Coronavirus e integratori naturali: l’opinione dell’Anses. “Attenzione: potrebbero interferire con il funzionamento del sistema immunitario”
Coronavirus e integratori naturali: l’opinione dell’Anses. “Attenzione: potrebbero interferire con il funzionamento del sistema immunitario”
Agnese Codignola 22 Aprile 2020Chi si vuole difendere dal rischio di infezione dal nuovo coronavirus Sars-Cov-2 con un integratore a base di erbe, dovrebbe pensarci due volte. Molti prodotti interferiscono con il funzionamento del sistema immunitario, e possono indebolirne la reazione. A mettere sull’avviso è l’Agenzia per la sicurezza alimentare francese, l’Anses, che pubblica un documento, stilato da un comitato di esperti riuniti d’urgenza. Il dossier ricorda che alcune piante hanno un’azione antinfiammatoria simile a quella dei farmaci cosiddetti FANS (da antinfiammatori non steroidei, della categoria dell’aspirina, per esempio) e, in quanto tale, immunomodulante.
In particolare, contro il virus Sars-Cov-2 sono controindicate tutte le piante che contengono acido salicilico (principio attivo dell’aspirina) quali il salice, la regina dei prati, la betulla, il pioppo, la verga d’oro e la poligala, ma anche quelle con altri principi attivi antinfiammatori quali l’arpagofito, la curcuma, l’echinacea, l’unghia di gatto, così come quelle del genere Boswellia e Commiphora, note per i lattici odorosi (tra le quali l’incenso e la mirra).
Anche se i dati disponibili sono molto diversi, quanto a solidità, per le diverse piante, gli esperti dell’Anses ritengono che siano tutte dotate di un’azione che può interferire con il sistema immunitario, e raccomandano:
· a chi ne consuma a scopo preventivo, di interrompere immediatamente l’assunzione alla comparsa dei primi sintomi sospetti;
· a chi ne consuma perché affetto da una patologia infiammatoria cronica, di discuterne con il proprio curante, per verificare l’opportunità o meno di proseguire.
Non va meglio per la vitamina D quanto a integratori, anche se una sua carenza è stata indicata tra le possibili concause di manifestazioni particolarmente gravi della malattia (ma al momento non ci sono prove in merito), e anche se durante il confinamento in casa viene quasi del tutto a mancare la fonte principale della sostanza: l’esposizione alla luce del sole. Sempre l’Anses dedica a questo tema un altro documento, invitando ad assumere le necessarie quantità solo attraverso gli alimenti, evitando le formulazioni pure.
La ricetta è semplice: può bastare il consumo di due porzioni di pesce alla settimana, una delle quali di un pesce a carne grassa come l’aringa, la sardina, il salmone o il maccarello, ma vanno bene anche le carni di organi come il fegato, il rosso d’uovo, i latticini ricchi in vitamina D, burro e margarina e la carne in generale.
Ci sono categorie di persone più a rischio di carenza di vitamina D per le quali valgono indicazioni più specifiche come gli anziani, coloro che hanno la pelle scura, le donne in menopausa, i soggetti con ossa fragili o immunodepressi. Per costoro possono essere indicati gli integratori, ma poiché il rischio di sovradosaggio è sempre in agguato (e in quel caso si hanno effetti opposti a quelli cercati e sono possibili danni epatici, renali e cardiaci, tra gli altri), è sempre indispensabile l’opinione del proprio medico.
Infine, anche chi è in isolamento domestico può approfittare dei benefici della luce solare. In primavera basta sporgere la mano con l’avambraccio anche solo dalla finestra (o in balcone, in terrazzo o in giardino, quando se ne ha la disponibilità) per 15-20 minuti per sintetizzare tutta la vitamina D di cui si ha bisogno in una giornata. Evitando colpi di sole e scottature.
