore locale, oltre alla linea Top con il marchio dello stesso supermercato spesso sempre in offerta.
Questo per dire che si tratta di un settore molto ricco, dove tutti dichiarano di fare un gelato di qualità. Lo scorso anno i dati Nielsen sui consumi nel supermercati parlano di un calo delle vendite in particolare della classica vaschetta, sarà Grom capace d’invertire questa tendenza? Grom non si mette al livello degli altri ma si propone in uno freezer esclusivo, come dire io sono diverso, non sono come gli altri gelati e cosa sei allora?
Per ora quello che spicca è il costo elevato di Grom. Una barattolino da 336 g costa 6,90 € ( pari a 20,54 €/kg). Pere rendersi conto basta dire che al supermercato una confezione simile può costare anche 2 euro (tre volte di meno). Grom sottolinea la qualità del gelato, ma personalmente ho sempre fatto fatica a livello di gusto a comprenderla. La fragola di Cuneo X, l’acqua della fonte del fiume Y, il latte della mucca Z, può non volere dire molto per i clienti del supermercato. Secondo me sarebbe necessaria una distinzione più netta tra la linea offerta al supermercato e quella della gelateria, con gusti e formati diversi, altrimenti si rischia la concorrenza tra offerta del super e offerta di gelateria.
Tutti i giornali paragonano il gelato di Grom e il gelato Häagen-Dazs. Si tratta di un confronto sfortunato in quanto il gelato Häagen-Dazs propone al supermercato gusti con più appeal, si pensi alla crema con fragole candite, al gelato alla crema con noci di pecan, caramello al burro salato. Sono gelati esclusivi che realizzano solo loro, ricchi di gusto che rispondono ad aspettative del consumatore goloso. Quelli di Grom vanno in una direzione diversa con gusti classici (sorbetto fragola, lampone e limone e gelato pistacchio, caffè e cioccolato), ma anche facilmente confrontabili con i gusti dei concorrenti.
C’è un altro elemento che non capisco, perché la dizione “creato in Italia” e non “prodotto in Italia”? Non mi piace quel “Creato in Italia” sulla confezione. La Unilever è una multinazionale anglo-olandese che ha acquistato Grom, che però resta un marchio italiano. Il gelato viene tutto prodotto in Italia con materie prime italiane? Perché allora si usa il termine “Creato in Italia” e non “Prodotto in Italia”, questa cosa può lasciare la porta aperta a diverse interpretazioni.
Günther Karl Fuchs – Papille Vagabonde
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Haagen Dazs è un buon gelato e costa molto meno di Grom, punto, è lì la differenza. Il discorso dei “gusti con più appeal” è per chi capisce poco di qualità e si fa abbindolare da marketing e gusti strani, come se un gusto classico fosse per “gente noiosa”.
Detto ciò, meglio Haagen Dasz se devo prendere un gelato industriale, almeno costa meno.
..il gelato Haagen Dasz lo acquistai per la prima volta in Florida 22 anni fa ..era buonissimo e particolare ..l’ho ritrovato pochi anni fa all’esselunga e deeevo confermare il tutto…questo GROM non credo arriverà a Natale!!!!
A mio parere creato significa semplicemente che dalla ideazione della ricetta alla produzione tutto è fatto in Italia. Ovviamenete penso che chiunque le banane, il caffè ecc. lo debba comprare all’estero; sulla tipologia di latte potremmo già avere sorprese perchè all’estero sono molto larghi di vedute. Il prezzo è una cosa complessa da valutare e sarà il pubblico a dare una risposta. Di certo Grom si espone in prima persona col proprio nome e non ha dovuto cercare un nome simil europeo , perchè forse la provenienza americana non era commercialmente accettabile (leggere wikipedia).
