Aggiornamento 19 ottobre 2020: il Dpcm firmato il 18 ottobre dal presidente del Consiglio per contenere il contagio da coronavirus ha apportato alcune modifiche agli orari di apertura e alle attività di ristoranti, bar e altri esercizi del settore dalla ristorazione: le attività sono consentite dalle 5 alle 24 con consumo al tavolo e con un massimo di sei persone per tavolata, e fino alle 18 senza consumo al tavolo; resta sempre consentita l’attività con consegna a domicilio e, fino alle 24, con asporto. I locali devono obbligatoriamente esporre all’esterno un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse. Non è prevista nessuna limitazione per i ristoranti all’interno degli ospedali, negli aeroporti e le autostrade.
Nuove restrizioni per bar e ristoranti, obbligo di mascherina quasi ovunque e raccomandazioni anche per cene e feste private. Sono alcune delle norme contenute nel Dpcm firmato il 13 ottobre dal presidente del Consiglio Conte e dal ministro della Salute Speranza per contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus Sars-CoV-2, che da qualche settimana sono in rapida risalita.
La principale norma contenuta nel decreto è l’obbligo per tutti i cittadini di portare con sé la mascherina e di indossarla in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria casa e all’aperto quando si è soli. Si può evitare di utilizzarla infatti solo quando, per le caratteristiche del luogo o delle circostanze in cui ci si trova, è garantita l’isolamento da altre persone non conviventi e il rispetto delle linee guida anti-contagio. Sono esentate anche le persone che stanno svolgendo un’attività sportiva distanziate, i bambini sotto i sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. È inoltre raccomandato l’uso di protezioni anche in casa in presenza di persone non conviventi. Restano valide le linee guida per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, e per il consumo di cibi e bevande.
Bar, pub, ristoranti e le altre attività di ristorazione devono chiudere a mezzanotte e dalle 21 è consentito solo il servizio al tavolo, per evitare gli assembramenti della cosiddetta “movida”. Per lo stesso motivo, sempre dalle 21 è vietata la consumazione di cibo o bevande sul posto o nelle vicinanze dei locali. Resta consentita la consegna a domicilio e l’asporto, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza anti-coronavirus.
Il Dpcm introduce un limite anche alle feste che seguono cerimonie civili o religiose, come matrimoni e battesimi, che possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone. Si raccomanda anche di evitare feste, cene e riunioni in abitazioni private con la presenza di più di sei persone non conviventi.
L’attività sportiva all’aperto è consentita senza mascherina mantenendo il distanziamento di due metri, mentre per l’attività motoria, come una semplice passeggiata, dovranno essere usate le solite protezioni. Palestre e piscine restano aperte nel rispetto delle misure precauzionali, mentre è stato decretato lo stop agli sport di contatto amatoriali.
Altre restrizioni contenute nel decreto riguardano i luoghi di culto, dove dovranno essere messe in atto misure per evitare assembramenti. Restano chiuse discoteche e sale da ballo e sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso o all’aperto. Sono confermati anche i limiti alla capienza di stadi, palazzetti, teatri, cinema e sale da concerto. Le scuole restano aperte, ma sono state sospese le gite scolastiche.
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Precisazione doverosa per non dare adito a interpretazioni scorrette. Nei pub/bar/gelaterie etc si può consumare al tavolo fino alle 24 anche se non si viene serviti. Mi spiego: prendi il gelato alle 22 e ti siedi al loro tavolino (anche fuori) e lo mangi. Non puoi consumarlo in piedi, di fronte al locale. Stessa cosa per birra, vino etc.