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[sostieni]
Giornalista scientifica
Osservazione correttissima , salvo poche eccezioni fa più danno la paura di presunte carenze delle effettive reali carenze , questa situazione è spesso sotto traccia perchè vale il self-service, il passa parola senza controllo alcuno, molto costoso economicamente perchè tutto a carico del consumatore e l’eccesso di supplementazione avvelena.
Non siamo mica castori a cui piace addentare tronchi d’albero………..
Mi perdoni ma preferisco continuare a seguire non le ipotesi (potrebbe..) bensì pareri medici specialistici autorevoli in merito, che sono tutti concordi sull’integrazione di vitamine e fitonutrienti per proteggerci dalle malattie in generale. Io e la mia famiglia, seguiti da parenti medici, assumiamo integratori di buon livello e ne vediamo i benefici, inverno dopo inverno e influenza dopo influenza. Si dovrebbe avere il buon senso di scrivere e pubblicare solo certezze documentate quando s parla della salute delle persone.
Solo un medico può dare
Consigli sull’ alimentazione e sulla
Salute, e riguardo alle erbe solo
Un erborista può farlo; neanche un medico
Generico che non ha studiato le erbe;
Può dire se prendere integratori o no.
Cristina complimenti,ha detto esattamente quello che penso anche io,e per fortuna,che pensano milioni di persone.Io con i miei integratori sto bene,mio marito pure ed anche altri componenti della mia famiglia.Prendersi la responsabilità di scrivere certe notizie forvianti é quantomeno una leggerezza.
Concordo in pieno con lei.
Bravissima. Concordo in toto.
Infatti Titti dicono il contrario di tutto… Ma dobbiamo rimandarli tutti a scuola???
Articolo superficiale e capzioso, rivolto al pubblico ignorante che compra gli integratori al supermercato e legge solo i titoli degli articoli o le indicazioni pubblicitarie sulle scatolette degli integratori. Ancora una volta si è persa l’occasione di indirizzare i consumatori verso gli esperti di integrazione, che non sono solo i medici, e sicuramente non tutti, ma i farmacisti, i naturopati, e anche in questo caso solo quelli preparati, visto che a dare notizie errate ci pensate già voi. Giusto per fare un esempio, nel salice si trova la salicina, la forma acetilata è sintetica.
Concordo con lei Elisa a cui aggiungerei un aspetto importante e cioè la qualità del prodotto; un aspetto che spesso i punti vendita (ahimè anche chi prescrive) non controlla/valuta pensando solo ed esclusivamente al rapporto prezzo/ricavo…..ad esempio in farmacia si vedono prodotti a base di propoli SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di provenienza cinese e, quando va bene, europea dell’est….
Io lascerei il parere a chi studia le piante e la fitoterapia e non a l’esperto di turno che spesso è un medico che di erbe ed integratori ne sa ben poco. Io mi fido di chi mi consiglia e che ha questo proposito guarda caso ha un parere diametralmente opposto. 10 anni che ascolto i suoi consigli e mai un raffreddore ne un malanno. Questo mi basta a trarre le mie conclusioni.
Non ci credo affatto che le vitamine o i minerali possono interferire. Da sempre quando ci sono stati infezioni o virus stagionali, le vitamine specialmente le B, con i minerali, sono stati fonti di sostenimento per il corpo.
L’unica cosa corretta che ho letto in questo’ articolo è il riferimento al dosaggio: come diceva sempre la mia professoressa di farmacognosia e botanica farmaceutica, “è la dose a fare il veleno”. Per il resto, c’è differenza tra immunomodulanti e immunostimolanti (l’echinacea fa parte dei secondi, l’uncaria dei primi), conoscenza indispensabile nel trattamento di soggetti con malattie autoimmuni, c’è differenza tra principio attivo isolato e fitocomplesso ( salice / salicina, vitamina c / acerola), e non esistono forme pure di vitamina d, poiché sia la d3 che la d2 assunte tal quali o da alimenti vengono biologicamente attivate attraverso un processo chimico a livello di reni e fegato, con l’aiuto dei raggi UVB. La qualità degli alimenti è cambiata e non saranno mai del tutto sufficienti a riempire la carenze. Per cortesia, a ognuno il suo lavoro. Prima di scrivere, consultatevi con chi di dovere, perché noi erboristi esistiamo e facciamo il nostro lavoro nel migliore dei modi possibile.
