crea futuroCrea Futuro è la nuova testata giornalista online del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ideata, progettata e realizzata per raccontare con un linguaggio semplice e chiaro, ma al tempo stesso autorevole, l’ambiente che ci circonda, il suolo che coltiviamo, il cibo che mangiamo. In particolare, l’attenzione sarà focalizzata su come l’agroalimentare e l’ambiente stanno cambiando per far fronte alle sfide che ci attendono: dal cambiamento climatico alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, dalle nuove tecnologie alle fonti energetiche rinnovabili, dalla difesa della biodiversità a quella della dieta mediterranea fino a quella dello straordinario patrimonio enogastronomico del nostro Paese.

Con un nucleo centrale a cadenza quadrimestrale, che potrà essere arricchito con aggiornamenti e approfondimenti fra un numero e l’altro, Crea Futuro vuole rispondere alla domanda di una corretta informazione da parte dell’opinione pubblica su questioni e temi che la toccano così da vicino, perché solo in questo modo saprà fare scelte più consapevoli e adottare comportamenti più responsabili.

Già nel primo numero si trovano approfondimenti sulle biotecnologie di ultima generazione (il Crea coordina BIOTECH il più importante progetto di ricerca pubblica sul miglioramento genetico vegetale, che si propone di selezionare nuove piante). Si partirà, dal progetto nel suo insieme, per poi esaminare i diversi sotto-progetti (dalla vite all’olivo, dagli agrumi agli alberi da frutta, dai cereali alle ortive), fino a raccontare la lunga storia del miglioramento genetico vegetale e arrivare agli scaffali dei supermercati.

© Riproduzione riservata. Foto: Crea Futuro

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gianni
gianni
3 Giugno 2021 20:38

Bellissima notizia, la pubblicazione dei progetti applicati sul terreno fisico è sempre auspicabile per favorire lo studio e il confronto delle idee, non con argomenti da tifosi ma con informazioni ricavate dalla pratica.
Informazioni da valutare e giudicare ( dal vasto mondo degli esperti ) per i risultati ottenuti in campo aperto senza poi escludere a priori eventuali sinergie e collaborazioni in nome della salute dell’intero organismo vivente che è la Terra.