Quasi il 90% della deforestazione globale è causato dall’agricoltura e dall’allevamento: molto più di quanto si pensasse. Lo rivelano i risultati del Global Remote Sensing Survey della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Secondo lo studio, realizzato in collaborazione con la Nasa e con Google, a livello globale oltre il 52% della perdita di foreste è attribuibile alla conversione in campi coltivati, mentre un altro 37,5% è dovuto alla creazione di nuovi pascoli per il bestiame.
Le principali cause di deforestazione tuttavia non sono le stesse dappertutto nel mondo. In Africa e in Asia, per esempio, circa tre quarti degli ettari di foresta persi vengono trasformati in terreni agricoli. In Sud America, Oceania e Nord America, invece, la causa primaria di distruzione delle foreste è la creazione di nuovi pascoli. Solo in Europa la produzione alimentare non è il principale fattore alla base della deforestazione, ma lo sviluppo urbano e delle infrastrutture.
Anche se i dati confermano che la deforestazione sta rallentando, le foreste pluviali tropicali restano ancora sotto forte pressione da parte dei terreni agricoli e dei pascoli. Tra il 2000 e il 2018, infatti, la maggior parte della deforestazione si è verificata in Amazzonia, minacciata dall’espansione delle coltivazioni di soia e dei pascoli destinati all’allevamento, e in Indonesia, dove si trova gran parte delle piantagioni di palme da olio. E nonostante un rallentamento, le foreste pluviali tropicali di queste regioni continuano a registrare i tassi di deforestazione più elevati.
“Secondo l’ultima valutazione globale delle risorse forestali della Fao, abbiamo perso 420 milioni di ettari di foresta dal 1990”, ha dichiarato il direttore generale Qu Dongyu in un discorso in occasione della COP26, la conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite. Fermare la distruzione delle foreste è fondamentale per contrastare il cambiamento climatico e 20 Paesi hanno già dimostrato che è possibile farlo senza ridurre la produzione agroalimentare. Anche il rallentamento della deforestazione in Sud America e nel Sud Est asiatico è un buon segno, ma non è ancora abbastanza.
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