Sono assolutamente d’accordo. Si tratta dell’unica cosa corretta scritta.
Tutti i medici nutrizionisti più rinomati concordano invece sull’utilizzo a scopo di rafforzamento di vit C e d
Solo. che costa o poco, non sono brevettabilità e le case farmaceutiche non ci guadagnano.
Alla luce di ciò vorrei capire la verità sulle motivazioni di questo articolo
Sopratutto vorrei capire se non esiste un conflitto di interessi e se chi lo ha scritto è titolato ed imparziale
Come abbiamo già fatto in passato, abbiamo riportato il parere di un’autorità, l’Agenzia per la sicurezza alimentare francese. Se ci saranno ulteriori sviluppi e critiche sul documento francese non esiteremo a pubblicarle.
Agence nationale de sécurité sanitaire
de l’alimentation, de l’environnement
et du travail
Per favore non offendiamo esperti e consumatori solo perchè ci toglie certezze discutibili da sotto i piedi.
Il dibattito sugli integratori è vivacissimo e senza grandi e consolidate certezze a voler leggere bene i documenti scritti , i medici amici o non amici dovrebbero o integrare nei corsi universitari molte materie ora ancora assenti oppure “collaborare” a pari dignità con le figure che si occupano di prodotti naturali e di diete.
Ognuno comunque faccia quello che gli pare, ne ha la facoltà, ma se escludiamo sempre senza discutere nel merito quello che non ci garba , non so francamente cosa si possa imparare ed eventualmente migliorare.
Parlando per esperienza personale io non so più cosa sia il raffreddore e l’influenza, e anche questa facendo gli scongiuri sta scivolando via……………
Mi permetto di intervenire perché sono veramente stupito dalla tipologia dei commenti espressi. L’articolo non fa altro che riportare il parere scientifico di ANSES relativamente a due argomenti distinti, senza nessuna interpretazione. Non si tratta pertanto di schierarsi pro o contro il valore dell’integrazione alimentare in assoluto, cosa che non mi risulta sia stata fatta né da ANSES né dalla giornalista, ma di leggere l’articolo…magari a partire dal titolo.
Mi perdoni, ma io nell’articolo ci leggo un palese tentativo di terrorismo psicologico nei confronti della fitoterapia. Non è semplicemente riportato un parere, nella frase “interrompere immediatamente l’assunzione di integratori alla comparsa dei primi sintomi”. Le parole vanno misurate, le informazioni vanno verificate. E un giornalista è tenuto a prendersi la responsabilità di ciò che divulga SEMPRE. C’è ben poco da interpretare, a partire proprio dal titolo, fino alla fine dell’articolo.
Gentilissima, abbiamo riportato il parere dell’Agenzia per la sicurezza alimentare francese, non del primo venuto. Che scrive testualmente: “aux personnes consommant ces compléments alimentaires dans un but préventif de suspendre immédiatement la consommation de compléments alimentaires contenant ces plantes dès l’apparition des premiers symptômes du COVID-19”.
Condivido l’uso di integratori. Certo che occorre usare la testa e soprattutto non sono alimenti da acquistare al supermaecato. Io uso integratori certificati, naturali, italiani 100%,che addirittura sono definibili nutraceutici. Sono in sospensione gel perciò hanno un tasso di assorbimento che supera il 90%,.altra caratteristica, sono assolutamente privi di sostanze sintetiche e non da sottovalutate sono adattogeni, perciò in situazioni rare in caso di eccesso vengono smaltiti xke rifiutati dal nostro organismo. Potrei continuare ad elencare proprietà ed esperienze sui loro benefici. Infine se un premio nobel della medicina come Luc Montagne afferma che la qualità è longevità della nostra vita la si può raggiungere solo con buona integrazione, in primis antiossidante e noi usiamo un nutaceurixo che ha il più alto tasso di punto orac di qualsiasi prodotto al mondo, testato e scientificamente provato. Queste informazioni superficiali e azzardate sono molto pericolose. Congratulazioni è complimenti a tutti coloro che fanno buon uso di integratori di qualità. Un suggerimento, se cercate quelli in soluzione gel. Sono i. Migliori per la loro biodisponivilta e per la quantità di nutriente che si possono assumere con una sola bustina. Buona salute a tutti. Carlo graziola.
