Una lettrice ci scrive per segnalare un problema ricorrente con i datteri venduti nelle vaschette di polistirolo. Di seguito pubblichiamo la segnalazione della lettrice e le sue fotografie e a seguire la risposta di Ventura, la ditta produttrice.
La lettera
Buongiorno, vi scrivo perché ho un problema con le confezioni di datteri. Ne consumo molti e li acquisto solitamente al supermercato o in un negozio vicino all’ufficio che vende anche alimenti a lunga conservazione. Recentemente mi è capitato più di una volta e con confezioni di diverse marche, che quando la vaschetta è di polistirolo, i datteri fanno fatica a staccarsi e spesso rimane un po’ di residuo di plastica sui frutti. Ovviamente io provo a toglierlo ma non viene via e quindi devo buttare via parte del dattero. L’ultima volta ho deciso di acquistare un prodotto di marca, Ventura, pensando che non si ripresentasse il problema, vi allego le foto, anche se non si vede bene. Purtroppo anche in questo caso il polistirolo rimane attaccato ai datteri. Con le vaschette di cartone, che sono anche più ecologiche, questo non succede. Vorrei sapere se le aziende ne sono a conoscenza e se sì, perché non cambiano gli imballaggi, visto che mangiare plastica non è così sano… Sara
La risposta dell’azienda produttrice di datteri
Innanzi tutto ringraziamo voi e la vostra lettrice per la segnalazione, che ci aiuta a migliorare i nostri prodotti. Commercializziamo i datteri in vaschetta di polistirolo da circa una settantina d’anni e abbiamo sviluppato partnership con i produttori più avanzati della Tunisia. È la prima volta che ci viene posto questo problema e pertanto necessiteremo di un po’ di tempo per effettuare le opportune verifiche per le quali avremmo bisogno del lotto e della data di scadenza per circoscrivere meglio i fatti, potendo però già affermare che, dai controlli effettuati al ricevimento presso il nostro magazzino su tutte le partite arrivate, il problema non è stato rilevato.
Possiamo ipotizzare che l’incollamento tra il dattero ed il polistirolo della gondola si sia verificato a seguito del naturale calo di umidità del prodotto e della sua patina di sciroppo di glucosio, che lo rende più appiccicoso. Come detto sopra, essendo la prima volta che ci viene segnalato, chiederemo al fornitore se avesse cambiato qualcosa alle caratteristiche dell’imballo.
Il polistirolo è un materiale da sempre usato per confezionare questi datteri e ha il pregio di essere molto leggero, igienico e con un costo più che accessibile. Ciò non di meno, in chiave di maggiore sostenibilità, il mercato si sta orientando verso le vaschette di cartoncino, che la nostra azienda ha iniziato ad utilizzare dal 2020: siamo oggi alla quarta stagione e possiamo al momento confermare i buoni risultati.
© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
E’ successo anche a me e più di una volta.
Non compro più datteri
Io li lascio in ammollo in acqua prima di mangiarli
…e sarebbe anche il caso che si muovessero a togliere di mezzo il polistirolo che, come tutte le altre plastiche, poi deve essere smaltito (e non sempre, purtroppo, avviene). sperando, comunque, che non si rilevino problemi anche con il cartoncino, poi…
É un prodotto che invita al consumo impulsivo, prendi dal pacchetto e mangia. Eppure ho sempre trovato i datteri (sia quelli zuccherati in vassoio che i naturali, su rametto) incredibilmente sporchi, con presenza in superficie di polveri e forse (?) anche spore di muffe. Proprio quest’ultimo dubbio, sapendo quanto possono essere nocive le micotossine ma anche i pesticidi a volte usati nei paesi extra-UE sulle derrate alimentari essiccate, mi spinge a dire che i residui di polistirolo sono in fondo il minore dei problemi.
Per l’alto contenuto di zucchero che hanno, e la bassa attività dell’acqua, credo tu possa lasciarli aperti per settimane senza che capiti loro nulla.
Anche per anni in sacchetti o vasetti chiusi, non necessariamente ermetici, non esposti alla luce forte.
