Carne rossa, salumi e würstel cancerogeni: dopo il parere dello IARC, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare invita a evitare eccessi
Carne rossa, salumi e würstel cancerogeni: dopo il parere dello IARC, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare invita a evitare eccessi
Sara Rossi 5 Febbraio 2016Il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA) ha inviato oggi al ministro della salute Beatrice Lorenzin il parere relativo alla pubblicazione della rivista “The Lancet – Onclogy” dell’abstract di una monografia IARC che mette in relazione il consumo di carne rossa e di carni trasformate all’aumentato del rischio di sviluppo di tumori. Il documento elaborato dal Comitato nazionale per la sicurezza alimentare è il frutto di diversi incontri tenuti negli ultimi tre mesi. Il gruppo di esperti ha spiegato che un parere definitivo si potrà dare solo quando, nel secondo semestre di quest’anno, sarà disponibile la versione finale e completa della monografia. In attesa della pubblicazione il CNSA ha preso atto che la classificazione dello IARC sulla la carne rossa definita come “probabilmente cancerogena” e di quella trasformata definita come “sicuramente cancerogena” è stata fatta sulla base di evidenze scientifiche. Il comitato ritiene inoltre che il tumore al colon-retto, come le altre neoplasie siano il frutto di più fattori collegati all’ambiente e allo stile di vita e alle abitudini alimentari (scarso consumo di fibra, eccesso di peso, sedentarietà…) .
Nel frattempo il CNSA raccomanda di seguire un regime alimentare ispirato al modello mediterraneo evitando l’eccessivo consumo di carne rossa sia fresca che trasformata (salumi, ecc.). Per quanto riguarda la cottura invita a limitare le fritture e le cotture alla griglia realizzate ad alte temperature. Un’altra raccomandazione riguarda l’invito a ridurre i grassi e le proteine animali incrementando il consumo di frutta e verdura ricche di fibre e vitamine e mantenere un peso corporeo corretto. L’aspetto curioso del documento del CNSA firmato da Giorgio Calabrese, è che manca qualsiasi riferimento alle carni lavorate a base di pollo, come ad esempio i würstel e ad altre preparazioni realizzate con carne di altri animali che invece lo IARC considera al pari dei salumi nel gruppo dei cibi “probabilmente cancerogeni”. In linea di principio anche per questi alimenti dovrebbero quindi valere le precauzioni elencate. Distrazione o dimenticanza?
giornalista redazione Il Fatto Alimentare
Mi permetto di dubitare delle distrazioni degli “scienziati”, che la sanno molto più lunga del popolo consumatore.
Nel tempo si sono sempre trasformate in evidenti conflitti d’interesse.
La cosa strana è che quando il buonsenso e l’esperienza di molti segnala un problema evidente, c’è sempre qualche professionista scientifico che banalizza l’evidenza, anche se clamorosamente smentito dal mondo scientifico di cui si vanta appartenere.
La cosa strana è che nessuno di loro se ne vergogna scientificamente.
Posto una citazione:
“Quando leggiamo che una sostanza o un agente è stato inserito in una delle liste dello IARC, non è il caso di farsi prendere dal panico. È necessario capire quali sono i reali margini di rischio ed entro che dosi e limiti vale la pena di preoccuparsi davvero.”
Tratto dal sito AIRC (http://www.airc.it/cancro/disinformazione/cancerogeni-gruppo-1/)
Quindi niente panico: mangiate e bevete con moderazione, meglio se italiano!