La Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha dato via libera all’Impossible Burger, l’hamburger senza carne, ma con il sapore e l’aspetto della carne, prodotto da Impossible Foods. In particolare, il semaforo verde riguarda l’ingrediente chiave dell’Impossible Burger, la leghemoglobina di soia geneticamente modificata (una proteina contenente “eme”, una molecola con ferro e prsente naturalmente in animali e piante). Secondo l’azienda, “l’eme è l’«ingrediente magico» che consente a Impossible Burger di soddisfare le voglie degli amanti della carne”.
Per capire mgelio va detto che l’azienda fondata nel 2011 dall’ex professore di biochimica dell’Università di Stanford Pat Brown, ha come mission la riduzione dell’impatto ambientale correlato alla carne senza modificare le abitudini alimentari dei consumatori. L’Impossible Burger è arrivato sul mercato nel 2016, in base alla normativa statunitense che consente di commercializzare ingredienti alimentari senza la formale approvazione della FDA, classificandoli come GRAS (Generally Recognized As Safe), ossia generalmente riconosciuti come sicuri fino a prova contraria, sulla base di test condotti dal produttore. Impossible Foods ha seguito la procedura e nel 2014 un gruppo di esperti di tre università statunitensi ha concluso che la leghemoglobina di soia era sicura. Anche se non era necessario, il produttore ha chiesto l’imprimatur della FDA, che nel 2015, ha espresso alcune perplessità, dovute al fatto che l’ingrediente contenente leghemoglobina a di soia contiene 46 proteine aggiuntive e potrebbe essere un potenziale allergene. I dubbi della FDA erano diventati pubblici un anno fa da un articolo del New York Times. A questo punto, Impossible Foods ha prodotto nuovi studi condotti su ratti, da cui risulta che la leghemoglobina di soia ha un potenziale allergenico molto basso, come viene indicato in etichetta. La FDA ha pubblicato le 1.066 pagine prodotte da Impossible Foods per raccogliere eventuali contestazioni e alla fine ha inviato all’azienda una lettera in cui non solleva obiezioni sulle conclusioni a cui è giunta Impossible Foods (la leghemoglobina di soia è generalmente riconosciuta come sicura, fino a prova contraria, quando viene utilizzata per ottimizzare il sapore nei prodotti da cuocere analoghi alla carne macinata).
Il nuovo hamburger viene già venduto in circa 3 mila ristoranti degli Stati Uniti e di Hong Kong. Sino a un anno fa, Impossible Foods aveva raccolto più di 250 milioni di dollari a sostegno dei propri progetti grazie a vari finanziatori, tra cui il fondo sovrano di Singapore Temasek, l’Open Philantrophy Project guidato dal co-fondatore di Facebook Dustin Moskovitz e da sua moglie Cari Tuna, Bill Gates, Khosla Ventures e Horizons Ventures, società di investimenti di proprietà del magnate cinese Li Ka-shing.
Fonte immagini: Impossible Foods (Instagram)
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Idea terribile! Stanno riempiendo le nostre diete di soia distruggendo le foreste per coltivarla. A quando articoli di protesta come si fa, giustamente, per la palma?
La soia di cui parli tu è quella utilizzata per l’alimentazione animale delle bestie di allevamento, pesci compresi, basta andare su google e digitare soia per alimentazione animale.
La soia è coltivata in stragrande maggioranza per nutrire animali. Se sostituiamo carne con soia per alimentare uomini riduciamo il consumo di soia. Ad ogni modo soia è per ora la fonte più efficiente di proteine. Alimenti alternativi come fagioli o colza consumano più terra, acqua ed energia per kg di proteine prodotte. Si devono sicuramente correggere modalità di produzione, oltre che di consumo, per aumentarne la sostenibilità
Però questo prodotto non ha niente a che vedere con gli studi sulla carne coltivata non è altro che un surrogato vegetale a base di soia. Cioè hanno trovato la classica scorciatoia…
Ma a quanto lo vendono al kilo / porzione?