Burger di Larve gialle - Small Giants

Una festa a tema, una vera e propria sagra per proporre alimenti e snack a base di insetti: è l’iniziativa organizzata da Small Giants – la startup creata quattro anni fa a Londra da due italiani, Francesco Majno e Edoardo Imparato – che ha organizzato l’incontro a Milano, a ottobre, per farsi conoscere e, presumibilmente, superare le resistenze di chi non comprerebbe un alimento a base di insetti ma è disposto ad assaggiarlo se gli viene offerto. Come abbiamo fatto noi, per riferire di questa esperienza ai nostri lettori. “Chi decide quali alimenti sono tradizionali? Molti cibi prima di entrare nella nostra dieta sono stati rifiutati, pensiamo ai pomodori – osserva Majno, ricordando come al di fuori dell’Europa oltre due miliardi di persone consumino abitualmente vari tipi di insetti, – senza contare quelli che mangiamo involontariamente perché si trovano nella verdura o in altri alimenti”.

L’azienda ha mosso i primi passi nell’Inghilterra della Brexit a causa del divieto di commercializzare prodotti a base di insetti imposto all’epoca dall’Europa, ma in seguito alle prime autorizzazioni si è trasferita a Milano. “La scelta è stata quella di semplificare l’iter burocratico importando la materia prima, soprattutto farine di Acheta domesticus (grillo) e Tenebrio molitor (larva di tarma della farina) prodotte in Olanda o in Vietnam”, osserva Majno.

Sagra degli Insetti 2024 - Small Giants
La Sagra degli Instetti organizzata da Small Giants ed Entonote nell’ottobre 2024 a Milano

I prodotti a base di insetti di Small Giants

L’idea è di normalizzare il consumo di insetti usando le farine come ingrediente per aumentare il valore proteico di pasta, cracker, burger vegetali o biscotti, ma è anche possibile acquistare la farina per arricchire preparazioni casalinghe. Anche se curiosamente, osserva Majno, “uno dei prodotti che ha ottenuto più successo sono gli insetti interi, larve della farina aromatizzate proposte come snack”. Che abbiamo voluto provare: superata l’iniziale difficoltà, si tratta di uno snack croccante e gustoso, anche se forse troppo ricco di sale (2%), che contiene il 50% di proteine.

Più accessibili gli altri alimenti, offerti ai partecipanti all’incontro con la collaborazione di Entonote, un’associazione che promuove il consumo di insetti come alimenti sani e sostenibili. La pasta condita con pesto alla trapanese somiglia a una normale pasta integrale, e così i biscotti usati come base per un crumble di frutta e i cracker aromatizzati ai gusti di paprika, rosmarino e origano che contengono il 15% di farina di grillo (e il 20% di proteine). E i burger?  “Aggiungere farina di insetti – in questo caso si tratta di larve della farina – non serve solo a dare sapore, ma anche a rendere più completo l’apporto proteico del burger vegetale”, spiegano le responsabili di Entonote, la biologa Giulia Maffei e la food designer Giulia Tacchini. E a vedere le facce soddisfatte dei partecipanti sembra che davvero non ci siano problemi.

Gli aspetti nutrizionali

Gli insetti sono molto completi da un punto di vista nutrizionale: ricchi di proteine, ferro, calcio, vitamine e altri nutrienti: 100 g di grillo, si legge sul sito di Entonote, contengono 77 g di proteine, 5,5 g di grassi, 5,1 g di carboidrati, 78,8 mg di calcio, 185,3 mg di fosforo e 9,5 mg di ferro. Sono apprezzati dagli sportivi per il loro alto valore proteico e si trovano presso alcune palestre di arrampicata o tramite Cortilia e Glovo e in alcuni punti vendita della grande distribuzione.

Pasta con farina di insetti Small Giants
Nel corso della festa gli invitati hanno potuto assaggiare burger, pasta e snack con farina di insetti

A spingere i fondatori di Small Giants a investire nel settore – e molti consumatori a seguirli – c’è il ridotto impatto ambientale, assai più contenuto rispetto ad altre fonti di proteine animali in termini di consumo di risorse e produzione di gas che contribuiscono all’effetto serra. Secondo dati Fao per produrre un chilo di proteine di carne bovina occorrono duecento metri quadri di terreno, per suini e polli ne servono rispettivamente quarantacinque o cinquanta, ma per i grilli ne bastano quindici, e anche il consumo di acqua per grammo di proteine è di 112 litri per i bovini ma solo di 23 litri per gli insetti.

Insetti ancora costosi e poco diffusi

Certo, per ora non si tratta di prodotti economici e contrariamente a quanto pensano molte persone la materia prima è costosa. “Il settore si sta sviluppando adesso e bisogna partire dal presupposto che la farina di grillo è un ingrediente pregiato perché contiene l’80% di proteine”. “Per grossi quantitativi – osserva Majno – noi otteniamo prezzi intorno ai 25 €/kg. Vuol dire che un pacco di pasta da 250 grammi (consigliato per tre porzioni) costa € 3,50, una confezione di cracker sui due euro. Non è molto, se li paragoniamo con le fonti proteiche tradizionali, o alla pasta a base di legumi che negli ultimi anni si trova anche al supermercato”.

Secondo i dati forniti dall’azienda, al momento i consumatori sono soprattutto maschi tra i ventiquattro e i quarant’anni, residenti in grandi città e motivati dalla preoccupazione per l’ambiente e dall’esigenza di consumare meno carne. Gli ultimi indici disponibili parlano di una crescita del 233% rispetto al 2023. Mediamente l’azienda totalizza 500 ordini al mese sul sito di e-commerce, oltre agli altri canali. Forse la piccola rivoluzione degli insetti commestibili è cominciata davvero.

© Riproduzione riservata Foto: Small Giants

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