Tra i protagonisti delle tavole delle feste c’è indubbiamente il salmone affumicato. Anche se il consumo al di fuori del periodo festivo ormai è sempre più popolare, questo prodotto resta un popolare ingrediente dei piatti che mangiamo a Natale e Capodanno, soprattutto degli antipasti. Proprio perché in questo periodo dell’anno se ne consuma di più, è importante ricordare che alcune categorie di persone dovrebbero evitare il pesce affumicato e stagionato, in particolare donne in gravidanza, persone immunocompromesse e anziane. Lo ricorda una nota congiunta di Food Standards Agency (FSA) e Food Standards Scotland (FSS).
Il consumo di salmone affumicato, infatti, è associato al rischio di listeriosi, una malattia a trasmissione alimentare causata dal batterio Listeria monocytogenes. Sebbene la maggior parte delle persone che contrae l’infezione mostri pochi o nessun sintomo, la listeriosi può avere gravi conseguenze sulla salute delle persone più vulnerabili, che sono a rischio di meningite e sepsi. Le donne incinte, inoltre, possono andare incontro ad aborti spontanei e morte fetale in utero.
Alimenti come il salmone affumicato a freddo sono a rischio perché il processo produttivo non assicura l’eliminazione dei batteri come Listeria monocytogenes. Le persone più vulnerabili, quindi, dovrebbero evitare di consumarlo, oppure mangiarlo solo dopo cottura accurata, per eliminare l’eventuale presenza del batterio.
Per approfondire l’argomento, leggi l’intervista all’esperto Stefano Morabito dell’Istituto Superiore di Sanità, responsabile del laboratorio che si occupa di sicurezza microbiologica degli alimenti e malattie a trasmissione alimentare.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Quando un alimento, che rappresenta soprattutto una tradizione durante le feste natalizie, presenta molti rischi per la salute, mi domando se vale la pena acquistarlo considerando anche il prezzo altissimo.
Nell’immaginario collettivo si pensa oltretutto che sia un’ottima fonte di omega3, cosa tutta da dimostrare, visto che è quasi tutto da allevamento.
Comunque ognuno sceglie come alimentarsi e correre anche qualche rischio.
Sarebbe bene fare acquisti più salutari a prezzi sicuramente più contenuti ed avere più fantasia in tavola.
Condivido.
Sarebbe anche ora, dopo decenni di costruzione dell’immaginario collettivo sugli omega 3 nel salmone, di scrivere e parlare anche di tutte le altre fonti, non solo animali peraltro.
Concordo col commento precedente. Il salmone affumicato è un prodotto comodo perché basta aprire la busta e trovare le fette pronte per un qualsiasi piatto o antipasto. In realtà, oltre a presentare i rischi spiegati nell’articolo, si tratta di un prodotto affumicato che con qualsivoglia metodo venga preparato presenta qualche problema per i composti che si formano di tossicità come avviene per tutti i prodotti affumicati. Può andare bene per un uso saltuario, e meglio se ben cotto, ma è un alimento che io non metto nella mia dieta abituale.