Ma con il tempo perdono lentamente la loro morbidità, ovviamente.
Da che conosco i datteri è sempre successo, ma su quale pianeta vivono questi che li producono? Basterebbe mettere un foglio di carta o qualsiasi altro materiale idoneo come nelle vaschette delle carni confezionate e si risolve il problema..
un pò di carta-forno ad es.
É capitato anche a me quelle poche volte che sono stato costretto a comprare i datteri in vaschetta. Anche io ne consumo molti e consiglio alla signora di provare i darreri medjuol. Difficili da trovare in un supermercato più facile nei negozi di provenienza etnica.
Li trovi nei supermercati, anche in quelli minori, non è difficile e nemmeno complicato.
Ma c’è l’imbarazzo della scelta in Internet, anche come varietà di datteri, tra i venditori presenti in Amazon, prima di tutto e per comodità, e tra altri venditori che saltano fuori con i motori di ricerca come Google e con altri motori forse più disinteressati di Google a mostrarti alcuni prodotti anziché altri negli elenchi testuali ed in quelli per immagini.
Mi meraviglia la risposta dell’azienda, in quanto DA SEMPRE mi capita di trovare datteri che si incollano alla vaschetta e strappano un po’ di polistirolo quando li levo.
Succede perché i datteri si asciugano, col tempo e a causa della conservazione in ambiente caldo (magazzino, scaffale del super, ma anche dispensa di casa…), e il concentrarsi dello zucchero superficiale lo rende simile a un collante molto efficace.
Non c’è modo di evitarlo, se non fare attenzione ad acquistare datteri che siano morbidi al tatto, perché se sono duri sicuramente sono anche attaccati alla vaschetta, e in questo caso la parte di dattero con il polistirolo che aderisce va tagliata e gettata via.
Le aziende che utilizzano i Moca per gli imballaggi di alimenti , sanno bene che gli stessi devono essere certificati. le prove di laboratorio sono effettuate con simulatori di probabili alimenti a cui verranno a contatto questi imballaggi. Solitamente sono prove di cessione e migrazione. In questo caso si tratta di glucosio che fa da adesivo tra il polistirolo e i datteri. Forse è possibile utilizzare qualche altro materiale tra la vaschetta il polistirolo e i datteri .
Nei supermercati che frequento (Vicenza) i datteri sono in vaschette di cartone.
Le vaschette in polistirolo sono sparite da parecchio tempo..
sia il cartoncino che le vaschette in legno intrecciato (usate per i fichi secchi mandorlati) dovrebbero andar bene
Ancor meglio del cartone, consiglio il bambù. Ho vissuto qualche mese in Slovenia, e lì acquistavo regolarmente dei datteri (oltretutto i più economici) in vaschette di bambù (o qualcosa di simile; comunque, una sottile vaschetta legnosa ottima per accendere la stufa o da buttare nel compost una volta finita).
Ogni giorno arriva una conferma che purtroppo non c’è proporzione tra il business alimentare e l’informazione su quello che mangiamo. Voi del FATTO siete unici e quasi soli in questa lotta impari con i venditori di alimenti
I datteri sono un eccezionale energizzante a basso costo per cui dovrebbero incentivarne il consumo tutto l’anno proponendoli solamente in contenitori cartonati
Io compro i datteri su loro in vaschette di cartone, risparmi sono ecologici e non c’ è lo sciroppo di glucosio sopra( terrificante)
Ho 67 anni e mi ricordo le confezioni di datteri, di cui sono un assiduo consumatore da quando ero piccolo, fatte con legno ricoperto di carta. Successivamente sui mercati ha fatto la sua comparsa il polistirolo, molto piu’ economico, ma molto piu’ impattante sull’ambiente. In commercio si trovano senza difficolta’, datteri sfusi o con confezioni piu’ sostenibili. Sarebbe il caso che il consumatore si educasse a selezionare i prodotti e non accettare quello che la grande industria o l’importatore propone per assoluta e prioritaria convenienza.
I datteri sfusi sono molto più buoni. Vanno cmq lavati per precauzione.
condivido quanto scrive Sara….ho riscontrato anch’io lo stesso problema