Vassoio di una mensa scolastica o lavorativa con mela, pane, verdura, pollo alla griglia
mense scolastiche biologiche
Le mense che vorranno certificarsi come biologiche dovranno utilizzare una percentuale minima di prodotti bio

Il governo ha presentato un emendamento alla manovra economica, che istituisce mense scolastiche biologiche certificate, per favorire la diffusione e l’utilizzo di prodotti bio. L’emendamento, promosso dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e condiviso con i ministri dell’Istruzione e della Salute Fedeli e Lorenzin, istituisce un fondo da 44 milioni di euro, che sarà gestito dal ministero delle Politiche agricole, per ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole.

La norma prevede che le scuole che vorranno attivare il servizio di mensa biologica dovranno inserire le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche, fissate dal ministero delle Politiche agricole insieme a quello dell’Istruzione.

“Per la prima volta avremo mense scolastiche biologiche certificate”, afferma il ministro Martina. “Un risultato importante che si inserisce nella nostra strategia per promuovere modelli agroalimentari più sostenibili e garantire ai nostri figli un’alimentazione più sana anche nelle scuole. L’Italia è leader del settore biologico in Europa, con più 60.000 operatori e 1,5 milioni di ettari coltivati. Con questo provvedimento dimostriamo ancora una volta di essere all’avanguardia e di rappresentare un laboratorio di buone pratiche da condividere a livello internazionale”.

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federico
federico
29 Maggio 2017 21:32

si mangia sempre male lo stesso. La scuola di mia figlia da anni e anni usa biologico certificato, la carne è biologica…di cremonini…ho visto io scaricare il camion.
Impariamo a cucinare a modo che è meglio e a fare la spesa come si deve.

Roberto Pinton
Roberto Pinton
3 Giugno 2017 11:23

Due cose.

La prima è che, dopo il roboante annuncio sui 44 milioni da destinarsi ai comuni per la riduzione dei costi e per inziaitive formayive, è emerso che si tratta di 4 milioni per quest’anno e di 10 milioni l’anno per i prossimi 4 anni (al punto che non si vede perchè dichiarare che si tratta di 44 miloni: sarebbe come sommare tutti gli investimenti nell’istruzione dei prossimi dieci anni e sparare una somma ingente nel titolo del comuinicato, per dimostrare che si ha a cuore la scuola. L questione, quindi va pesantemente riidimensionata.

La seconda è che i comuni procedono a gare d’appalto, che nella maggior parte dei casi non sono “spacchettate” (un appalto per l’ortofrutta, un appalto per i formaggi, n appalto per la carne e così via), ma generali (tutte le derrate); è quindi abbastanza logico che l’autocarro che scarica l’ortofrutta non sia quelllo del “Consorzio agricoltori biologici Pinco Pallino” e quello che scarica a carne non sia della “Cooperariva allevaori bologici dell’Appennino”, ma sia di un’unica azienda che funziona da piattaforrna di concentrazione e ridistribuzione dei prodotti. Quel che conta, e che deve risultare dalla documentaziione e dev’essere verificato dalla stazione appaltante e, se la mensa è certificata, dall’organismo di controllo, è l’origine biologica dei prodotti consegnati da questa piattaforna (Cremonini o altri).

ezio
ezio
5 Giugno 2017 12:41

Spesso le scelte migliori si scontrano con una realtà con molti compromessi al ribasso, prezzi compresi.
Quasi sempre la buona volontà non coincide con i mezzi impiegati e si trasforma in uno spot pro consenso elettorale.
Non è un vizio di qualche parte politica in particolare, ma purtroppo un limite trasversale.

luigi
luigi
5 Giugno 2017 14:59

dopo aver letto la decodifica del dr. Pinton, mi sembrano cifre molto modeste, se spese in 5 anni…

mario
mario
11 Giugno 2017 17:38

ma siamo cosi ricchi ? pensavo che l’Italia fosse un paese in difficoltà dove ci sono persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese e altro ancora.
e poi sto biologico è dappertutto. Possibile? sarà vero biologico? guarda caso si diffonde di più in italia. c’è una spiegazione vera?
Non che io sia contro anzi ma speriamo che sia una cosa seria o perlomeno chiara.
Ma rimane il fatto che tutte queste spese sono a nostro carico e siamo in affanno. o no?