L’arrivo in Francia di germogli di soia, di fieno  greco e di altri semi contaminati  dal batterio Escherichia coli O 104, identico a quello che ha causato l’epidemia in Germania, è un segnale preoccupante. Chi pensava che  la vicenda tedesca fosse un problema grave ma  circoscritto  a una zona del territorio si sbagliava.

In Francia le persone colpite sono 12,  tutte hanno partecipato l’8 giugno a una festa a Begles, e hanno mangiato germogli o semi crudi utilizzati in insalata e in altri  piatti del buffet come guarnizione.

Secondo le autorità locali i ricoveri dovrebbero essere finiti, perchè i disturbi causati dal batterio si manifestano entro 15 giorni dall’ingestioen e da ieri non sono stati più segnalati ricoveri per  dissenteria emorragica. Una delle persone colpite è in rianimazione e le sue condizioni si stanno aggravando.

Come abbiamo già scritto ieri  le autorità hanno individuato  la causa  nei germogli venduti dalla società inglese Thompson & Morgan.

Per questo motivo domani  (27 giugno2011) la Francia molto probabilmente invierà una comunicazione  a Bruxelles che, attraverso il sistema di allerta rapido Rasff, verrà diramata a tutti i paesi.

In questo modo sarà  avviato il  ritiro immediato dal commercio di tutte le partite di germogli commercializzati dalla Thompson & Morgan.

Per il momento in Inghilterra non si sono registrati casi di intossicazione, ma per precauzione ieri l’Agenzia per la sicurezza alimentare inglese (Food standards agency) ha invitato i cittadini a non consumare semi e germogli crudi. Chi desidera mangiarli deve cuocerli prima.  L’Agenzia va però oltre e, data la tossicità del batterio, consiglia di lavare molto bene utensili e stoviglie che  sono stati a contatto con semi e germogli e di lavare bene le mani dopo avere manipolato semi o germogli crudi. Un analogo messaggio è stato diffuso  dall’Agenzia per la sicurezza alimentare irlandese.

Roberto La Pira

Foto:Flickr cc e Phtos.com