Se gli integratori servono solo a mantenere uno stato di salute già buono e presentano controindicazioni e interazioni, perché dovremmo assumerli?
La richiesta di integratori alimentari da parte dei consumatori italiani è sempre più elevata e gran parte della popolazione italiana ricorre all’uso di integratori per il proprio benessere.
In molti sono infatti convinti che “naturale” sia sinonimo di innocuo e che qualcosa di naturale non possa avere controindicazioni o effetti collaterali, nemmeno in caso di sovradosaggio.
Ma prima di rivolgersi al mercato degli integratori, è bene correggere la propria alimentazione e il proprio stile di vita. In un soggetto in buona salute, una dieta sana, varia ed equilibrata fornisce già tutti i macro e micronutrienti di cui l’organismo ha bisogno e, come indicato sull’etichetta degli integratori, queste fialette o polverine o compresse non devono essere intese come sostituti di una dieta sana ed equilibrata e non compensano gli effetti negativi di un regime alimentare e uno stile di vita scorretti.
Dopodichè ognuno decide per sé .
Stim. Sig. Gianni.
Perché assumere integratori?
Premesso che deve essere una scelta consapevole e non certo fatta con leggerezza ma con una dettagliata conoscenza e informazione.
Il motivo principale che deve portarci a conoscere l’integrazione o meglio i nutraceutici sono le informazioni nutrizionali che si possono recuperare dalle ricerche e tabelle comunicate dal ns ministero della salute, dai centri di ricerca nutrizionali mondiali, esempio oms. La prima preoccupante informazione dichiara che tutti i nostri alimenti, frutta e verdura hanno perso dal 30 al 80% di vitamine e nutrienti. Oggi per assumere la quantità di vitamine e minerali giornaliere bisognerebbe assumere dalle 5 alle 9 porzioni di frutta e verdure al giorno e per assumere la quantità di om3 sufficiente mangiare 5 volte alla settimana pesce non di allevamento. E tante altre informazioni. Ecco la necessità irrevocabile di usare integrazione a complemento del cibo, non sostituzione.
Altra informazione importante è documentata da innumerevoli ricerche e studi autorevoli, è la scarsa assimilazione dei nutrienti dal nostro organismo, dal 30 al 40%,,prendendo integratori in polveri, liquidi o pastiglie. L’unico integratore che garantisce una biodisponibila’ che rasenta il 90%, dal nostro organismo sono quelli in soluzione sospensione in gel. A conferma di quanto detto può ricercare l’intervista al Dott Luc Montagne’ premio nobel della medicina o del Dott. Ongaro Filippo, medico degli astronauti. Medici che non si sono fermati alla cultura farmacologica ma ampliato le loro conoscenze sulle necessità dell’integrazione intelligente. Buona salute. Carlo graziola
Peccato, che, come lei dice, non abbiamo più alimenti sani, e dati riconosciuti e certificati nel mondo, le consiglio di documentarsi meglio.
