Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia per contrastare il coronavirus ha deciso l’obbligo di utilizzo di mascherine e guanti non solo per i lavoratori ma anche per i clienti che fanno la spesa al supermercato. A questo punto sorge spontanea la domanda se siano veramente necessari i guanti per fare compere al supermercato o nel negozio sotto casa.
Come ci si infetta con il coronavirus?
“Allo stato attuale delle conoscenze – spiega Antonello Paparella microbiologo alimentare dell’Università di Teramo – non vi è alcuna evidenza che il contatto con oggetti rappresenti una via di infezione significativa. In teoria, la contaminazione recente di un carrello della spesa, in seguito a “droplets” (goccioline respiratorie emesse da un cliente malato), potrebbe consentire la persistenza del virus per ore. Bisogna però considerare che la carica virale dovrebbe ridursi nel tempo per effetto della disidratazione, per la luce, per l’effetto di diluizione dovuto al passaggio di altri oggetti, ecc. In ogni caso, la condizione necessaria per l’infezione, allo stato attuale delle conoscenze, è che il cliente, dopo aver toccato gli oggetti contaminati, si porti la mano alla bocca o naso od occhi“.
Questo è l’aspetto importante. “Quando si fa la spesa – prosegue Paparella – bisogna evitare il contatto fra le mani che hanno toccato il carrello, i prodotti o altre superfici con la bocca o il naso. Se si usa questa accortezza il rifornimento settimanale di cibo non è più un problema. Del resto per il momento non ci sono evidenze di casi di Covid-19 associati a questa via di infezione”.
I supermercati
Ci sono alcuni supermercati come la catena Pam che a Bologna, oltre a mettere a disposizione all’ingresso gel antibatterico e disinfettante per le mani, invitano i clienti a indossare i guanti forniti dal punto vendita anche se li hanno già, per evitare che si entri con guanti non puliti.
Diverso è il discorso sulle mascherine, perché molti virologi hanno sottolineato l’importanza di estendere questa misura preventiva a tutta la popolazione per contenere la diffusione del virus nell’ambiente. Questo è quello che hanno fatto notare anche i medici cinesi arrivati da Wuhan, stupiti di vedere gente in giro senza mascherina. Si tratta di una misura preventiva che in Italia sarà possibile ed efficace adottare, solo quando in farmacia o nei supermercati saranno disponibili questi dispositivi.
Attualmente le mascherine sono poche e devono essere destinate alla protezione del personale sanitario che opera negli ospedali e nelle residenze sanitarie durante questa emergenza da coronavirus. Riepilogando i guanti monouso si possono usare per la spesa prestando attenzione a non toccare con le dita il viso e la bocca mentre si circola fra gli scaffali. “Quando si esce dal supermercato bisogna gettarli nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati e al ritorno a casa bisogna lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone. Tutto ciò è importante ma la prima regola da non dimenticare è quella di rispettare la distanza di sicurezza“.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Io vado al super con il gel alcoolico in tasca e anche il Lysoform, e pulisco il manubrio del carrello e le mani prima e dopo l’uso. Apprezzo l’uso della mascherina anche perché mi impedisce un impulso, tipo prurito al naso, di portare le mani alla faccia 🙂
In famiglia solo una persona va a fare la spesa, una volta a settimana e per almeno 2 nuclei famigliari, riducendo le uscite. I guanti, forniti dal supermercato, permettono anche di evitare il contatto con il viso, come si farebbe invece a mani nude,
Ho notato che il microbiologo utilizza il condizionale. In questa incertezza, meglio adottare misure di attenzione.
Esatto, nell’incertezza vale il principio di precauzione, cioè “prevenire è meglio che curare” 🙂
Non sarebbe da trascurare pure la protezione degli occhi , sono anch’essi punto critico.
Hai ragione, io metto gli occhiali da sole in strada, per non prender negli occhi qualche spruzzino di simpatici uccellini che volano, oppure gente che innaffia i fiori sul balcone, però nel super non ci avevo pensato…