Il servizio di biglietteria (ticketing) è uno dei più ricchi business dell’Esposizione Universale e un fattore chiave per il suo finanziamento. Secondo quanto riportato dalla rivista Wired, di fatto, l’assegnazione del servizio di ticketing sarebbe avvenuta senza una vera gara pubblica, ma inserita all’interno dei servizi di “banking” (che comprendono tutti i servizi finanziari e di credito legati all’evento) e assegnato a un’azienda che però non è mai entrata in nessuna trattativa con Expo Spa. Si tratta della Best Union Company (BU), società bolognese che ha ottenuto il servizio per la biglietteria grazie ad una partnership con Intesa San Paolo, la grande banca diventata sponsor ufficiale dell’esposizione universale.

 

La questione ticketing e il relativo costo degli ingressi ad Expo è una delle principali preoccupazioni delle associazioni e organizzazioni della società civile alle quali la società Expo ha assegnato lo status di non ufficial participant e che avranno un padiglione dedicato dentro il perimetro espositivo, la Cascina Triulza. La questione è rilevante anche per quelle organizzazioni di carattere internazionale che hanno sottoscritto un Accordo di Partecipazione proprio per sviluppare un palinsesto culturale sul tema dell’esposizione (ad oggi sono ACTIONAID, ALLIANCE2015, CARITAS, DON BOSCO NETWORK (DBN), FAIRTRADE, INTER PRESS SERVICE, LIONS CLUBS INTERNATIONAL, OXFAM, PLANET FINANCE, SAVE THE CHILDREN, WWF e WAA-AMIA/CONAF).

 

MASCOTTE-EXPO
Il padiglione Cascina Triulza che dovrebbe accogliere oltre mille eventi nell’arco dei sei mesi di Expo 2015

L’Expo infatti è stata presentata fin dall’inizio come un’opportunità imperdibile per la società civile tanto da sollecitare la formazione di una cordata di importanti organizzazioni che hanno dato vita alla Fondazione Triulza proprio per gestire il padiglione Cascina Triulza che dovrebbe accogliere oltre mille eventi nell’arco dei sei mesi.

 

Ma gli eventi si sa hanno successo se c’è un pubblico, soprattutto quando si parla di eventi di sensibilizzazione o eventi culturali. Secondo molti operatori del settore il sistema di ticketing messo in piedi da Expo potrebbe mettere a rischio proprio la riuscita di questo ricco palinsesto culturale a cui decine di organizzazioni stanno lavorando da anni con aspettative crescenti e investimenti economici importanti. Per risolvere il problema del caro-ingressi le organizzazioni firmatarie di accordo e la stessa Fondazione Triulza hanno cercato di ottenere da Expo Spa condizioni più favorevoli ma ad oggi hanno strappato solo la possibilità di avere un certo numero di biglietti al costo di circa 20 euro. La Fondazione Triulza diventerà un sub-reseller di Expo e potrà dunque vendere alle organizzazioni questi biglietti d’ingresso a costo ribassato. Tali biglietti non potranno essere rivenduti ma solo ceduti a terzi.

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Giovanni
Giovanni
26 Settembre 2014 09:31

Non so se anche gli altri expo hanno questi costi, però è veramente uno scandalo, c ome al solito facciamo le cose all’italiana, e ti viene quasi voglia di augurare il peggio a tutti gli organizzatori. Non è possibile che nel 2014 siamo ancora a questo punto, io sicuramente non ci andrò perchè non ho 40€ da buttare per andare a visitare degli stand. Come al solito le opportunità che ci vengono presentate siamo in grado di buttarle al vento completamente.
Inoltre se penso alla mia azienda, operante nel settore alimentare, e al numero di colleghi immagino che non si vorrà spendere 400-500€ per partecipare a seminari, incontri ed iniziative proposte.
Veramente come al solito siamo un paese che si merita a pieno la situazione ed il livello in cui siamo.

lucio
lucio
Reply to  Giovanni
27 Settembre 2014 14:48

costi expo: 1,3 mld di euro. costo opere annesse: 9 mld e rotti di euro (penso si sapranno fra una decina di anni attraverso qualche indagine i veri costi, è infrastrutture lombarde che ne gestisce i lavori….)
incasso stimato: 440 mln di euro.
O qualcuno ha “riformato” la matematica o c’è un problema!

sebastiano
sebastiano
27 Settembre 2014 23:20

Incredibile,un’altra sprecopoli, con la crisi che ci attanaglia, (crisi solo italiana),ho solo tre parole da dire: BOICOTTARE EXPO 2015!!!

GP
GP
Reply to  sebastiano
29 Settembre 2014 10:35

come dire la nave imbarca acqua e noi facciamo altri buchi per affondare prima… ottimo ragionamento davvero

massimo
massimo
29 Settembre 2014 13:38

Di cosa ci si stupisce??
E’ un grande evento italiano con i soliti effetti collaterali…che sono il motore dell’evento stesso..