L’emergenza obesità può aspettare. Almeno di fronte agli interessi economici delle grandi multinazionali delle bevande zuccherate che impiegano ogni arma a loro disposizione per bloccare l’introduzione di tasse sullo zucchero. E la strategia sembra funzionare negli Stati Uniti, dove l’obesità ha raggiunto livelli epidemici. Nel parla l’epidemiologo Adriano Cattaneo, in un articolo su Salute Internazionale, di cui riproponiamo un estratto.
Negli USA, epicentro dell’epidemia di obesità, si fa di tutto per evitare la tassazione dei cibi e delle bevande che l’hanno innescata. Anche ricorrendo a una sorta di referendum preventivo, per impedire che a qualche sconsiderato amministratore pubblico possa venire in mente, ora o in futuro, questa balzana idea. Gli USA non sono l’unico Paese in cui la lobby dello zucchero e delle bibite zuccherate ha fatto e sta facendo pressione contro la sovrattassa di cui sopra. Anni fa anche in Italia era stata ventilata la proposta di una sovrattassa sulle bibite zuccherate, con immediata retromarcia dopo le minacce della lobby. Ci ha timidamente provato anche l’attuale governo nella stesura della legge di bilancio 2019, ma dopo le pressioni dei soliti noti, la proposta è stata ritirata…
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Adriano Cattaneo – epidemiologo
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