Mai trovato particolarmente eccezionale il gelato Grom nelle gelaterie del marchio, e sempre carissimo (costo del cono paragonabile ma quantità di gelato minima). Sarò andata un paio di volte nelle gelaterie e di sicuro non mi faccio abbindolare al supermercato. Tutto marketing e pochissima sostanza
“Creato in Italia” … una dicitura piuttosto equivoca. Può far pensare che il marchio e l’idea, ossia il “concept” del prodotto sia italiano -come di fatto lo è- ma il gelato possa essere preparato altrove.
Dubito poi che “creato” sia una dicitura corretta per le norme vigenti in materia di etichettatura di un prodotto alimentare.
Ma dovrei esaminare una confezione di prodotto per esprimere un parere bene informato…
“creato in italy” è come il “designed in californa” di Apple, che poi realizza praticamente tutti i suoi gadget in Cina. Cioè implica che NON è affatto prodotto in Italia, ma al più hanno solo sviluppato la ricetta qui. Un presa in giro
Se cerco qualità nel mio gelato non vado al supermercato, né in una grande catena in franchise come Grom.
Grom è un marchio di una multinazionale, la Unilever, che possiede pure Algida; è chiaro che vuole differenziare il lusso dal popolare.
Secondo il sole 24 ore “Il business Grom «resterà autonomo e continuerà a essere gestito da Federico e Guido da Torino».
Non è che il marchio Grom sia nato come “uno stinco di santo ” nel 2015 il Codacons fa ricorso e vince sul termine “gelato artigianale” che Grom tolse .
E prima ancora la campagna de ILFATTOALIMENTARE (2012) “Grom continua a dire che il suo gelato è senza additivi, ma non è vero.
Insomma, come lamentava uno nei commenti : tengo anche alla trasparenza della ditta che lo offre, che però si è persa.
Leggendo “creato in Italia” io capisco che non è prodotto in Italia ma ideato qui e prodotto chissà dove. D’altronde non mi aspetterei che il carretto Grom nel Mall di Dubai rivenda un gelato 100% prodotto in Italia, considerando la catena di distribuzione e consegna.
Però, pur amando i gusti semplici senza sale, peperoncini vari o altri sapori improponibili, mi piace leggere l’etichetta e forse sono anche disposta a pagare di più per vedere meno ingredienti e soprattutto più semplici.
Ho provato qualche marca indicata, la differenza si sente con quelli industriali tradizionali.
nessun accenno ai gelati bio fatti solo di latte uova zucchero di canna e cacao? che blogger eccezionale!
i gelati fatti SOLO di latte, uova, zucchero di canna e cacao….semplicemente non stanno in piedi. E poi perchè BIO? SEi proprio sicuro dell’equivalenza BIO = Naturale o controllato e NON BIO = VELENO? Il BIO costa semplicemente il doppio o il triplo a parità di ingredienti e non è sempre detto che la filiera sia controllata come dicono. Poi perchè zucchero di canna forse pensi che se la quantità di “saccarosio” nello zucchero normale è del 99.5 % comporti qualche differenza con quello di canna che ne ha il 99.2 %. Speri che lo zucchero di canna apporti più vitamine o proteine o sali minerali ????
Un gelato ha bisogno di pochissimi ingredienti:
1) il giusto rapporto fra solidi e liquidi (come la malta!)
2) qualche addensante (guarda che gli addensanti sono solo delle fibre NUTRIZIONALMENTE PARLANDO e non sono veleni ne sinonimo di ARTIFICIALITA’). Senza di queste il gelato semplicemente NON STA IN PIEDI! Non ripetere l’errore che tempo fa fece GROM affermando (nel loro sito) che: “NOi non abbiamo usato mai addensanti ne mai li useremo…usiamo solo farina di semi di carruba: perchè secondo GROM la farina di semi di carruba che cos’è? Se per caso la scrivo come E410 allora tutto diventa VELENO? Oppure mettiamola così: tutti quelli dell’EFSA e quelli che hanno approvato il regolamento REGOLAMENTO (CE) N. 1333/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo agli additivi alimentari vogliono il nostro male e quindi ogni volta che vediamo in una etichetta E300 o E330 allora sappiamo che “qualcuno” ci vuole male?????
