1- La lista degli ingredienti tradotta in 14 lingue e scritta con caratteri tipografici microscopici
2- La data di scadenza incisa con i forellini o presentata come una sequenza di numeri che sembrano quelli del lotto: 01/07/11 2 L 2741 11:21
3- Gli aromi sintetici fatti in laboratorio classificati come aromi
4- La scritta olio vegetale, che non indica l’olio di oliva ma quelli di palma, palmisto, soia, colza di mediocre qualità
5- Gli acidi grassi trans che fanno male alle arterie ma pochi sanno cosa sono
6- Le grandi foto dei prodotti che occupano tutto lo spazio relegando le scritte utili sui bordi laterali o in corrispondenza delle pieghe
7 -Il codice a barre che molti vorrebbero decodificare alla ricerca di segreti inesistenti
8- Le tabelle nutrizionali dei cereali per la prima colazione, con un elenco di 16 componenti affiancati da 38 valori numerici e 14 percentuali
9 – Gli snack salati americani a forma di patatine che anziché 3 ingredienti (patate, olio e sale) ne contengono un numero variabile da 19 a 30.
Roberto La Pira