Da oltre 20anni utilizzo integratori, ho iniziato in modo molto scettico l’utilizzo, ma ho pensato di informarmi e confrontarmi spendendo tempo e sicuramente denaro. Ho deciso di prendere in mano la mia salute da quando ho capito che la medicina pensa di curare una malattia piuttosto che capire perché questo avvenga. La fortuna mi ha portato a confrontarmi e ha salvato letteralmente la mia compagna e ad altre situazioni personali che non sto ad elencare. Quindi la medicina toglie nel lungo tempo la capacità dell’organismo di curarsi e nel lungo tempo intossica creando nuove malattie. Quindi una buona integrazione stimola l’organismo a riparare ciò che nel tempo è andato in carenza e ha portato ad avere sintomi estranei alla salute stessa. Oggi vorrei tantissimo l’echinacea per le mie allergie, naturalmente naturale, prove fatte e confrontate su me stesso con cure farmacologiche, naturalmente ha delle controindicazioni, e non la consiglio in questi casi.
Le vitamine liposolubili sono relativamente pericolose, ma solo nel lungo periodo.
La vitamina D trova un antagonista nel cortisolo, del quale tutti “soffriamo” a causa dello stress. Quindi siamo carenti di vitamina D per carenza di recettori occupati dal cortisolo.
Per il resto mi pare un articolo affetto da ignavia. Non prende alcuna posizione. In chiosa citerei Mogol dicendo che troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
Sono una farmacista specializzata in Medicina Funzionale e Medicina integrata. Sono 15 anni che supporto le persone che mi chiedono consiglio attraverso la fitoterapia, l’integrazione, l’omeopatia, alimentazione e ho visto i risultati meravigliosi che si possono ottenere anche in situazioni importanti sempre con la supervisione di un medico esperto e rimango stupita quando enti come l’Anses e giornalisti decidono di impostare una comunicazione alla popolazione basata sull’allarme nella pratica della medicina integrata. Sicuramente il fai da te è sempre pericoloso perché fatto da persone inesperte ma le migliaia e migliaia di pubblicazioni scientifiche e le evidenze cliniche da parte di professionisti come me, medici, biologi che ogni anno si aggiornano studiando ogni giorno dimostrano che la medicina integrata non solo fornisce una qualità della vita della persona quotidiana ma soprattutto impedisce che le persone vadano a consumare un eccesso di farmaci in particolare antibiotici, fans, inibitori di pompa per lo stomaco e soprattutto psicofarmaci presi come se fossero acqua quando sappiamo tutti i danni che provocano se presi in modo incontrollato e cronico a livello epatico, renale, intestinale, gastrico, muscolare, osseo proprio perché la medicina convenzionale farmacologica non è in grado da sola una risposta adeguata. L’Anses sicuramente avrà dei suoi interessi a comunicare così male sulla vitamina D ma chiedo alla giornalista di documentarsi meglio e scoprirà che da più di 10 anni milioni di persone nel mondo si curano secondo protocolli ben studiati con la vitamina D forse scoprirà un mondo… Un mondo che può fare bene anche alla sua salute.
Beh ho avuto quasi paura a leggerlo l’articolo. Ho letto però i vostri commenti e mi conforta molto pensare che usando integratori antiossidanti e antiradicali liberi da più di 40 anni, con cui posso dire di avere stabilito un rapporto di amore, mi posso ritenere fortunato per la mia attuale condizione di salute e fisica. Prendo l’aspirina una volta a settimana per le sue proprietà benefiche per le vene e anche integratori sportivi. Spero di avere fatto bene ad abbonarmi a il fatto alimentare e ci si possa dare e avere fiducia. Voi cosa ne dite???
Non è mia intenzione innescare polemiche sterili, ma soffro molto delle banalizzazioni.
Partiamo dal presupposto che il salice non contiene “Acido acetil-salicilico” bensì “Salicina”, la quale viene idrolizzata in vivo in “Alcol Salicilico” e quindi in “Acido salicilico”; non metto in dubbio che i meccanismi d’azione responsabili dell’effetto antinfiammatorio siano analoghi, ma i parametri farmacocinetici sono differenti. Potranno essere considerate delle diversificazioni poco rilevanti, ma sono dell’idea che in ambito scientifico anche un “banale” acetile sia importante.
Ma questo è di poco conto; piuttosto, mi farebbe molto piacere leggere articoli di letteratura scientifica concernenti le controindicazioni di tali piante in condizioni come quelle che stiamo attualmente vivendo.