3) se necessario un emulsionante e non sempre.
4) La scelta degli ingredienti caratterizzanti: la frutta oppure il latte oppure il cacao. In questo sta l’artigianalità: se la frutta è cattiva allora il gelato sarà cattivo. Se invece usi le paste aromatizzanti allora l’artigianalità diminuisce…ma ancora NON STIAMO PARLANDO DI VELENO.
5) Se usi le uova tutta saprà di uova. Allora le uova si usano dove serve.
Se compero il gelato al supermercato cerco sammontana il barattolino .italiano ,spesso in offerta ,buonissimo rapporto qualita/prezzo..
Grom non mi ha mai convinto…..tante pretese ma in realtà tante gelaterie artigianali fanno un gelato migliore del loro ……mi sono sempre sembrati dei furbacchioni …….il prezzo lo trovo semplicemente ridicolo!
Solo gelato artigianale, prodotto in loco da persone conosciute personalmente. Altrimenti si può vivere benissimo senza.
Per me Haagen Dazs è il migliore gelato industriale; lo avverto dal sapore. Non c’è paragone con altri gelati prodotti a catena. Grom non l’ho mai comprato perchè non mi convince il tipo di pubblicità e poi “a pelle” sento che è un gelato normale.
Per quanto riguarda il gelato di qualità, molto meglio il gelato viviverde coop biologico e con una lista di ingredienti corta (circa 3-4). Al momento ci sono solo tre gusti: panna, crema e cacao http://www.catalogoprodotti.coop.it/pam/it/Categorie-PAM/Alimentari-freschi/Surgelati/Gelati/gelato-alla-panna-Biologico-300-g/p/6999272. Ho visto il gelato grom al supermercato, è non biologico e composto da una lunga serie di ingredienti (oltre 15-20). Se devo prendere grom con una lista cosi lunga di ingredienti allora meglio fior fiore coop che a mio parere è più buono e costa meno. Un esempio: http://www.catalogoprodotti.coop.it/pam/it/Categorie-PAM/Alimentari-freschi/Surgelati/Gelati/Gelato-Menta-e-Cioccolato-Menta-Piperita-del-Piemonte-300-g/p/6999273
Dal mio punto di vista, tra i gelati industriali, il gelato viviverde coop è biologico e con meno ingredienti di Haagen Dasz. Il migliore dal punto di vista nutrizionale e ottimo in quanto a gusto.
Il gelato Fior Fiore Coop, così come il Viviverde Coop, come ampiamente documentato in rete, è prodotto dalla G7 gelati, industria con prodotti a suo marchio (non molto diffusi) e con varie linee di prodotto (fra cui Gelato Madre), presenti anche in Carrefour, Auchan, Walmart, Sigma, Agorà ecc. con marchi del distributore. La capacità produttiva annua della G7 è di 12.000.000 Kg (dichiarata da loro stessi nel loro sito aziendale). Che il prodotto venduto a Coop sia superiore agli altri non sembra molto credibile, poi chissà…
Grazie dell’informazione. Quello che cambia tra un marchio e l’altro è la ricetta è il tipo di ingredienti. Coop, Auchan e gli altri decidono singolarmente il tipo di gelato da produrre . C’è chi decide di usare olio di cocco e chi panna, chi vuole aroma vaniglia e chi vaniglia del Madagascar….
A Giancarlo,
ha fonti o documentazione sulla scarsa qualità dei gelati prodotti dalla G7?!
Il gelato viviverde coop è superiore poiché è biologico e utilizza 3-4 ingredienti quindi meno del famoso Haagen Dasz. Se conosce gelati migliori, mi faccia sapere.
Certamente meglio questo gelato viviverde coop che quello di grom non biologico e con una lista di ingredienti lunga.