Sono passati 45 anni da quando Jean Nidetch, una casalinga di americana, decise che era giunto il momento di fare qualcosa di concreto contro i chili di troppo, e di trovare un metodo che potesse essere alla portata di tutti e consentire di ottenere risultati duraturi.
Oggi il suo metodo non solo continua ad avere un grande successo, ma viene sempre più spesso promosso dalla scienza. Stando a uno studio appena pubblicato su Obesity, la dieta Weight Watchers (WW) funziona, e funziona meglio delle diete consigliate dagli specialisti, o almeno da quelli interpellati in questo caso.
I nutrizionisti della Baruch University di New York guidati da Angela Marinilli Pinto hanno selezionato 141 persone in sovrappeso e obese e le hanno invitate a seguire, per non meno di 48 settimane, uno tra tre diversi regimi: una dieta ideata da un dietologo, un regime Weight Watchers (che va oltre la semplice dieta) con sedute regolari con altri membri che erano riusciti ad applicare i consigli con successo e avevano perso peso, o un regime ibrido, in cui si iniziava con 3 mesi di dieta del dietologo e si proseguiva con 36 settimane di Weight Watchers. Alla fine gli aderenti al programma Weight Watchers avevano perso in media 5,9 chilogrammi, contro i 5,4 delle persone assistite dal dietologo e i 3,6 chilogrammi di chi aveva seguito il regime misto (che secondo gli autori doveva dare i migliori risultati massimizzando i benefici di entrambi gli approcci).
Ciò che ha stupito i ricercatori – come riferiscono loro stessi su Obesity – è stata la qualità della perdita di peso. Circa il 37% dei partecipanti alla Weight Watchers aveva perso il 10% del peso iniziale, contro l’11% del gruppo avviato alla dieta professionale e il 15% degli altri; inoltre, coloro che erano stati inclusi nel regime WW erano andati spontaneamente alle sedute, partecipando in modo attivo a tutto il programma.
Gli autori della ricerca sottolineano poi un altro aspetto di grande rilevanza negli Stati Uniti: l’economicità. L’adesione a un programma Weight Watchers costa in media 10 dollari a settimana e, una volta stabilita la dieta, i prodotti utili a seguirla si trovano nei supermercati; al contrario, una dieta ideata da un dietologo costa in media 35 dollari e richiede un impegno maggiore. I tempi di crisi e in un sistema come quello statunitense basato sulle assicurazioni sanitarie, questa differenza può essere fondamentale.
Secondo gli autori il segreto del successo della WW risiede nel fatto che punta molto sull’elemento motivazionale e sulla solidarietà, la stessa, del resto, che assicura alte percentuali di successi anche per gli alcolisti, i tossicodipendenti e altri malati.
In Italia la WW originale non è più presente dal 2006, quando furono chiuse le 150 sedi e licenziati i 70 dipendenti, però nel 2008 un gruppo di ex dipendenti ha fondato Welcome Weight, basata sugli stessi principi e presente ormai in nove regioni, con cinquanta di sedi.
Agnese Codignola
Foto:Photos.com
Ma per piacere……SOLO UN’ATRA BUFALA
"L’adesione a un programma Weight Watchers costa in media 10 dollari a settimana [..] al contrario, una dieta ideata da un dietologo costa in media 35 dollari" ok ma non certo 35 dollari alla settimana!
..no..invece confermo in toto l’articolo…..
Ma ancora nel 2012 si fanno questi studi sul peso corporeo? parlando di nutrizione non possiamo dire che una dieta che fa perdere più chili in meno tempo è migliore…parlando di salute parliamo di grasso viscerale, massa magra e massa grassa, massa metabolica, metabolismo e quantità di liquidi corporei…dimagrire non è solo perdere peso troppo semplicistico.
Se proprio vogliamo pagare per seguire la Weight Watchers viene a costare 15 euro al mese, ma esistono gruppi autogestiti sui forum che possono aiutare validamente chi vuole seguire questa dieta. Non si perdono tanti chili velocemente ma pochi e costanti. Le basi della dieta sono una sana alimentazione abbianta ad uno stile di vita attivo; d’altra parte chi è ingrassato in genere non segue una sana alimentazione e spesso non fa movimento.