Concludo dicendo che qualsiasi ente o agenzia alimentare avesse intenzione di pubblicare moniti/avvertimenti relativi all’assunzione di integratori alimentari a carattere fitoterapico dovrebbe avere il buon senso di accertarsi che il proprio comitato tecnico-scientifico sia dotato delle conoscenze necessarie a trattare determinati argomenti.
È ormai noto che, trovandosi nello stesso “calderone legislativo”, gli integratori a base vegetale (il quale utilizzo è incentrato, prevalentemente, sulla presenza di metaboliti secondari) siano chimicamente diversi dagli integratori a carattere “strettamente” nutrizionale (il cui utilizzo è fondato sulla presenza di prodotti del metabolismo primario). Tutto ciò per dire cosa? Di lasciare la parola agli esperti in fitochimica, fitoterapia, botanica farmaceutica e tutti coloro la cui esperienza accademica sia basata sull’acquisizione di competenze prevalentemente relative al settore scientifico disciplinare BIO/15 quando si tratta di “banali piante”.
Il mio vuole essere un semplice consiglio.
Peccato che nelle piante citate l’acido salicilico non è presente. Ma evidentemente chi ha scritto l’ articolo non conosce nulla di botanica farmaceutica, ma in tal caso eviti di pubblicare notizie non solo infondate ma anche antiscientifiche. Poi magari gli spieghiamo perchè.
Dott.Angelo Di Muzio
Presidente Federazione Erboristi Italiani
L’articolo ha solo consigliato a coloro che hanno sintomi covid di non assumere determinate sostanze per non aggravare né compromettere la situazione, questo era stato detto anche da parecchi medici in tv. Non capisco perché tanto accanimento dietro un accorgimento. E poi nessuno ha condannato gli integratori di prevenzione, ma cosa c’entrano questi? Magari leggere meglio l’articolo ed imparare a fare meno i maestrini su internet..
Infatti parla di primi sintomi sospetti… ma leggere l’articolo prima di commentare???? Concordo Michele.
Gli integratori a mio parere possono aiutare molto, bisogna però evitare di abusare determinate sostanze che potrebbero interferire con il nostro equilibrio ormonale.
Provate a cercare cos’è l’ANSES e vedrete quanto c’entri qualcosa con l’argomento salute e integratori.
È triste vedere come tutti riportino la loro esperienza personale come prova. Come fanno a sostenere che gli integratori hanno migliorato il loro stato fisico? Come fanno a sapere che se non li avessero assunti si sarebbero ammalati? (perché è questo che, ahimè, danno per scontato…),. E ‘ appunto a questo che servono gi studi scientifici… Andate a studiarvi almeno l’ importanza ed influenza dell’effetto placebo!!
La “problematica” degli integratori è dovuta all’uso errato ma soprattutto al dosaggio errato che linee guida e Ministero impongono sulle etichette e che rendono almeno il 95% dei prodotti inefficaci.
Tali dosaggi, fortunatamente, da qualche anno a questa parte sono rivisti giustamente al rialzo in quanto la differenza tra gli studi effettuati su un determinato ingrediente (basta guardare gli articoli in Pubmed) ed il loro dosaggio IMPOSTO è enormemente differente così da minarne fortemente l’efficacia.
La melatonina, ad esempio, da quando ne è stata ulteriormente comprovata l’efficacia è passata, per gli integratori, come dosaggio massimo da 3 mg ad 1 mg ovviamente per non interferire con il fatto che oltre quel dosaggio è stata catalogata come farmaco con un costo esorbitante rispetto al suo omologo catalogato come integratore (a parità di dosaggio).
Il “fai da te” degli integratori non deve essere MAI nè citato nè tanto meno criticato finchè esisteranno farmaci da banco liberamente accessibili a tutti i quali si potrebbero portare a gravi carenze e/o squilibri nell’organismo anche se solo assunti come riportato in etichetta.