Quest’anno la rilevazione sui supermercati più convenienti condotta da Altroconsumo ha riguardato 1.140 punti vendita situati in 65 città e ha focalizzato l’attenzione su 126 categorie di prodotti. La rivista propone diverse classifiche perché il modo di fare la spesa è cambiato. C’è chi frequenta ipermercati e supermercati scegliendo solo prodotti di marca (Barilla, Granarolo, Ferrero, Parmalat, Coca-Cola…), chi invece negli stessi punti vendita fa una spesa mista acquistando anche quelli con il marchio dell’insegna e quelli meno costosi (come ad esempio i prodotti della linea Spesotti di Coop e Smart di Esselunga). Altroconsumo ha redatto anche una classifica degli hard discount più convenienti considerando le famiglie che per ragioni economiche si recano solo in questa tipologia di punti vendita.
Ipermercati e supermercati
La classifica più interessante riguarda la spesa mista fatta in ipermercati e supermercati (Tabella 1), che ingloba nel carrello tutti i prodotti (di marca, con il marchio del supermercato e quelli più economici). L’indice 100 (attribuito alla catena con i prezzi più bassi) e il primo posto quest’anno sono di Famila Superstore, seguita da Conad e Pam, con indice 104 (quindi con prezzi maggiori del 4%). In sequenza troviamo con un punteggio di 105 Conad Superstore, Coop, Eurospar ed Esselunga. In ultima posizione Carrefour market con 111.
Quando però nel carrello della spesa fatta al supermercato o all’ipermercato finiscono solo prodotti di marca (Tabella 2) allora la convenienza cambia e al primo posto troviamo la catena Bennet con un indice 100, seguita a un punto di distanza da Esselunga, Esselunga Superstore e Famila superstore. Spazio Conad si aggiudica una buona posizione con un indice 102, mentre Interspar, Carrefour, Conad Superiore e Ipercoop seguono con 103. Ultima posizione a Carrefour market con 108.
I discount
Chi decide di fare la spesa selezionando i prodotti più economici esposti sugli scaffali, per risparmiare di più deve recarsi nei discount. Nella classifica di Atroconsumo infatti troviamo in testa Lidl (indice 100), seguita da Eurospin (101), Aldi (103), In’s e MD con indice 104 (vedi Tabella 3).
Quanto si risparmia
Come sempre, la rivista ha redatto anche una classifica per città che forse interessa di più i lettori, visto che la spesa si fa nei punti vendita sotto casa e non sempre le insegne ‘nazionali’ sono presenti. In questo caso l’indice di convenienza è stato calcolato considerando un paniere composto solo da prodotti di marca. Detto ciò, per fare una scelta intelligente bisogna collegarsi al sito di Altroconsumo e leggere le varie classifiche delle 65 città dove troviamo anche le catene locali che a volte si aggiudicano le migliori posizioni. Una situazione che ha sorpreso non pochi addetti ai lavori riguarda Milano dove il punto vendita più economico è Iperal di Viale Fulvio Testi, seguito da Tigros di via Giambellino, che distanziano di 3-4 punti le grandi insegne, compreso Esselunga.
Per capire quanto si può risparmiare in un anno, la rivista ha preso come riferimento la spesa media di una coppia con due figli calcolata dall’Istat (9.128 euro). Se per 12 mesi si fanno acquisti nel discount più economico si possono risparmiare 3.400 euro. Quando la spesa comprende solo prodotti con marchio commerciale proposti in ipermercati e supermercati la cifra si riduce a 2.800. Se però nel carrello finiscono solo prodotti di marca allora la riduzione annuale è solo di 430 €, che diventano 340 se la spesa è mista.
Per consultare le classifiche di Altroconsumo città per città clicca qui (è necessaria la registrazione).
© Riproduzione riservato Foto: Depositphotos Tabelle: Altroconsumo
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Buongiorno sig. La Pira, grazie dell’interessante articolo. Personalmente sono dell’idea che spendere poco in fatto di alimentazione sia controproducente per la salute. Bisognerebbe comprare cibo di buona qualità e, contestualmente, accettare di mangiare di meno. Essere in peso forma non c’entra con la bellezza fisica, bensì con la salute! Sono certa che Lei sia d’accordo con me!
Cordiali saluti,
Lucia Ballarin
L’inflazione e la speculazione sul prezzo del cibo poco ha a che fare con la qualità dello stesso e la nostra salute.
Perfettamente d’accordo con lei. Purtroppo si risparmia sul cibo, una cosa che mettiamo nel nostro corpo, ma non su vestiti, macchine ecc. Personalmente acquisto nei discount ma stando attento alla qualità, mentre le materie prime fondamentali (pasta, conservare, frutta e verdura e latticini) le compro con i GAS.
In aggiunta alla classifica relativa ai prodotti di marca, si può dire che Esselunga recapita la spesa a casa a tariffa contenuta, specialmente per gli anziani. Inoltre la stessa Esselunga online pratica una politica di frequenti sconti, anche personalizzati per i clienti piú “affezionati”.
Anche altre catene i supermercati inviano a casa sconti personalizzati e fanno sconti per la consegne a domicilio di persone con problemi.
Il risultato per marchi a livello nazionale è, spesso, fuorviante.
I prezzi spesso variano anche nella stessa catena da città a città.
Inoltre sia Conad che Coop hanno ragione giuridica diversa secondo ubicazione. La Coop di Firenze è altra società rispetto a quella operante a Livorno ed entrambe diverse rispetto a quella dell’Umbria o dell’Emilia.
Quindi l’indagine, seppur interessante, necessita di controprova diretta sul negozio.
Certo, infatti Altroconsumo pubblica la classifica per città dove si evidenziano differenze considerevoli nella stessa città fra un quartiere e l’altro .