Coldiretti nel comunicato che annuncia l‘assalto dei gommoni dei suoi associati alla nave Alpa nel porto di Salerno, rea di trasportare concentrato di pomodoro cinese, dichiara che si tratta di un prodotto “ottenuto sfruttando il lavoro delle minoranze della regione dello Xinjiang”.
Coldiretti sembra avere un preoccupante attacco di miopia per quanto riguarda i dati resi noti dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro in relazione alla nostra bella Italia, che evidenziano irregolarità nel 59,2% delle 3.529 aziende agricole ispezionate, con 2.214 violazioni delle norme su salute e sicurezza, 2.123 casi di caporalato, 1.668 casi di lavoro del tutto nero, 922 violazioni sull’orario di lavoro.
Coldiretti dimentica i ghetti nascosti del pomodoro italiano
E poi 255 violazioni penali e 2205 violazioni amministrative (contrariamente a quanto percepito, i lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno sono risultati solo 146: la quasi totalità è regolare, schiavizzata, ma regolare).
Solo una volta che questi numeri saranno azzerati e quando saranno scomparsi i ghetti indegni di un Paese civile in cui, con la complicità delle autorità nazionali e locali (salvo rare eccezioni), il nostro sistema produttivo primario costringe i lavoratori extracomunitari (regolari, se la ‘regolarità’ può essere un discrimine), Coldiretti potrà aprire bocca sulle condizioni di lavoro in Cina.
Nell’attesa, può solo vergognarsi. Chi non bazzicasse il settore, cerchi online “Rignano Garganico” o “Borgo Mezzanone”: sono “eccellenze italiane” i pomodori e i cocomeri ottenuti grazie a fenomeni come questi?
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Questo articolo mi ricorda quanto scritto nel lontano 2015 (da ConsumAttore e non da addetto ai lavori): “Se il Progetto contro il lavoro nero in agricoltura cammina in salita…”
https://wp.me/pjP1E-pgg
D’accordissimo! Sottoscrivo in pieno!
Coldiretti ama guardare lontano…
Sono pienamente concorde con l’autore: prima pulire casa propria e poi ……..!
Cosa spinge la Coldiretti che ha scheletri nell’armadio a insorgere contro i pomodori cinesi? È il dictat americano rivolto all’Europa che sta scendendo agli Inferi, di boicottare ka Cina?
Si sapeva da molto tempo,…ora qualcuno si è stancato e ha cominciato a parlare. Ricordiamo quante aziende hanno chiuso per le quote latte sostenute proprio da Coldiretti?
E’ una vergogna lo sfruttamento di questi poveri immigrati
Coldiretti si deve vergognare di giudicare il comportamento di altri paesi diffendendo il comportamento italiano che sfrutta al massimo emigrati clandestini o non,pagandole una miseria e facendoli vivere in condizioni inaccettabili!!!
Da che pulpito!!!???
E spesso si pensa che questi fenomeni – caporalato, sfruttamento, irregolarità in genere – siano caratteristici del nostro Sud Italia, mentre molte indagini giudiziarie hanno riguardato anche il Centro e il Nord Italia.
Vediamo l’orroe che è successo in questi giorni al bracciante indiano nell’Agropontino!!!
Tanta tristezza e rabbia leggendo queste cose